Open Grave
Trama: Uffa, non posso fare neanche un gioco di parole senza fare spoiler
Un uomo si sveglia (tutto incriccato) in una fossa piena zeppa di cadaveri. Ha delle chiavi in tasca, ferite varie, una pistola. Passato lo sconcerto iniziale si guarda intorno e muovendosi a fatica tra femori e tibie cerca di arrampicarsi verso l'uscita, o quantomeno verso dell'aria respirabile.
Improvvisamente una corda gli viene calata dall'alto, fa capolino una donna, che scappa.
Issatosi su (issatosu) l'uomo raggiunge una casa, dentro, altri cinque tizi: nessuno si ricorda chi è, chi sono gli altri, come sono arrivati lì e perché. Nessuno si fida di nessuno, ma insieme dovranno fare luce sulle misteriose motivazioni che li hanno fatti trovare in quel luogo misterioso. Mettici anche i cadaveri nella fossa, aggiungici i corpi appesi agli alberi, la gente moribonda su lettini sparsi o in celle anguste che non pare passasserla molto bene, e il gioco di stampo agathachristiano è fatto: mistero da risolvere più moria cadenzata.
Con un incipit del genere, per lo spettatore diventa importante una cosa e una soltanto: TI PREGO FAI CHE NON SIANO TUTTI MORTI E QUESTO SUCCEDE SOLO NELLA LORO TESTA O È IL PURGATORIO TI PREGO.
Non è così, vi avverto subito, ma è in un modo che purtroppo non posso dirvi, perché vi rovino il film, che è divertente, ha dei momenti buoni e un finale che sì, mi ha stupito (non il tipo di stupore tipo Sesto Senso o Soliti Sospetti o Fight Club, sia chiaro) perché l'argomento trattato aggiunge un tassello interessante ad un genere che da queste parti è sempre ben accetto. O accettato e fatto a pezzi.
Protagonista è Shartlo Copley, il cui nome è sconosciuto e difficile da scrivere prima e dopo qualsiasi cosa abbia fatto, ma è quello di District 9 che poi ha fatto uno dei miglior cattivi dell'anno in Elysium e mi dicono faccia la figura migliore, o la meno peggiore, nell'Old Boy remake.
Capiamoci, non escludo che alcuni di voi possano volere di più da un horror - o meglio da un thriller con venature (varicose) horror - ma credetemi, va benissimo così. E poi è quasi Natale, io c'ho da pensare ai regali che mi voglio fare e non ho molto tempo per stare qui a mettere il dito nella piaga
Mi è piaciuto, soprattutto il finale, dove NO, non sono tutti morti.
Non ancora almeno.
Non ancora almeno.
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