mercoledì 31 dicembre 2014

SIAMO SERIAL • The Final Season

È il penultimo post dell'anno. 
E come la volta scorsa ho deciso di fare un punto serio sulle Serie Tv del 2014.
Amici, vi devo dire una cosa. E cercherò di essere il più delicato possibile.
Le serie tv sono morte.
E se non sono morte sono in un coma molto ma molto profondo.
E vi assicuro, sono stato delicato.
Qualcuno una volta ha detto che per le serie TV c'è un pre-Lost e un post-Lost. E poi un pre-Breaking Bad e un post-Breaking Bad, e che non la vedeva tanto bene per le serie TV.
Quel qualcuno ero io e siccome stavo in galatticovisione mi sono dovuto contenere che c'erano i bambini e le casalinghe di Vigenvano in ascolto era fascia protetta. La verità è che la situazione è una merda totale. Stiamo alla frutta, ma che dico, stiamo all'ammazzacaffè. 
Facciamo un attimo il punto e rispondiamo a questa semplice domanda: qual è stata la migliore serie TV dell'anno?
Alcuni risponderanno True Detective. Io - nella misura in cui sto stilando i CB AWARDS per stanotte - rispondo Fargo, ma siamo, in entrambi i casi, LONTANISSIMI dalla qualità raggiunta da quella benedetta e maledetta al tempo stesso serie chiamata Breaking - fottuto capolavoro biatch - Bad.
Dai oh, dai, non mi venite a dire che True Detective adesso è la serie capolavoro di sempre che veramente non scherziamo eh! Sì ok Matthew McConaughey, ok le tette della Daddario, ma signori miei, la storia era giusto un passo più in là di un Mommy Thriller e comunque niente che non abbiamo visto ne Il silenzio degli innocenti e film con Asheley Judd. Non venite a dirmi che poi tutti quegli ammazzamenti non fosseroo già stati meglio congeniati in Hannibal giusto l'anno scorso, e andiamo.
Poi Fargo; per carità me la sono gustata e ho apprezzato enormemente (più di tutti i film dei Coen messi insieme, per me da sempre e per sempre sopravvalutati) andamento e recitazioni, ma anche qui, nulla di veramente nuovo sotto il sole la neve.
Ma cosa è successo? Io sono convinto che la saturazione e la fiducia ormai quasi certa riposta nelle produzioni più varie abbia ormai dato un via libera dissociato, dove la qualità è spesso scambiata con la voglia di fare la serie solo per farla, perché sanno che tra battage pubblicitario, scaricaggio web, mille repliche, fandom e tumblr diventa molto probabile che anche serie palesemente scarse possano godere di abbastanza spettatori da superare diverse stagioni, facendo andare avanti il carrozzone della TV generalista...
Forse sto campando in aria discorsi, forse sto straparlando, fatto sta che non v'è serie TV del 2014 che sia stata memorabile, che abbia davvero stupito, e anche le varie conferme sono state stanche, noiose, quando non definitivamente orrende. 
La prima parte della lista che segue non è quindi la liste delle serie che ho visto, ma quella delle serie che ho abbandonato (vi metto anche la puntata da cui non le ho più viste così potete dirmi "MA POI CRESCE! CRESCE PROPRIO DALLA PUNTATA DOPO DI QUELLA CHE HA SMESSO!"), e non sono poche, vuoi perché non ho più tempo (DEVO VEDERE FILM! Altroché!), vuoi perché ok la bulimia e ok il guilty pleasure, ma è arrivata l'ora di guarda in faccia la realtà: le serie TV stanno tirando le cuoia. Non metterò neanche i Chicken Broccoli voti perché il fatto di averle abbandonate parla da solo, di contro non avendole finite non mi sento di dare un giudizio completo. Insomma tiro il broccolo e ritiro la zampa.
The Affair
Trama: The affair si ingrossa

