venerdì 27 dicembre 2013

Profondo Scosso

Berberian Sound Studio
Trama: Barbarian D’urs Studio

Si parlava qualche giorno fa sul rifare i film brutti italiani anni settanta, quelli di genere, quelli horror fatti tutti con le gelatine, l’atmosfera, i guanti neri e gli assassini coi cappottino di pelle.
Zampaglione ci prova, non ci riesce, ci sono quelli francesi, quelli di Amer, che però esagerano pure un pochino col manierismo. E ora questo Berberian Sound Studio, che è un film del tutto particolare. Non si limita infatti a imitare il passo (grana, fotografia, atmosfera) dei film horror italiani di un tempo, ma addirittura fa tasferire la storia proprio in Italia, proprio negli anni settanta, proprio nel mondo del cinema, proprio del cinema horror. Sì insomma, meta. Meta come piovesse. Piovono metacose.
Toby Jones - sia benedetto lui e maledetto chi non si accorge di quanto è bravo - è un tecnico del suono inglese assunto da un famoso regista italiano di horror per curare il sonoro del suo film, questo:

Un film horror di streghe (e via con le streghe, pure in differita) tutto SKRATTCH, SKKKTTHH, TIC TIC TIC, SVLUOOSHH, AAAAAARRRHHHGGG! 
Il timido e taciturno Toby (un tecnico del suono del terzo piano, se mi spiego) arriva e si scontra subito con la faciloneria e la smargiassa arroganza italica: lo sfottono, lo sfruttano, lo vessano. Si vede che abbiamo proprio una bella nomea, la prima cose che succede a Jones è quella di non riuscire a farsi pagare l'anticipo dato per il biglietto aereo, benvenuto in ItaGlia, sbroccherebbe chiunque.
Comunque, il lavoro in studio è monotono ed è tutto uno spacca l’anguria (per lo SKRATTCH), un accoltella la lattuga (per lo SKKKTTHH), un tamburella le noci (per il TIC TIC TIC), uno spappola i pomodori (per lo SVLUOOSHH) e quando non si tratta di verdura al massimo di tratta di modulare le voci delle attrici per l’AAAARRRGHHH perfetto, proprio come John Travolta quella volta (quella e tutte le altre volte che De Palm ha citato l'horror italiano).
Tra le scene del film che sta “sonorizzando”, scene che comunque non vediamo mai, e via  di "immaginiamo", e la continua maleducazione subìta, il povero Toby va fuori di testa.
Il film è fatto bene, molto bene, benissimo anzi: fotografia perfetta, ambienti studiati al millimetro, costumi vintage e attori studiati con piglio lombrosiano, ma c’è un problema: alla quarta ripetizione dello schema suono/verdura/paranoia si comincia a provare un po’ di noia, senza para, solo noia. 
Ma non c’è che dire, l’esperimento è riuscito in quanto a visioni. Latita purtroppo la storia capace di provocare vero interesse, ma insomma, noi che quel cinema l’abbiamo inventato ci becchiamo friiortulpa, e quelli che invece l’hanno dovuto studiare tipo erasmus, hanno imparato bene la lezione e ora ci danno lezione di cinema horror di genere e atmosfera.
Gioco facile per gli illustraposterari, che si rifanno alle locandine di un tempo, e lo fanno bene:
Orrende invece le locandine che ce lo vogliono spacciare come un film horror di quelli strilla e ammazza alla Hostel. 
Mentre, al solito, il genio graficorientale vince a mani basse:
Dovete sapere - e ed ecco arrivare la parte della recensione che vi piace di più, quella che non c'entra un cazzo con il film - che questa cosa della verdura rumorosa (no, non sto per parlare di fagioli) mi è rimasta attaccata alla corteccia cerebrale e ha dato vita a un sogno bellissimo che mi va proprio di raccontarvi (vietato linkarmi questo). Praticamente ho sognato un film, un film vero, con tanto di regia, fotografia, montaggio. Che però non esiste. Ve lo racconto, Dunque: 
Paul Giamatti ed Ewan McGregor devono fare un esame per entrare in una scuola molto rinomata. Paul arriva tardi all'esame (che si svolge in un salone con tavoloni enormi) e arrivato davanti alla sua postazione scopre che è piena di cibarie. MA succede questo: Paul viene convinto dal furbo Ewan che si tratta di una prova di musica. Quindi, con una scena dal montaggio sincopato, Paul riesce a suonare una divertente melodia usando solo il cibo. Tutti attoniti e divertiti, lo stesso Ewan. Ma l'esame era di cucina, e Paul viene bocciato. Dal quel momento Paul inizia a studiare piani rocamboleschi per uccidere Ewan, che però è anche il fidanzato di sua sorella (di Paul), bel problema, la vendetta o la felicità della sorella?
Mi pare che possa funzionare come incipit. Che faccio chiamo?

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