mercoledì 16 luglio 2014

CB ANTEPRIMA • Transformer 4 - L'era dell'estinzione

Transformer 4 - L'era dell'estinzione

Transma: Transuolberg

Niente. Proprio non ce la fanno: stanno al quarto robottoni trasformabili e ogni volta fanno peggio. Il primo, se proprio dobbiamo fare uno sforzo di buonismo critico, era divertente, quantomeno era un periodo in cui non eravamo circondati da robottoni giganti navi in faccia ad ogni angolo, e tutti più giganti di una inutile berlina che si trasforma in un robot umanoide.
Poi il secondo, molto meno divertente, poi il terzo, una merda quasi inguardabile senza neanche le chiappe di Megan Fox. 
E ora il quarto, che con le sue tre interminabili ore di combattimento senza motivo si staglia come il peggiore di tutti. No, davvero, devono aver avuto davvero molti problemi in sede di montaggio perché qui, cari miei, mancano proprio dei passaggi di raccordo, ma pure importanti: personaggi che prima stanno lì, poi te li ritrovi là, gente che sembra cattiva, poi è buona senza motivo, donne cinesi che fino a un minuto prima erano solo delle meste segretarie e un minuto dopo diventano cinture nere di takendò. Ma fosse solo questo, perché ok, non ti aspetti Kaufman o Ibsen, ma un minimo di canovaccio sensato sì.
E poi Mark Uolberg. Ve l'ho già detto che io amo Uolberg? E che io sono qui per ricordarvi che anche se ve lo siete voluti scordare Mark Uolberg è stato anche candidato all'oscar. Però qui niente, proprio non ce la fa, non gli basta mettersi in posa con il bicipite scolpito e neanche fare la sua solita faccia "nel cervello ho segatura ma quarda che popò di bicipite" per non fare la figura del Uolberg fuor d'acqua. Chiudiamo con la stessa velocità con cui l'abbiamo aperta la pratica critica con il cast: bisogna dire che se c'è una costante nella serie Transformers è quella di tentare, probabilmente con assegni dalle molte cifre, attori che vantano spesso ottime carriere, e fargli fare e dire delle stronzate improponibili. Ci sono già cascati Jon Voight, John Torturro, John Malcovich, John Frances McDormat. Ora è il turno di Stanley Tucci, che però a pensarci bene ha votato la sua carriera a questo tipo di film. Boh, si sarà stancato di fare bei film. Può capitare... 
Per il resto abbiamo un comic relief (quello di Cloverfield di cui non ho interesse alcuno a ricordarmi il nome) che fa una fine prematura, una sexy girl che penso abbia firmato il contratto il giorno del suo 18esimo compleanno perché veramente, è una bambina in short jeans; poi un tizio che dovrebbe essere cazzuto e come ti sbagli è il solito americanone biondo come ce ne sono tre milioni, mille solo nello stato del Rhode Island; per il resto robottoni di trasformare ed esplodere

E parliamo di questi robottoni. Autobot e Decepticon hanno subìto un pesante restyling e se le trasformazioni da macchina a robot sono un po ' meno "è-tutto-sfumato-so-boni-tutti-così!"