Puntatus interruptus: metà della quinta. Come? Inizia a crescere dalla metà della quinta?
Una storia di corna.
Lui sposato padre modello scrittore mezzo fallito parte con moglie e figli per le vacanze. Arriva e subito inizia a broccolare come un pazzo la cameriera figa del diner. Lei ci sta nella maniera che tutti gli uomini sognano: docce all'aperto, gonnelline che lasciano intravedere mutandine, boccuccia a papera e battutine con doppi sensi unici.
FIniscono a scopare come i ricci anche se lei è la moglie di Pecey di Dawson Creek cornuto ma non mazziato credo
Ma ecco che a metà puntata tutto ricomincia! FICO! ...uno si dice: la storia fa rewind e capiamo che fino a quel momento avevamo assistito alla storia secondo il punto di vista di lui, come l'avesse raccontata all'amico al bar (cosa che in effetti è, ma non è l'amico e non è al bar, sono più investigatori dentro una sala di interrogatorio, e scatta subito il "oh uguale a True Detective! Che sarà successo?"), e quindi la seconda parte della puntata è il punto di vista di lei, ovviamente molto diverso, dove lei non è per niente la flirtatrice folle della parte precedente e dove lui anzi è un quasi stalker.
Tutto questo è buono, ma per quante puntate potrà reggere? Per me dopo quattro già mi ero annoiato di rivedere le stesse cose, per quanto raccontate diversamente. Certo poi c'è un mistero, loro sono entrambi, lui e lei, sotto interrogatorio e puntata dopo puntata si capisce che c'è qualche omicidio o crimine o quel che è, ma la noia ha preso il sopravvento troppo presto. E dire che c'erano anche cose del genere che insomma, l'asticella te la alzano (!)
Ma nonostante questo passo. Anche se la canzone di Fiona Apple per la sigla è bella e strana e sensuale come è lei (quanto amavo Fiona Apple lo so solo io):
La riprenderò? Forse... no, siamo onesti, probabilmente no.
The Knick
Trama: Dottor Corte

Puntatus interruptus: Terza. Come? Inizia a crescere dalla quarta?
Che è a tutti gli effetti un medical: ci stanno dottori, infermieri, pazienti, altri dottori, ma tutto nella NY dei primi del 900, quando la siensa medica era agli arbori e più che altro aprivano le panze, ci ficcavano dentro le mani e vediamo un po' che succede, tipo terapeuti filippini diciamo.
Il protagonista è il sempre bel tomo Clive Owen e alla produzione/regia di sta Steven Soderbergh (che non è sempre sinonimo di qualità, comunque).
La serie inizia bene, per carità, Clive è sempre un bel guardare, soprattutto quando fa il fascinoso maledetto e geniale (ha mai fatto il fascinoso maledetto e geniale? 

Ora che ci penso mi sa di no, ma è bello lo stesso...) e l'ambientazione è perlomeno lurida al punto da non far sembrare tutto l'ennesimo Grey's Anatomy (tantomeno l'inarrivabile, inimitabile, indimenticabile E.R.)
Solo che poi iniziano a menarmela col razzismo - arriva un dottore bravissimo ma AIUTO! È NERO! e da quel momento alla battuta "il principe cerca doglie" è stato un attimo
Non avrei voluto interromperla, giuro, ma poi è successo. Neanche il fatto che allo scorso Festival der Firme de Roma abbiano fatto l'intera serie in blocchi da tre puntate a volta e su grande schermo mi ha convinto a vederla.
La riprenderò: Ma certo! ...che no.
Hysteria
Trama: Boh.

Bah.
Dai non vedetelo come io non ne parlo che facciamo prima va.
Poi c'è la serie Marvel che avevamo iniziato lo scorso anno e che per puro masochismo abbiamo ripreso anche questo e...
Agents of S.H.I.E.L.D. - Season 2
Trama: Agents of S.H.I.T.


...e fa schifo. Cioè ancora più schifo. È diventata inguardabile, e dire che io mi vergognavo non poco di aver visto tutta la prima serie (sempre per quella mia convinzione mista a speranza che ci avrebbero messo in mezzo cose che poi mi sarei ritrovato nei film invece manco per la mazza di Thor che ci sono cose dei film, c'è solo zozzeria, effettacci per nulla speciali e personaggi uno più odioso dell'altro. C'è stata anche la puntata con la presentazione dell'altra serie tv targata Marvel, quella sull'agente Carter, che era nel primo Cap America, lei:

e di cui nessuno, ma davvero nessuno, sentiva la mancanza. Poi una serie che si autodefinisce un evento e come tagline usa "Certe volte il miglior uomo per affrontare una missione è una donna"... la casa delle Idee proprio. Idee di altri.
Forse la Marvel sta un tantinello esagerando, già il fatto di aver pianificato 5 anni di film è alquanto inquientante, voler conquistare anche il palinsesto e - almeno questo è quello che penso - voler arrivare ad aprire un canale tv interamente Marvel (cosa che tra repliche di film, cartoni, possibili programmi di approfondimento e telefilm potrebbero già fondare) diventa troppo anche per loro. Capisco che devi per forza rompere le palle alla DC (che comunque ce la mette tutta a fare roba brutta, se tutti i telefilm che fa sono sempre per ragazzini mezzi scemi, vedi Flash, basta il trailer per farti rispuntare i brufoli di quando avevi 14 anni), ma certe cose sono troppo fatte male per essere perdonate. AotS è tra queste.
Intanto, dopo essere morta alla seconda stagione e poi resuscitata alla terza e poi essere rimorta ma poi di nuovo resuscitata da Netflix per una quarta stagione, muore definitivamente:
The Killing - Season 4
Trama: Killing TV Softly

