lunedì 23 dicembre 2013

OLD BOYCOTT

Old Boy
Trama: Spike Pee

A me l'unica cosa che mi importa è che il remake abbia il suo senso, allora ha senso che si faccia.
Tipo che l'originale sia piccolo e storto ma il remake no. Allora mi può stare bene The Silent House (tanto per citare un film con un'attrice che c'entra qualcosa).
Oppure che l'originale abbia talmente tanti anni e sia un po' misconosciuto che magari una rimodernata diventa accettabile. Allora mi può stare bene Ben Stiller della prossima settimana.
O che magari è un film tratto dalla stessa opera ma con una visione diversa. Allora mi può stare bene Il Grande Gatsby (anche se non mi è piaciuto).
O che ci sia un senso dietro tutto il progetto. Allora mi può stare bene Funny Games (anche se il primo era meglio) (ovviamente vale solo se lo stesso film lo fa lo stesso regista, capito Gus?).
O, proprio come ultima istanza, che la cinematografia originale sia talmente bislacca, che allora il remake innoquo mi migliora solo la fruizione senza annoiarmi. Vedi The Ring e poi muori.
Ma tu dimmi che cazzo di senso ha fare un remake di un film che è già nel mito da solo. E non parlo del mito da cineclub di quei quattro gatti che passano le serate a vedere La corazzata Potemkin sui ceci, parlo del mito totale di fandom impazziti e cinema trasversale, di quel cinema che prevarica il mondo intero e se ne fotte degli occhi a mandorla o a palla o come ti pare e prevalica tutti gli stili e i generi e i cineclub e tutto quanto e diventa semplicemente uno dei più bei film del decennio 2000/2010, senza bisogno di muovere un passo verso nessuno, gli unici passi li devi fare tu per andartelo a vedere ORA.
Mi raccomando però non ti sbagliare e non andare a vedere quello di Spike Lee perché è una porcata di dimensioni ginormiche. 
E lo sai sulla carta d'identità di Spike cosa c'è scritto alla voce segni particolari? Queste tre parole: Tracotanza, arroganza e spocchia.
Questa è la foto della carta d'identità infatti:
...quanto può essere una faccia da cazzo di chi si crede il suddett stocazzo. Ti giuro è una di quelle facce che incollerei su un punching ball e a cui darei tante botte così solo per la faccia mica altro... non è che mi ha mai fatto qualcosa di personale, mica mi ha mai vestito così a me, però mi dà veramente al cazzo. Posso ridire la parola cazzo, tanto siamo slang no?
La cosa peggiore è che quella faccia, ricordiamo, da cazzo, proprio non te la puoi permettere. Perché qui lo dico e qui lo ridico: Spike Lee è veramente un pessimo regista. 
Un regista aiutato dai tempi e non dal suo reale talento.
Erano gli anni 90, a Hollywood arrivava l'uomo nero che parlava di cose nere, di boyz'n'the hood, e di fare la cosa giusta, e YO. 
Ci sto. Serviva e via via dritti verso Malcom X passando per Ghandi e San Patrignano, ma poi? Da quanti anni veramente Spike Lee non fa un film che sia uno decente? Sempre trovato sopravvalutato anche Inside Man, da tutti osannato. E non tirate fuori la 25° ora che oltre al monologo c'è poco altro.
E qui casca l'asino, dritto dritto su Spike e i suoi labbroni arroganti, sai come le scene col pianoforte che spunta dal nulla? Ecco, SDHIHOO, l'asino e sotto Spike: il suo OLD BOY remake è bruttissimo. 

Vai col contributo video di cazzone svccato su divanetto con scarpe ridicole e non sa cosa dire del suo stesso cazzo di film:

