Noi e la Giulia
Trama: Inizio quando voglio
Sentite, senza tanti giri di parole - e non sapete quanto può scocciarmi iniziare la mia giornata e far iniziare la vostra con un'affermazione così scomoda e fastidiosa - lo devo ammettere, è una questione di integrità e onesta intellettuale... ora lo dico eh, no ma ce la faccio, basta prendere un bel respiro, sgombrare la mente... un po' come un esercizio Zen, qualcosa che magari non ti aspettavi di poter affrontare anche con una certa tranquillità di fondo e poi invece, e il primo a sorprenderti sei tu, ti ritrovi a dover scrivere una cosa che è difficile quanto per Fonzie dire che ha sbagliato, dài ok, ce la faccio...
Noi e la Giulia è proprio carino.
Ebbene sì signori miei, Edoardo Leo, che per me non è nessuno se non quello che ha fatto Smetto quando voglio e poi è diventato il volto nuovo della commedia itaGliana e ha fatto mille film e non si capisce neanche tanto bene perché, che ce ne fossero pochi di "volti della commedia itaGliana", facciamo solo quelle e gli attori che girano sono sempre gli stessi 10 e pure quando vai in giro a Leroy Marlin a comprare delle cose importanti tipo l'antiformiche ti ritrovi Pierfrancesco Favino pure lui a comprare l'antiformiche e poi la settimana vai a prendere il gelato e ti ritrovi sempre Pierfrancesco Favino anche lui che prende il gelato tanto che ti chiedi se Pierfrancesco Favino ti sta seguendo in quando cinebroccolo famoso e poi pensi che forse anche lui sta pensando la stessa cosa. Questo per dire che ti ritrovi sempre gli stessi Pierfrancesci Favini anche nei film.
Invece Edoardo Leo che aveva fatto prima di Smetto quando voglio? Non ne ho proprio idea.. i Cesaroni forse? Boh.
Comunque dopo si è dato subito alla regia e ha fatto questo film qui che, anche se è stato difficile ammetterlo, ha tutte le carte in regola, ma proprio tutte. Ovviamente niente di nuovo sotto il sole, ma ti fa pensare che se questa fosse la media, potremmo tranquillamente andare in america a testa alta, almeno più alta di tante Commerdie che da noi arrivano tutte nessuna esclusa.
Ci stanno questi quattro sfigati - un timido ma bello, un ipocondriaco ciccione, un bulletto fascio e un comunista centrosocialino - che aprono o tentano di aprire un B&B in un casale di campagna. Arriva la camorra nei panni di Buccirosso che invece di dire "techiavazz'" dice "tericattass'" e lì iniziano le rogne.
Ma tutto e bene quel che finisce bene, il camorrista si rivala buono, il fascio e il comunista fanno pace, il timido trova l'amore e il ciccione.. no lui non dimagrisce, perché adesso quell'attore lì è il nuovo Battiston e non può assolutamente permettersi di dimagrire.
E insomma la lezione americana è imparata alla perfezione e se Smetto quando voglio era troppo troppo uguale a Breaking Bad come idea, qui siamo al topos classico della rivincita degli sfigati, quindi ci sono talmente tanti film con quesra storia che non puoi dire ha copiato questo o quello, è un genere.
E poi che vi devo dire, stanno mediamente simpatici tutti, più degli altri Claudio Amendola e Buccirosso, che oltre al mestiere si portano dietro una carica ilare non facile da non far diventare una macchietta, e ci riescono (mentre Leo e il ciccione sono un bel po' caricati), Argentero è sempre un bel guardare per le lei e pure per i lui inutile nasconderlo, un po' stupidotta la caratterizzazione della donna del gruppo, tutta tatuaggi e stramberia, che fa colore.
Insomma non si può volere di più da una commedia itaGliana (non ho detto all'Italiana, non c'è tempo per drammi o sarcasmi): si ride, si sorride, si fa il tifo per loro, si vorrebbe aprire anche noi un B&B in un casale abbandonato
ci si rilassa al video musicale dove tutti ballano contenti e si arriva alla parola fine con un sorriso che dura almeno 5 minuti... vabbé facciamo 4... che insomma non è cosa scontata quando si ha a che fare con gli itaGliani.
Nessun commento:
Posta un commento