E pensa (l'ho vista tutta, sono solo 6 episodi) è la stagione che ho apprezzato di più (sarà per la sua brevità?) perché finalmente sia Linden che Holder avevano trovato la loro perfetta dimensione come personaggi (e come attori) e anche il loro rapporto pazzerella/drogato ripulito era riuscito nel difficile equilibrio della coppia di poliziotti che ce ne sono mille di coppie di poliziotti di mille tipi e questa era arrivata al punto che erano un tutt'uno.

Ecco The Killing è la classic serie che ha vissuto una vita al contrario e la sua chiusura è figlia dei tempi in cui viviamo, in cui una serie deve per forza essere bomba da subito. Invece Le prime due stagioni ci avevano ampiamente rotto le palle, proprio perché l'avevano presentato così tanto come il "nuovo Twin Peaks" che poi due anni per scoprire un assassino (che peraltro era il più imbecille di tutti) ce l'aveva fatto un po' odiare. Invece arrivati alla terza, e ora alla quarta, la dimensione era perfetta: un caso misterioso all'anno, coppia di detective per cui patteggiare fortemente (molto più sfaccettati dei tanto blasonati Rust/Cole, fatemelo dire) e un piacevolissimo andamento di sospetti e colpevoli sempre ben congeniato.
Mi dispiace molto che sia finita qui. 
Anche con le Serie TV, ci siamo voluti bene in fondo.
Come dite? Dite che come al solito sono catastrofico? Ma l'avete visto bene quest'anno? Ecco riguardatevelo, che fa male.
Magari avete ragione voi, magari è un naturale passaggio, dopo tante cose belle (è vero sono stati anni di cose belle, e tante, e tanto belle) c'è sempre quel periodo di stanca.
Ma se guardi al futuro è peggio che se guardi al passato. Il futuro com'è? Presto arriva Saul:

Siamo felici? Ne sentivamo il bisogno? No davvero, rispondiamo col cuore in mano a questa domanda: vogliamo davvero vedere le avventure di un personaggio che, inserito in una cornice di perfezione aveva la sua perfetta funzionalità, ma che forse, al comando di una serie tutta sua, ci farà solo l'effetto di un metadone, effetto tristemente noto come "non vale un centesimo della droga originale". Sarà meth celestina chiara chiara, pura al 2%.
E poi? Il futuro prossimo? Solo titoli che ti viene lo sconforto, derivativi (12 Monkeys, Truman Show, Scream, The Mist (ok, questo evviva almeno per me), Sin City), mille da fumetti (Daredevil, Preacher, iZombie, Scalped, Hourman. Chi? Boh) e insomma monnezza.
Poi ricominceranno serie che già conosciamo: American Horror Story è diventato una delle peggiori serie in circolazione, nessuno vuole o aspetta una sesta serie, anche la dovessero ambientare nello spazio, anche da quando abbiamo scoperto che tutte le storie sono collegate; Walking Dead - a cui si affiancherà uno spin off - avanza errabondo senza meta, lo continuiamo a vedere perché - citando un amico del Chicken Broccoli Magazine - "le robe di zombi si vedono e basta"; GoT anche passa più per noioso che altro, poi da quando ho saputo che per tutta la prossima stagione non potrò godermi dei monologhi di Hodor non lo aspetto più con lo stesso entusiasmo
E poi tutti gli altri satelliti riempitivi: Hannibal, The Strain, 
Accettiamo almeno in questo splendente ultimo dell'anno la verità che molti ancora si ostinano a negare: le serie Tv sono morte.
Ovviamente fino alla prossimo capolavoro inaspettato che, per fortuna, mi smentirà. Per ingannare l'attesa vediamoci i video di quei matti che fanno partire TUTTE le sigle dei serial TV insieme. Psichedelia allo stato puro:

Qui altra follia.

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