martedì 2 giugno 2015

Tragic Kingdom

Escape From Tomorrow
Trama: Escape from Tomorrowland

Il valore di questo film - horror, ma anche no -  sta tutto nella modalità assurda e folle in cui è stato girato: nella totale illegalità, con attori costretti a fingersi turisti tutto il tempo, rinunciando al comparto scenografia e fotografia e, soprattutto, in una delle location americane più blindate del mondo dopo la Casa Bianca, il Pentagono e il ranch di George Lucas: Disneyland.
Giusto una decina di giorni fa, invece di scapparci, ci entravamo nella Tomorrowland disneyana ed era tutto un piscine sospese, gente felice nonostante i vestiti ridicoli, scienziati superintelligenti e mondo ideale voluto dallo Zio Walt, che quando gli prendevano i cinque minuti "città del futuro" non lo fermava più nessuno; questa volta invece alla famigliola che passa il suo weekend pacchetto completo (alloggio nell'albergo + free ride a tutte le attrazioni + isteria dei figli durante le file chilometriche e crisi di coppia) gli succedono cose tipo queste:

Disneyland non più foriera di sogni ma di incubi a occhi aperti tra incontri malsani con streghe che prima ti seducono poi cercano di ucciderti
influenze feline che ti fanno morire malissimo vomitando palle di pelo e gli occhi a fessura
teste che volano durante il giro in giostra
e furbe fatine francesi letali che ti sputano la morte in faccia
Il bianco e nero del film, che potrebbe sembrare una precisa scelta stilistica, è solo la risoluzione di un problema: dover contare sulle luci naturali e aggirare alla benemeglio la questione ombre che si spostano visto che non si sapeva quando sarebbe stato il momento giusto per girare.
Ma facendo un passo indietro ecco come è stato girato il film. Troupe, regista e attori entravano nei vari parchi Disney (è stato girato sia in quelli della west coast che in quelli della east coast) separati, a gruppi famigliari insospettabili, vestiti come il più medio degli americani, pantaloni corti coi tasconi, polo multicolore, calzini bianchi, sneakers grosse e un paio di ragazzini urlanti a seguito. Facendo finta di riprendersi con normali macchine fotografiche giravano le scene (non tutte, in quelle che avrebbero destato qualche sospetto - infatti sono abbastanza bruttarelle - c'è l'utilizzo dello schermo verde), facendo finta di fare dei video ricordo da rivedere a casa insieme a tutti i parenti annoiati, cercando di non farsi beccare dalla sicurezza
che se ti piglia sono cavoli tuoi (ricorderete l'escursione di Banksy). Ti arrestano, magari cantando una canzoncina, ma poi ti fanno vedere i sorci
Quindi un guerrilla movie a tutti gli effetti.
Plauso dunque per aver davvero portato a termine un progetto così matto e aver sfidato a testa alta l'inevitabile causa per lesione di diritti d'autore che tutti sapevano ne sarebbe conseguita. Tanto che sul sito ufficiale ancora campeggia questo countforward
In effetti la causa non c'è stata perché la Disney si è giocata piuttosto la carta Don Draper: I don't think about you at all. Ha semplicemente fatto finta che il film non esistesse per non puntarci il suo faro (luminosissimo) sopra e fargli pubblicità gratuita di rimando.
Ma il film ha avuto il suo riscontro, perché, nonostante sia puerile in molti punti - tutta la visione horror finisce per diventare inutile, le scene diventano tutte un po' uguali a riempire il minutaggio, non ha un vero punto di arrivo e l'inquietudine viene smorzata con troppe assurdità, robot che perdono la testa (e questo anticipa di anni Tomorroland, facendo sorridere) e inutili ripetizioni - porta con sé una giusta dose di follia underground del piccolo che sfida il grosso. Certo non con la valenza politica dell'operazione di Banksy, qui si tratta comunque di emergere come il regista che "ha sfidato la Disney", il tornaconto rimane personale, ma insomma, alla fine l'ha fatto. Io quando sono andato a Eurodisney la cosa più rivoluzionaria che ho fatto è stata fare le corna a quello davanti quando ti fanno la foto alla fine dello Space Mountain.
Invece c'è questo tizio che ha girato un corto dentro la Casa Stregata, sempre illegalmente e con risultati migliori di Eddie Murphy:

Haunted Mansion è fichissima comunque.
Altre idee per film ambientati in luoghi inquietanti disneyani qui. Certo la Disney di cose horror le ha fatte anche per conto suo:


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