domenica 18 marzo 2012

Muppet Sciò

I Muppet
Trama: Non piàcere salame coi capelli verde rane.

Anche a me, come ad altri milioni di regazzini italiani, i Muppet non hanno mai scalfito il cuore. Sì, li conosco tutti e inevitabilmente durante le vacanze di Natale Anni80 mi facevo grandi scorpacciate mattutine di TV e via di Canto di Natale coi Muppet:
Però non sono mai stati davvero personaggi preferiti. C'era sempre qualcosa che proprio non... Forse perché - e qui moltissima paura, rivisti oggi con la dietrologia berlusconiana del caso - mi piacevano più loro:
Però in America i Muppet soo dei veri miti viventi (!) Cioè quasi al pari dei personaggi Disney (che poi, sono personaggi Disney pure loro). 
E ogni decade ti arriva qualcosa di nuovo coi Muppet. Questa volta ci pensa uno dell'Apatow Pack (il più misconosciuto, Jason Segel. Comprendo le vostre espressioni dubbiose...) e fa un film che - mai credevo di poterlo dire - è davvero davvero piacevole.
Prima di tutto l'operazione non è dissimile da quella già abbastanza riuscita con i Puffi, cioè quella di prendere le caratteristiche tipiche di personaggi così vecchi (candore bambinesco, filosofia di vita molto seventies, bontà d'animo tout-court), trasportarle al giorno d'oggi (dove imperano personaggi brutti, sporchi e cattivi anche nei cartoon per ragazzi) e far scontrare con un'operazione quasi meta-cinematografica i due stili di vita. E mentre nei Puffi qualcosa ancora non funzionava (nello specifico l'animazione CGI) qui è tutto perfetto, proprio perché i Muppet, pure se sono pupazzi, sono "reali".
Esempio spicciolo (e idea riuscitissima) quella di fare un musical, dove però non è tipo vero-musical che uno sta dicendo una cosa eTACinizia a cantare: qui inizia a cantare, e gli altri si guardano strani e fanno "ma che te canti" (e Amy Adams che mentre canta sfotte le "gorgheggiatrici" con i movimenti di mani aperte davanti al petto per modulare il suono e lo sguardo spiritato è impagabile), e quando i balletti sono finiti, tutti col fiatone. E poi i balletti, te li fanno vivere in una dimensione più simile a questo:

Il che è un gran bene (ditelo che anche voi siete di quelli che "il musical che schifo" e contemporaneamente "certo Spike Jonze geniale proprio"). Poi non c'è da storcere tanto il naso (da maiale) davanti ai Muppet visto che il creatore è il regista del film-mito Labyrinth...
Comunque I Muppet è una divertente sorpresa, con dei personaggi in carne e ossa talmente bidimensionali da sembrare pupazzi con la mano di un uomo nel cu... ehm e pupazzi di pezza così espressivi da essere attori migliori di tanti altri.
Carino, "delizioso", carine le idee, bello il viaggio con la mappa (che per capirci è quel tipo di viaggio cinematografico con la linea rossa sulla mappa, che I Muppet sfruttano per arrivare a Parigi in un minuto), bello l'orsetto. E belle le comparsate celebri che costellano il film (tipico dei Muppet):
Da Jack Black a Moussakone fino al più metacinematografico di tutti, Emily Blunt di nuovo  segretaria di Vogue (ma questa volta la direttrice non è Meryl Streep, ma...). Un film candido, non stupido, un film sincero, non banale. C'è una bella differenza.
E comunque negli Anni d'Oro i Muppet erano qualcosa:

Anche solo per lo sforzo autoriale di riscrivere i testi delle canzoni, roba che ora ai ragazzini basta che gli dai du' Gormiti da tirasse addosso e stanno bboni...
Ed ecco un paio di stupidate cinematografiche muppettiche (ce ne sono mille e mille, ma c'è sempre quel qualcosa che proprio non... che non mi fa venire voglia di mettervene mille e mille):

2 commenti:

  1. anche io non sono mai stato un grande patito dei muppets, indi per cui questo film mi attira ben poco...

    il film dei puffi comunque era atroce!

    RispondiElimina
  2. io li ho amati molto da bambina e ho amato il film!!! dave grohl che fa animool è stupendo!!!

    RispondiElimina