giovedì 18 febbraio 2016

CB ANTEPRIMA • Zootropolis

Zootropolis
Trama: Zoo land

Dopo il capolavoro Inside Out e la cocente delusione di Arlo (che a ripensarci, è veramente brutto) avevo aspettative altissimissime per Zootropolis. 
Sì lo so, non è Pixar, anzi è uno del canone classico (anche se di grossi cani non ne ho visti...), ma tanto possiamo pure finirla di pensare che siano cose diverse, visto che ormai Lasseter è il capo del mondo di tutta la divisione animata della Disney, che ricordiamo sempre è la corporation più POTENTE del mondo. Più di tutte le altre. Più più più.
Zootropolis mi piaceva dalle prime immagini uscite, dal primo spot

perché io alla fine alle città popolate da animali antropomorfi ci sono affezionato, è Richard Scarry che mi ha fregato a me:
Richard Scarry (conoscete Richard Scarry.. VERO?!?) e la Disney, ovviamente. Già, perché Zootropolis è un vero ritorno a quello che ha reso la Disney grandiosa: "animalizzare" gli esseri umani e umanizzare gli animali. Secondo me se parliamo coi nostri cani e gatti è anche un po' colpa loro. Di Scarry e di Disney.
Erano anni e anni (se non sbaglio da Chicken Little, brutto forte pure quello) che non vedevamo animali in un jeans e una maglietta.
Prima di tutto i registi prendono protagonisti iperrodati dalla tradizione. Ci sta lui:

e un mix di loro:
resi più moderni in una volpe truffaldina (ma buona) metropolitana e una coniglia iperattiva molto sveglia.
I due vivono appunto a Zootropolis, un'intera città popolata da animali disegnata benissimo (se penso pure a San Fransokyo la Disney si sta veramente impegnando nelle architetture), divisa in "habitat" naturali - quindi c'è il quartiere foresta pluviale e il quartiere artico innevato, quello dal clima temperato e quello campagnolo - dove anche le architetture sono animalesche: facile vedere nello skyline dei palazzi a forma di corno, per dire, oppure un gomitolo di strade in miniatura fatta di tubi usata dai piccoli roditori




Tutti i cittadini sono animali, e ok, ma non tutti gli animali: gli autori scelgono quelli che per antonomasia sono predatori e prede, leoni e gazelle, lupi e pecore, ghepardi e antilopi, volpi e conigli. Ma sono tutti animali che hanno abbandonato il loro lato selvaggio per vivere in armonia. 
È proprio il binomio predatore-preda quello che viene sottolineato dal meltin pot animalesco del film, mancano infatti grandi branche (non branchie) del mondo animale: non ci sono pesci, non ci sono volatili, non ci sono scimmie.
In compenso ci sono tanti altri

che fanno le cose che fanno gli uomini, ma mantengono - ovviamente - la loro natura animalesca; tipo che ci sono i lupi e se uno ulula, gli altri non resistono e ululano tutti

ci sono i bradipi e vanno lentissimi (nella scena più divertente di tutto il film)

e se a Zootropolis si vuole ritrovare un po' di "contatto" con la natura, bisogna darsi al ... naturismo (in una scena spassosissima)


Il film è divertente, un buddy-cop classicone (coppia assortita, lui volpe furbona che vive alla giornata, lei primo poliziotto coniglio della storia che deve dimostrare che anche un coniglio può essere poliziotto) che segue quindi tutte le regole del caso, sia il caso su cui investigare (una roba di droga con tanto di citazione a Breaking Bad) sia che ognuno dei due imparerà dall'altro fino a formare la coppia perfetta, già pronta per un eventuale sequel.
Zootropolis è un capolavoro? Forse no. Di certo non ripeterà i fasti di Frozen, ma ha un passo in più rispetto a Big Hero 6, un film che ci siamo già tutti scordati.
Mettiamola così: vi deve piacere molto questa cosa degli animali (quanto mi piace dire cose ovvie), anche se non si può dire che sia una cosa davvero geniale.
Quello che ho trovato molto importante e bello, ma forse sono io che sono retrogrado, è la presenza del primo personaggio palesemente gay nel mondo Disney (tralasciando criptomosessuali tipo Jafar 

o Sir Biss

È questo ghepardone ciccione tenerone qui

che, appunto, è gay. Ok, non che sia dichiarato apertamente, ma lo dichiarano per lui quella vocetta, le movenze, la dolcezza tenerosa e i gusti musicali homo: è un fissato di Gazelle, che è Shakira in versione gazella
Ora, non vorrei fare la figura di uno  per cui  il fatto che ci sia un gay in un film fa notizia da prima pagina, ma fa comunque piacere vedere che ci sia un personaggio, anche in un cartone animato destinato a tutti, in cui si possa riconoscere anche un ragazzino che da grande vuole fare il ballerino al concerto di Shakira e fa le prove davanti allo specchio pure se è ciccione, e se ne va in giro senza paura di essere additato dai predatori bulli della sua scuola. 
Un film che ho guardato con un occhio estremamente benevolo forse, a cui ho perdonato le troppe citazioni (quella del Padrino inutile) e il finale danzereccio + canzone francamente insopportabile (li odiavo in Shrek, pensa in un prodotto Disney), perché i protagonisti mi sono piaciuti, le ambientazioni sono curatissime e poi oh, mi è piaciuto e basta.
Vi metto un po' di disegni preparatori, che come al solito ti fanno rimpiangere la buona cara vecchia animazione








Devo proprio aprire una parentesi negativa? Devo proprio. Non per sputare per forza nel piatto dove mangio eh, ma insomma, Disney Italia, cosa ti eri mangiata quando hai scelto i doppiatori del film, un piatto pieno di sputi? Paolo Ruffini? Diego Abatantuono?

C'è questa cosa del social che mi sta proprio sfuggendo di mano. Capisco che hai sempre cercato doppiatori non convenzionali, e spesso venivano dalla TV (Magalli, Papi, Frizzi... tutti hanno fatto un ottimo lavoro), ma cosa sta succedendo? Possibile che la qualità televisiva sia caduta così in basso che le uniche scelte sono Ruffini e Frank Matano? FRANK METANO!? Ma tanto io l'ho visto in lingua originale e quindi.
Riassumendo Zootropolis: a me è piaciuto, e manco poco, ma mi riservo l'opzione che a voi non faccia impazzire. Quello che è certo è che sarà molto molto meglio di altre produzioni facilone, anche se non le ho ancora viste lo dico lo stesso. Ad esempio non mi ispirano PER NULLA tutti i film con animali protagonisti che stanno arrivando.
C'è questo:

che, tralasciando il fatto che questo è 
un'evidente fuga di notizie, come quando uscirono Bug's Life e Z la formica o Nemo e Shark Tale, mette una certa tristezza nel suo essere così debitore al concetto di "talent show". Poi ci sta il film degli Angry Birds:
Poi quello degli animali da compagnia che quando usciamo fanno cose strane:
un palese frutto di certi video di internet. Dopo di che abbiamo il seguito non richiesto di Nemo
Salvo solo Kung Fu Panda 3 perché il primo e il secondo erano proprio carini:
Ora che mi è venuto in mente VOGLIO un film coi personaggi di Richard Scarry. 

Team Brucomela forever! Me lo segno sul mio quadernetto fustellato rimediato (quando mi piacciono le anteprime dove ce rimedio qualcosa):

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