Cristo è il tuo film! E già prima di iniziare a girarlo devi difenderti dal primo sfigato presentatore tv americano. Che peral'altro ha pure ragione.
Il suo è un film impantanato in un cinema vecchio, ammuffito, piatto, che ancora usa grane diverse per farmi capire che "Ehy fermi tutti questi sono gli anni 90", "Ehy attenti adesso sono gli anni 2000 ci sta l'iPhone!" e via tutta uan serie di inutilità varie ed eventuali che proprio non lo vogliono sapere di essere interessanti.
Oltre alla storia - cambiata di poco, e dove è cambiata è fatto male, dico solo, per i matti che lo vedranno, queste parole: "mani su patta pantaloni". E ho detto tutto. - il vero motore del primo Oldboy è l'assurda interpretazione del protagonista.
E invece, l'ex-goonie Josh Brolin regala (no in effetti l'ho pagata 8 euro) un'interpretazione inutile,  tutta la pazzia di Taesu e la sua impressionante trasformazione fisica sono dimenticate
Qui Brolin è o in versione reduce del Vietnam cum martello
o versione Charlie Rocky Manson

E poi il cattivo (altro elemento fondamentale dell'originale, con quel misto di innocenza e pazzia), aiutami addì cattivo... Il bello è che, del tutto casualmente, siamo di fronte ad un grande paradosso.
Ecco il paradosso: l'attore che ci ha regalato (quello sì non l'avevo pagato) uno dei migliori cattivi delll'anno, riesce a svenderci (8 euro sempre) anche il peggiore: questa specie di damerino effeminato e isterico che non farebbe paura ad un poster dell'Urlo di Munch se ne sta lì a fare e dire cose che sarebbero matte se non fossero stemperate da un'interpretazione ridicola.
È interessante il parallelismo: in Elysium il suo cattivo funziona proprio perché è semplicemente matto, esegue gli ordini fino a che anche la leadership viene eliminata e, nonostante questo, lui continua a spaccare tutto e tutti. Insomma, un villain mosso solo dal caos (com'era il Joker), il villain di Old Boy remake è invece di quelli con una motivazione psicologica talmente forte (ovviamente la vendetta), una di quelle motizavioni che ti fa aspettare anche venti anni per consumarla, dedicando la tua intera vita a mettere in pratica il tuo piano diabolico. Peccato che lo spessore recitativo, in questo caso, di Shaplo.. Shapiro… Shalpi… insomma come si chiama è talmente scarso che si riduce a una macchietta ridicola, facendo perdere a noi che lo guardiam ogni remora nel definirlo un coglione.. anzi un cojone.
Brutta cosa i remake inutili. Poi ti credo che gioisci quando progetti folli di gente che meriterebbe solo l'ospizio non vanno in porto. 
Questo Old Boy è pessimo e quello che ci rattrista è vedere che trascina con sé anche la bravissima (fino allo scorso anno almeno) Elisabeth Olsen e con lei le sue splendide tette.

E mi sa che anche con l'altro mostro orientale non andrà meglio. Anche in quanto a tette, mi sa.
Ovviamente neanche una parola su Samuel L. Jackson vestito così:
lui si sa che ormai sceglie i progetti solo per coprirsi di soldi e vestiti ridicoli.
E un velo pietoso, anzi una cotta di maglia pietosa, la stendiamo sulla scena del combattimento, talmente svogliata che innalza ancora di più (se davvero ce ne fosse stato bisogno) l'originale.
Che poi non so dove ha studiato regia Spike Lee ma forse era assente alla lezione di Piano Sequenza, o dormiva mentre il prof (De Palma presumibilmente) spiegava che si chiama Piano Sequenza perché non ha stacchi, Piano Sequenza: no stacchi.
Non parliamo della scena dei ravioli che nell'originale è di una potenza unica pur parlando di ravioli e qui è solo una roba proto-Andersoniana
Sì lo faccio eccome il confronto con l'originale perché questo non è una versione spikeleeana del manga, questo è un rifacimento non necessario e per questo inutile del film originale, al netto delle cose belle.
Che poi c' anche tutta quella storia dei poster copiati, e sapete quanto ci tengo io a queste cose dei poster.
QUI c'è la bagarre.
Questa la risposta di Spike su Twitter.
Ora non dico che i poster siano il massimo dell'originalità nessuno dei due, però, Spike, copi il film e lo fai male, copi pure i poster e li fai male. 
Ecco a voi Spike Pee.
PS. Vince una fornitura per vent'anni di ravioli al vapore la signorina Alabama! Per il titolo del post e grazie. Agevoliamo diapositiva di contentezza mansoniana

2 commenti:

  1. Daccordo su tutto, la 25 esima ora pero' e'un bellissimo film secondo me.

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  2. Buone feste! Che il cinema sia con te!

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