giovedì 1 marzo 2012

C&B ANTEPRIMA • Safe House

Trama: Casa scusa.

Quanto mi scoccia. 
Mi scoccia dover parlare male di due anteprime di seguito. Mannaggia li pescetti, ché poi diventi automaticamente quello che "ma che lo chiami affà C&B, tanto distrugge sempre tutto anzi fai così, non lo chiamà proprio! Depennalo per sempre da tutte le Anteprime del regno!".
Ma non ci posso fare nulla: Ryan Reynolds non ci riesce, non ci riesce proprio!
Lo sapete già, sono ANNI che vi dico che Ryan Reynolds è un attore che non s'ha da fare! Sin da tempi insospettabili, poi diventati molto più sospettabili e alla fine proprio sotto gli occhi di tutti: Ryan Reynolds è l'Antimateria dell'Attore.
Non è un caso che matematicamente te lo ritrovi sul podio dei Broccoli Actor, magari secondo, o addirittura primo, sempre sul podio sta.
Partiamo dall'inizio - ma non mi dilungo perché spero che questa recensione passi inosservata che SIA MAI CHE POI NON MI INVITANO PIÙ ALLE ANTEPRIME PER COLPA DI QUELLA COSA INUTILE E FINTA CHE È LA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE che ne ha rovinati più la deontologia professionale che droga ho visto le migliori menti della mia generazione perse dietro la deontologia professionale.
Cos'è una "Safe House"? Dicesi casa sicura quella casa che l'FBI, o la CIA, o un'intelligence a casaccio tra tutte quelle dei Paesi civilizzati, ma anche no, hanno in una qualsiasi città del mondo. La safe house serve in un momento di crisi per "parcheggiarci" un criminale da espatriare, ospitare un killer che deve fare il suo lavoretto, metterci insomma qualcuno che deve passare inosservato e non è che può andare all'Hilton a rum, escort e cocaina. 
Diciamo quindi che in giro per ogni città del mondo c'è una o più safe house; sì, anche nella tua città, esatto, anche tu, caro amico, che magari sei vicentino, barese, bozanino, hai una safe house proprio sul tuo stesso pianerottolo, magari il tuo dirimpettaio che ogni mattina saluti a mezza bocca perché ti sta sulle palle che ti butta sempre le cicche nel terrazzo in realtà controlla una safe house dei servizi segreti. Sì, perché ognuna di queste safe house deve avere il suo "portiere", cioè uno che  ogni mattina va lì, fa le pulizie, stura i cessi, lava i vetri, se ne prende cura. Poi quando serve, lo chiami e lui fa i letti. Alza la cornetta, mondial Casa sicura ti aspetta. 
E chi potevano scegliere per un lavoro del genere - cioè non fare nulla - se non Ryan Reynolds?! Infatti.
Il problema è che tu che sei uno che per MESI sta fermo tutto il giorno davanti ad un computer e sta seduto tutto il dì, NON puoi avere il fisico di Ryan Reynold. Oh! Io almeo non ce l'ho! Invece Ryan Reynolds ce l'ha il fisico di Ryan Reynolds, e nonostante si presenti allo spettatore come un mezzo sfigo-nerd, tempo tre minuti secchi di film e già coglio l'occasione di una doccia per far vedere il suo fisico alla Ryan Reynolds:
Ma un attore non è solo fisico, e anche sguardo, personalità, recitazione: tutte cose completamente sconosciute a Ryan e ai suoi occhi così orribilmente vicini.
Insomma ecco spuntare (il film è ambientato in Sud Africa, ma senza vuvuzela. Che da District 9 in poi Sud Africa is the new Italia) un supercattivo Denzel Washington, uno che ha messo il pilota automatico recitativo da circa dieci anni. E qui non si spreca manco a mettere, chessò, la prima.. al limite la retromarcia! Quindi solito compendio cattivo/ma era buono, fa la cosa cattiva/ma a fin di bene (trattonsi infatti di rivelare tramite microchip tutta una lista di agenti corrotti in tutti servizi segreti del mondo. Ma scusa tanto? Ma non è che è sempre il solito dischetto? Quello che pure Ethan Hunt si dannava tanto? Mah...)
E insomma come vuoi che vada? Che Denzel arriva nella safe house, che la safe house non era poi così "safe", che i due si ritrovano "insieme per forza" (quasi che rimpiagi Prima di Mezzanotte) e che instaurano, piano piano, un rapporto di reciproca stima (e non ci usano neanche l'astuzia di farne un br♥mance).
Un film che ameranno gli appassionati di Tony Scott. Non a caso Denzel è uno degli attori feticcio di Tony,lui e la sua collezione di sorrisi a 97 denti bianche che risaltano sempre molto con quella carnagione. Chef Tony.
Il problema qui non è che C&B fa quello con la puzza sotto il naso che "Io i film di macchine a scontro e gente di menare in un metro quadrato non mi piacciono. Io solo film francesi (peccato che metà dei film francesi sono proprio di macchine a scontro e gente di menare, comunque). Il problema è che il meglio è già stato dato, più precisamente nella trilogia Bourne (e anche nel primo 007 con Craig).
Qui le macchine a scontro sono TROPPE, anzi ci sono SOLO quelle. Qui le botte in un metro quadrato sono date male, non hanno "peso specifico". Qui il film, se lo vedi al netto delle troppe scene di inseguimento, è veramente il nulla.
E poi loro due, Ryan Reynolds e Denzel Washinton. Il primo si impegna e proprio non ce la fa. Il secondo si scorda del passato e ogni battuta sembra voler dire "quando avete detto che entra il bonifico, che c'è mia figlia che ha appena messo l'apparecchio, sai quello con gli elastici notturni. Un salasso... ma che devi, per i figli questo e altro".
Ma poi è proprio il presupposto che è sbagliato: ma voi l'affidereste mai qualcosa a Ryan Reynolds? Poi una safe house segretissima che ne vale la sicurezza del Mondo. Roba che Scarlett gli aveva affidato quelle fotine, e poi ci ricordiamo tutti com'è finita.
Facciamo finta di niente va. 
Quand'è la prossima anteprima? 
Pronto? 
Come "chi è"? Sono C&B...

4 commenti:

  1. già mi sapeva di potenziale porcata, adesso ne ho la certezza...

    RispondiElimina
  2. sì ma non dire che te l'ho detto io :D

    RispondiElimina
  3. Assolutamente d'accordo con te xD a parte il pezzo su Denzel Washington che mi è parso anche a me sotto tono ma sempre bravo è.. poi io fin dall'inizio ci ho visto una somiglianza incredibile con il remake di Quel treno per Yuma, solo in salsa spy-action, non credi?

    RispondiElimina
  4. si vabbè ma bravo però non è che faccia niente per fare qualcosa di nuovo... sempre col sorrisone che vuol dire sono bravo ma mo t'inculo ...
    sì è vero. il buddy movie e tutte quelle cose di cattivi e buoni uniti per forza e alla fine una sorta di sindrome di stoccolma. il brutto di questo è che la differenza tra i due è troppo lieve... vuoi mettere gli insieme per forza Eddie Murhpy/Nick Nolte o Micheal J. Fox/James Woods o Dennis QUaid/Martin short! ;)

    RispondiElimina