Cioè del tipo che vedi meglio tutti i meccanismi che vanno al posto giusto (perché lo sappiamo che il vero mistero dei Transformer è sempre stato "come cazzo fa una mini a trasformarsi in un robot alto tre metri?"), alla fine sono tutti bombati, sembrano, non so come spiegare, peggio; come quando sei abituato ad una cosa dal design tutto bello squadrato e poi arriva un designer fichetto con gli occhiali dalla montatura bianca e il colloalto nero e i ricci in testa pezzerelli e ti fa la stessa cosa tutta tonda. No! Io voglio la macchina della Stasi, ok?!
Ma poi c'è questa storia di aver "upgradato" anche la trasformazione (per i cattivi) usando un tipo di visualizzazione vecchia e abusata, che chiameremo lo "sciame di roba":
Mi ha ricordato questo, che era cento volte meglio di tre ore di noia rumorosa; sì perché T4 per annoiare, annoia, ma non puoi neanche perderti nei tuoi sacrosanti pensieri annoiati tipo l'ho comprato il latte? li ho comprati i biscotti? cenare a latte e biscotti fa di me un vecchio? ecco non puoi farli questi pensieri perché sullo schermo c'è un casino costante di esplosioni, distruzioni, urla e cose che non ci credi che possono succedere, neanche in un film dei Transformer, che sei sempre distratto sul pensiero annoiato più bello tipo ma sono solo io a inzuppare i biscotti nel latte due a due anche se sono gli Spicchi di Sole che sono tutti ciccioni?
Già, perché qui sta tutto il problema della serie e della testa di Micheal Bay che ormai cita se stesso: non rispetta neanche la necessaria e naturale sospensione dell'incredulità che bisogna mettere quando ci si accinge a vedere un film del genere. Ora, io sono perfettamente conscio che sto andando a vedere un film di macchine robot che parlano, e quindi non mi aspetto neorealismo, non mi aspetto Tarkovski, ma neanche di essere trattato come un imbecille. Sospeso nell'incredulità sì, idiota no. 
Quindi stroncato definitivamente l'entusiasmo per il franchise, ti viene quasi il desiderio che la continui sempre Micheal Bay, così almeno non ti verrà quella curiosità di andarlo a vedere in caso di reboot con regista diverso, perché lo sai che ci cadresti se ti prometto "tutto nuovo! più fedele ai cartoon!" e cazzate del genere. 
Pure il merchandising è orrendo:
Per non parlare dell'apparel, della serie "No, non ti scopo perché sei Nerd, anzi me fai proprio schifo":
Il solo interesse che avevo messo in questa visione era nell'apparizione, in una delle locandine, questa:
che peraltro lo rende il seguito, mille  anni dopo, di questo:
giusto?
...apparizione dicevo dei DINOBOTS! Dio quanto ci ho giocato coi Dinobots, erano i miei preferiti in assoluto. Vincevano sempre loro. Anzi vinceva sempre il Dinobot triceratopobot. Erano così:
Che ora però sono diventati così:
A parte che dio che palle questa mania di ridisegnare tutto! Eràno mèglio pri-ììma! E poi nel film ci fanno la figura dei fessi veri, cavalcati senza rispetto alcuno dagli Autobot, che sono tutti dei dementi che dicono cose idiote tutto il tempo - ma con fare sempre molto aulico non si capisce proprio perché - e invece i Dinobot devono vincere tutto e magnarseli. E manco una citazione a Jurassic Park quando hai un T-Rex gigante per la strada sei un fesso.
Ah, i Transformers, io comunque ne avevo tantissimi - non quanto le Micromachines, ma a proposito, già che ci siamo, un film sulle Micromachine no? Dai fico. Te lo scrivo io il plot: Bambino nerd collezionista viene miniaturizzato e diventa pilota di macchinine brum brum in gare fatte su circuti creati nelle stanze di casa con tutti gli ostacoli giganti. Voglio il 5% degli incassi e il 6% degli entroiti del merchandising grazie - e gli voglio ancora bene. Quindi riprendo il discorso macchinine illustrate, intrapreso anche ieri (a proposito mi ero scordato queste), mettendo delle illustrazioni che rispondono alla domanda "e se le macchine famose fossero state Transformers?" Ecco le risposte:
Speriamo che quello che mantengano la promessa del titolo, l'estinzione intendo, ma dei Transformers. però. 
Comunque dopo la visione di T4 mi è venuto un attacco lancinante di nostalgia e mi sono ricordato i giocattoli trasformabili che davvero mi hanno segnato più di tutti, questi:
Vi prego DATEMI ORA TUTTI I MOSTRUOVI! LI VOGLIO! LI DEVO TRASFORMARE IN UOVO! E POI IN MOSTRO! E poi in uovo. E poi... in mostro... e poi... in uovo...
Sai l'unica cosa che mi poteva distrarre dai Mostruovi? Se mi regalavano lui:

Ho un'ultimissima cosa da dire a proposito di "transformers", ed è questa:
E credo che l'argomento si sia veramente esaurito qui.

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