venerdì 25 luglio 2014

I 7 Nanni

Aprile
Trama: Aprile dolce dormire

Galvanizzato dalla visione a distanza di un ventennio di Caro diario mi metto a rivedere anche Aprile, che è una sorta di seguito ideale, e che, al contrario del suo predecessore, è brutto.
Cioè, mi spiego, non che sia oggettivamente brutto, come ho già detto a me Moretti piace, mi piace la cadenza della sua voce stridula, la sua sagacia da upperclass romana, la sua vespa e pure quella puzza sotto il naso che non nasconde neanche un po'. È radical. È chic. È proprio radical chic, ma con un'intelligenza talmente spiccata che glie lo perdoni (cosa che ad esempio non fai a Lucchetti, suo pupillo).
Il confronto con Caro diario è proprio inevitabile, è lo stesso film: Moretti che fa cose.
Però c'è la questione figlio, la questione moglie che recita, addirittura madre che recita, c'è tutta la famiglia Moretti messa lì e noi a guardare lui e le sue idiosincrasie alle prese con il cambiamento epocale: la nascita di un figlio (se poi pensi alla scena del film precedente coi bambini isolani e i genitori isolati...). Che per carità, va bene, coinvolge e fa anche ridere in più uscite il morettismo applicato alla gravidanza (la pasta, l'epidurale, i ritagli), però si è perso quel tono quasi sognante che aveva il Nanni personaggio assurdo che parlava e giocava a pallone da solo e ballava e cantava e parlava ancora o stava zitto ma intanto giudicava; nel senso, in Caro Diario è ovvio che Moretti era Moretti e nessun altro (non ad esempio il suo caro Michele Apicella), ma non era proprio Moretti, era più una versione di Moretti, diverse versioni di Moretti. In Aprile invece c'è solo un Moretti, il Moretti più rale, quello di tutti i giorni, un po' cacofonico, un po' pedante, e anche un po' saccente (sempre intelligente, per carità, ma lo avevamo già capito la volta prima, a tutti i film prima).
Mancano le idee e manca quel passo naturale che aveva il film precedente. 
Solo sul finale Moretti dice veramente la verità: lui questo film non lo voleva fare. Insomma la visione di Aprile ti fa veramente rimpiangere quel film sul pasticcere trotzkista sempre rimandato e mai realizzato:

Ah. Tre cose.
1) Strange Days è, in effetti, molto bello.
2) Il film non si trova su youtube, non interessa neanche ai greci.
3) Anche questo sketch

 - intelligente o meno - continua a farmi ridere enormemente:

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