giovedì 11 settembre 2014

CB ANTEPRIMA • NECROPOLIS - La città dei morti

Necropolis - La Città dei morti
Trama: Tombe tombé

Le parigine hanno questi pertugi bui e pericolosissimi, lunghi e stretti cunicoli oscuri dalle cui pareti grondano liquami vischiosi e da cui fuoriescono odori aspri e dolciastri a metà tra la muffa e un'anatra laccata andata a male. In questi orridi pertugi può capitarti di mettere una mano su esseri viscidi e c'è addirittura il rischio che una volta che ti ci sei ficcato dentro non ne esci più! 
(Picture: Universal)
Oh... scusate... mi ero scordato di specificare che parlavo delle strade parigine. LE STRADE! Vi si deve dire tutto oh...

E insomma prima anteprima della nuova stagione e già iniziamo bene, e perché anteprima, e perché trattonsi di film horror (sempre graditi) e perché in quanto a coccole per noi critici che vengono invitati immeritatamente alle anteprime non hanno badato a spese: mangiarini horror per tutti: ossicini di pasta sfoglia e cookie a teschio, dai, alla fine bene.

E per fortuna che c'erano quelli e un minimo di scenografia a ravvivare l'ambiente, scenografia che si componeva di cunicolo con teschi incastonati messo a benvenuto nella sala di sotto (capito? Nella sala sottoterra...) del Cinema Barberini - certo, l'effetto è come quello che si ha entrando nello pseudo museo horro di Profondo Rosso, il "mitico" negozio di Dario Argento nel quartiere Prati, ma applaudiamo lo sforzo:
Dunque, Necropolis è un horror che stranamente non esce il 15 agosto, vediamo dunque la trama wikipedica:
Scarlett è un'archeologa urbana esperta di alchimia che, seguendo le orme paterne, è in cerca della pietra filosofale. Una spedizione in Iran le consente di scoprire un antico artefatto che contiene la chiave per decifrare quel che nessuno è mai riuscito a decifrare, consentendole di identificare con buona precisione la localizzazione di una stanza segreta nell'intricato cunicolo di catacombe che si trova sotto Parigi. La spedizione, che conta anche un gruppo di esperti dei cunicoli sotterranei, ben presto rivelerà la sua natura di viaggio che non prevede un ritorno.
Ehy ma... aspetta un po', ma andiamo un attimo a vedere la trama wikipedica di un altro film di qualche anno fa che si chiama Catacombs: 
Victoria, una ragazza timorosa e spesso nervosa, viene invitata dalla sorella Carolyn a Parigi, con l'intento di aiutarla a superare le proprie fobie. Per questo motivo Carolyn accompagna Victoria a un rave party clandestino nelle catacombe sottostanti Parigi. Subito Victoria non si trova a suo agio e quando si incammina per uscire dalle caverne incomincia il terrore. Carolyn corre in soccorso della sorella e mentre l'accompagna all'uscita incontra un terribile mostro che la uccide. La sorella terrorizzata scappa e si perde.
Cristo ma allora Necropolis è il remake di Catacombs? O il reebot? O magari uno spin-off, sarebbe stato bellissimo se ad un certo punto fosse spuntata dal nulla Pink coi capelli rosa fino al sedere che cantava Get The Party Started al contrario (sì in Catacombs c'era Pink la cantante)! 
Invece l'unica differenza tra i due film è che - ci risiamo cristo santo, tre in una settimana non era mai capitato - di nuovo un horror telecamerina. Basta, vi prego.
C'è una cosa che in effetti ha destato il mio interesse (oltre ai mangiarini gentilmente offerti, ovviamente) ed è stato un nome che ricorre per tutto il film, anzi che è proprio il motore della discesa nelle catacombe francesine da parte di questi imbecilli go-pro muniti: il continuo ripetersi del nome Nicolas Flamel!
Ora, chi è stato anche solo sfiorato da quella splendida patologia che porta il nome di "potterite" saprà che Flamel era grande amico di Silente e poi tutta la questione della Pietra Filosofale. Ecco, i novelli uomini talpa, guidati da una giovane archeologa che poco ha di Lara Croft e molto invece di Povera Scema, sono alla ricerca proprio di quella pietra che regala la vita eterna ma anche un mare di guai.
Il film pare una versione scema di Indiana Jones (nello specifico L'ultima crociata, con tanto di templare di 700 anni morto o forse no), con inserti horror cartacarbonati dal videogioco Silent Hill e da tutti (ma proprio tutti, tutti, tutti) i precedenti film di gente che si infila in tunnel bui e trova dentro gente pazza o forza misteriosa o inquietanti iscrizioni sumere o gente pazza posseduta da forza misteriosa che fa inquietanti iscrizioni sumere sui muri.
E alla fine? Ma niente, alla fine per l'ennesima volta si tratta solo di affrontare i propri demoni e i tunnel diventano i meandri della mente e blablabla, roba che Linea Mortale in confronto è un trattato di psicologia universitario. 
Cosa ho imparato da questo film? Che io è meglio che non ci entro nei pertugi umini e stretti delle parigine.. delle STRADE parigine... che di ricordi brutti nella testa ce ne ho pure troppi: VIVETECI VOI CON IL RICORDO DI PINK ATTRICE IN CATACOMBS!
Insomma brutto, telecamerina usata nel peggiore dei modi (un po' meglio di lunedi, assai peggio di martedì), attori fastidiosamente insulsi (tranne il fatto che ci sia il tipetto di Mad Men, ma non salva certo la situazione).
Avanti il prossimo e speriamo che finalmente qualcuno dei mostri che incontra sulla sua strada quella dannatissima telecamerina gliela infili su per il... tunnel.

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