martedì 3 dicembre 2013

Scaricatore di porno

DON JON
Trama: Giochi di mano giochi da villano

Donne. Fatevene una ragione. Il porno è il porno, la figa è la figa. Qualsiasi maschio vi dirà la stessa cosa (nel caso di maschi gay intercambiare la parola figa con la parola cazzo).
Non statevi proprio a corrucciare, a preoccupare, a sentirvi tradite se beccate nella cronologia del vostro fidanzato YouPorn, non è la stessa partita, non è proprio lo stesso campo da gioco, oserei dire che non è neanche lo stesso sport.
Avete presente quando vi prende quella ricerca compulsiva di siti di vendita online borsette, calze colorate, scarpe, vestitini? Che proprio non riesci a smettere e click click… un altro solo… click… un altro… click… l'ultimo giuro ma quei pois gialli deliziosiiii.








Ecco. Il porno è così. È niente. Non lede, non tange, non entra proprio nella sfera "coppia" (che poi, sfera, diciamo anche dodecaedro): è una cosa tra sé e Se… Diceva quello: Non condannate la masturbazione, è sesso con qualcuno che amate.
Oltre al sarcasmo, la verità è che litigare sul porno è proprio una delle cose più stupide che si possano fare.
Ce lo racconta Josephino Gordon-Levitt alla sua prima regia, in perfetta tenuta da coattelo italoamericano palestrato, rasato, qualunquista e negletto, tutto preso dal suo fisico, dal pulire casa, dalle uscite goliardiche con le amiche e dalle ragazze, ma prima di tutto questo, dal porno.
Jon però, ammettiamolo, va un tantino oltre al maniavantismo risetto alla mia cronologia espresso sopra: il porno ok, ma la patologia no. Invece Jon è proprio un recordman della pippa: 11 al giorno e counting. Ceci n'est pas une pipe.
Poi rimorchia pure per carità, Josephino è uno che fa cose così:

o così:

Proprio che le donne cadono ai suoi piedi che manco con lo sgambetto. Una a settimana and counting, ma sta sempre lì a fare il confronto con quelle dei porno. Ed è qui che sbaglia, è proprio lui che sbaglia per primo: non c'è confronto perché proprio non esiste tale confronto, non del tipo "è meglio, è peggio", sono due cose separate.
È proprio come il cinema: voi confrontate il vostro modo di guidare con i protagonisti di Fast & Furious (ehm, alcuni lo fanno, poi s'è visto)? Voi pensate davvero che Pretty Woman sia una storia d'amore reale? Ecco, non c'è proprio da confrontare il sesso porno, al sesso vero. Come i film finti che vanno a vedere lui e la fidanzata

quelli che non esistono con Channing Tatum e Anne Hathaway, che due si incontrano e colpo di fulmine:

poi litigano ma lui torna e si sposano:

e vissero tutti felici e con gli oscar

Non ci crederete veramente?
Infatti Onan il barbaro non resiste alla tentazione pornografica anche quando si fidanza con Scarlett (che dopo la prova solo orale (!) in Her, finalmente ce la fa vedere tutta, la sua bravura

Compresi french, extension, vestiti atroci e movenze da coatta degna della miglior peggior burina di Jersey Shore)
Ma Scarlett è possessiva e in questo senso coi paraocchi: appena scopre l'addiction di Jon lo accusa di essere un malato e se ne va urlante e piangente. E pensare che la pensava diversamente in Ghost World

Già, perché è il presupposto da cui parte Jon nelle sue riflessioni sul sesso, riflessioni che poi lo fanno sprofondare nel buco nero (!) del porno, sono il nocciolo della sua ossessione: Jon sostiene che le donne vere non danno mai, a letto, quello che "danno" le donne nei porno, quindi è Jon per primo a non aspettarselo, quindi a non chiederlo e quindi a non riceverlo. Se la canta e lo suona, diciamo.
Ovviamente non è così che funziona. Certo non funziona neanche nei modi illustrati nei porno, ma tra la santa e la puttana ci sono milioni di possibilità, molte di più delle 64 nel Kamasutra.
A farglielo scop.rire ci pensa Julianne Moore, nave scuola (non si accettano battute becere) e più consapevole. Una rediviva Julianne Moore (due film in due giorni, mi sta cercando di dire qualcosa?) gli svelerà la verità: è una questione di (auto)castrazione, se mi/ti castri a letto, tutto prenderà una brutta piega, del lenzuolo, se sei libero, apriti... cielo, cielo! Madonna che maliziosi che siete. Evviva Julianne e la sua stella nel Walk of Fame. 


Ma quanto è lunga 'sta Walk of Fame? È 'n'Autostrada of Fame ormai... vabbé.
Ripeto: quella di Jon per il porno è una fissa mentale, non pensate, vedendo il film, che tutti gli uomini siano così, ma un po' così, sì. Non patologici, ma facilmente impressionabili. Jon scarica e si scarica in una modalità che va oltre alla fruizione del porno che TUTTI (sottolineato e sottoscritto, TU-TTI, TI-O-TTI-TTI-I, sì anche il tuo ragazzo) gli uomini hanno, che è più tranquilla di quella di JON, ma esiste e fatevene una ragione e stop.
Don Jon è Shame, ma in versione scanzonata e senza la turba psichica (e senza questo, se il genere femminile fosse interessato).
Il film si merita la promozione - appena in corner, a dire il vero - perché Joseph se la cava bene col ritmo (non altrettanto con la regia, troppo alla ricerca di uno stile non necessario) e Scarlett è davvero sgargiante nel suo look da periferica puttanella. E poi c'è Julianne Moore che torna a far l'amoore, che vuoi di più.
Però, paradossalmente, c'è poco porno. Il porno è il click iniziale, poi si scade nel sentimento e nelle strade battute (!) della commediola, con inserti sentimentali inutili.
Del tipo, perché non mettersi in gioco con dei nudi totali (parlo senza interesse alcuno per carità), primo fra tutti uno di Brie Larson?
Insomma, è chiaro che dobbiamo aspettare Nynph()maniac per vedere un film come si deve sui sex addicted. Già i character poster sono più "profondi" di tutto Jon.

E invece pensa che bello non dobbiamo interropere nessun coitus per vedere delle gif cinemasturbatorie!

E neanche per le gif porno più belle del mondo:

Ora scusate devo andare. Ho da fare. 
www.youpo... oh, stavo ancora digitando?

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