mercoledì 4 dicembre 2013

One Shot All Kill

A Single Shot
Trama: Battuta di caccia. Ma non faceva ridere.

Questo tipo di film soffre di un solo e insostenibile difetto: sono tutti dannatamente uguali.
Per quanto ti sforzi di trovare differenze (e alcune sono palesi: attori diversi, stato americano diverso, magari anche anni diversi, e anche la storia spesso è diversa) alla fine del film li inizi già a confondere tra loro.
Ho visto un film dove Sam Rockwell fa un poraccio che vive quasi di stenti che ha divorziato dalla moglie che ha preso il figlio piccolo che nessuno gli dà lavoro che cerca di sbarcare il lunario facendo il cacciatore e vendendo pelli e carni che però lo arrestano per bracconeria che mentre fa una battuta di caccia per sbaglio ammazza una tipa che portava con sé un borsone pieno di soldi che lui si prende dando inizio ad una sequela di eventi sanguinosi e che sfiga ahò che morse il gatto che mangiò il topo?
Insomma quando decidi di fare un film intimista, con ambientazione rural-campagnola americana, con personaggi ai limiti (o immersi fino al collo) nella criminalità, con storie dure e violente e interpretazioni sommesse, finisce sempre che fai lo stesso film. Di quelli che poi non rimangono.
Il corrispettivo crudo e arrugginito delle commediole. Al posto della sfigata in amore, lo sfigato nella vita, al posto del principe azzurro, il violento pazzo, al posto del lieto fine, la tragedia.
Sam Rockwell, per carità, è il migliore dei migliori, e lo ritroveremo dopodomani con tutt'altro personaggio e tutt'altro sprint in una commedia generazionale fantastica, qui invece è barbuto e un po' barboso; fa lo sfigato di quelli che cristo ammazzati prima che ti arrivino addosso altre sfighe che fai prima! Però lungi da me parlarne male perché Sam è il migliore dei migliori sempre.
Certo, per film del genere, e in generale per quelli di cui ricordi poco o niente, ci starebbero bene le gif che vanno di moda adesso, le dirette nipotine dei film in 5 secondi che si trovano su youtube:

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