Lizzie Borden Took an Ax
Trama: L'ascia lascia la scia aka Accetta l'accetta
Questa è una produzione televisiva abbastanza infima. Il che non fa che sostenere l'impalcatura di convinzioni che mi sono costruito durante tutto il 2014 circa le serie TV (e limitrofi, come i film TV in generale, anche quelli con attori famosi). Convinzioni che però vuoi perché sono MOLTO negative, vuoi perché è un discorso lungo che merita una certa concentrazione, non ho ancora avuto il tempo di sciolinare.
Intanto due brevi commenti su questi ennesimi novanta minuti alquanto inutili.
Si tratta di quella vecchia storia della tipa che prese un'accetta e fece fuori matrigna e padre con colpi ben piazzati. Tale
La cosa fece parlare perché non solo era una delle prime volte che una donna usava un'arma lontana dai soliti veleni (o pinguani idioti convinti a suon di sesso a uccidere mariti ricchi e vessatori, o anche non vessatori, bastava fossero ricchi) e più che altro che venne totalmente scagionata quando era palese che era stata lei.
La lei in questione è interpretata da Christina Ricci, una che conosciamo bene da mille anni, visto che ha iniziato a recitare, a livelli abbastanza alti, da piccolissima, ma proprio minuscola.
Riassumendo la carriera di Christina potremmo fare questo (la BIO GIF mi piace. Forse il 2015 sarà pieno di BIOGIF... chissà)
Ma cosa è successo a Christina? Perché non ha accettato il fatto che in Buffallo'66, con tutto il suo carico di ciccia e bionditudine, avesse davvero raggiunto una bellezza tutta sua e sicuramente più piacevole di quella (che in effetti non c'è) attuale? Perché invece ha dovuto seguire i dettami delle cover dei magazine di moda e ha deciso di dimagrire come un insetto stecco, quando peraltro la sua fisionomia era la più sbagliata di sempre ad essere "scheletrita".
Peraltro non essendo mai stata una grande attrice, una volta finito l'effetto farfalla (anzi formica) del "hai visto come si è infighita la Ricci?", quello "hai visto quel film che sta sempre smutandata?!", e quello "oh se vedono le sise della Ricci!", eccola ora alle prese con produzioni scarse, dalla pessima sceneggiatura e con una regia scialbissima. E stiamo parlando di un fatto di sangue che poteva regalare belle derive "stephenkinghiane" (l'ambientazione è quella dell'america dell'800, poco dopo i cowboy... poco poco dopo...).
A rendere più mediocre il tutto il rifugiarsi, nel reparto colonna sonora, nella musica rock moderna. Esatto, la solita vecchia pratica di mettere canzoni moderne in ambientazioni passate. Pratica che possiamo ben dire ©Buz Lurhmann:
E che puoi usare se sei Tarantino, tutto il resto è stanca copia (peraltro lo sta facendo proprio in questo periodo anche American Horror Story:
Ennesima occasione sprecata. L'impalcatura delle mie convinzioni diventa sempre più forte.
Vuole anche il caso che abbia visto un'altra produzione televisiva, e la citazione a Stephen King non era casuale, pittosto causale. Si tratta di
A Good Marriage
Trama: Sandra e immondo
Un filmetto tratto da un racconto di pochi anni fa che casualmente ho letto e che mi era piaciuto molto. Peccato che qui è ridotto ad un film degno del sabato pomeriggio di Canale 5, quando madri stanche della settimana passata si siedono sul divano e guardano storie di donne che scoprono che il loro marito perfetto da 30 anni è in realtà il più pericoloso serial killer dello stato.
A quel punto madri si chiedono se denunziare il maritino o tenerselo così com'è, perdonando queste sue scappatelle con giovani ragazze che poi finiscono ammazzate.
Come sappiamo madri non sono certo persone che si perdono d'animo, e la soluzione è quella più coraggiosa... fare giustizia. Anzi farsi...
Peccato che gran parte del film rimanga nei paragi di quel Canale 5 di cui sopra e la tensione sia davvero ai minimi termini, ma tanto a quel punto madri sono già belle che addormentate sul divano e quando il film finisce dicono "vabbé, dai, neanche male...".
È lo scotto da pagare se vuoi trarre film da OGNI cosa scritta da Stephen King, ivi comprese queste:
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