lunedì 13 marzo 2017

Like a fighting stone

Hand of Stone
Trama: Eh, ma stone?

Sogno un nuovissimo universo condiviso! Dopo quello dei supereroi, quello dei mostri piccoli che inizierà con la Mummia e quello dei mostri grandi iniziato con Godzilla e Kong, voglio l'universo condiviso dei pugili!
Questa grandiosa idea mi è venuta vedendo Bleed - Più forte del destino (o del festino?), che è quel film con Miles Teller e Aaron Eckart di cui non troverete una recensione scritta perché ne abbiamo parlato con Alabama ne LE PRECENSIONI e ci abbiamo fatto anche una pilllola (le pillole servono a rispondere a quelli che "eeehhh ma 30 minuti sono troppi! Io mi ero tenuto quei trenta minuti giusti giusti per scorrere la timeline di Facebook con sguado ebete! Mica posso sentire voi!), che vi faccio ascoltare, mi ha fatto ridere tutte e 37 le volte che l'ho ascoltata:

Insomma sì un universo condiviso di pugili dei pesi Piccoli, dei Pesi un Po' Più Grandi e dei Pesi Grossi! Tutti film stand-alone con le storie singole dei pugilatori - che sono un personaggio cardine della Storia del Cinema, un po' come gli agenti segreti, i soldati, i poliziotti e i criminali - ma che poi si incontrano/scontrano sul ring con quello dell'altro film, capito come?! Proprio con gli stessi attori che entrano nel film dell'altro!
Tutto questo profondissimo ragionamento mi è venuto una volta che mi hanno menato perché sul finale di Bleed ci sta questo incontro Pazienza - Duran!  Che tu lo vedi e, avendo visto proprio la settimana prima Hands of Stone, che racconta la storia di Duran - dici: MA DAI! DURAN È QUELLO LA CUI STORIA È RACCONTATA IN HANDS OF STONE! Pensa se ora entra proprio l'attore che l'ha fatto nel suo film STORIA VERA dedicato! Sarebbe pazzeschissimo.
Infatti Hands of Stone è la storia (sempre solita, come avete sentito: ascesa - caduta - rivincita) di Roberto Duran, pugilatore panamense supercampione dei pesi... Piccoli... no Leggeri! Leggeri...
A interpretarlo ci sta Edgar Ramirez, uno che nasce figo, e ci ha provato in vari modi a diventare ancora più figo, ma non ci è mai riuscito davvero. Sì, ha fatto molti film, anche quel vecchio serial sul criminale che se usciva adesso che tutti stanno in fissa con Escobar faceva molto più successo, ma poi mi è cascato in roba micidiale, dimenticabile o tipo il remake di Point Break, e quello è difficile da perdonare. Non lo vedo destinato a grandi cose...
Insomma lui fa Roberto Duran (a parte che tutta la parte giovanile fa un po' ridere visto che Ramirez ha già 41. Capisco che ok arrivace così a 41 anni
ma vederlo fare il 16enne è un po' improbabile), pugile che dalla segregata Panama (era tutto il periodo in cui i rapporti America-mondo sudamericano non erano proprio rosa e fiori, tutte quelle cose di Cuba, dittature militari, insomma quelle storie che ci hanno fatto millle film.
Come avrete capito Duran rappresenta il riscatto di un popolo, un uomo che porta alta la bandiera del suo popolo povero contro l'America cattiva e via dicendo scontro dopo scontro, banalità dopo banalità. Ecco, se c'è una cosa che Hands of Stone fa male è raccontare quelle che sono le differenze che questa storia potrebbe avere con gli altri mille film di pugilato che esistono. 
Se è vero che le storie di pugili che [sognano di diventare campioni], allora [si allenano duramente e diventano campioni], poi quando sono all'apice [diventa tutto un mignotte,droga&egocentrismo (IO SONO IL CAMPIONE! E VOI NON SIETE UN CAZZO!)], allora iniziano [a perdere gli incontri], ma alla fine [arriva allenatore che gli insegna che si vince solo con l'umiltà], e quindi [rivincono], ne abbiamo viste a bizzeffe, un buon film di pugilato deve sapermi incuriosire soprattutto per quello che succede fuori dal ring.
Qui di interessante fuori dal ring c'è solo quella scena con Ana de Armas (quella di Knock Knock... ora già rinominato Knock Knock Out)
scena che ti fa proprio chiedere ma quanto attore professionale devi essere per non rischiare una denuncia per molestie sessuali se giri una scena del genere? L'ho rischiata io cercando la gif cristo santo! Dopo lunghe... ricerche l'ho trovata. È un duro... lavoro...
Certo tutta quella callulite...
Forse l'unico dato fondamentale del film è che ci sta Robert DeNiro, che ormai ha una sezione a parte nella sua carriera dedicata ai film di pugili. 

Mitico Toro Scatenato, poi triste vecchietto sul ring, ora ha l'eta giusta per fare l'allenatore vecchio col passato che l'ha deluso ma grazie alle vittorie del campione che allena ha un suo riscatto personale pure lui (proprio come quello di Bleed... e di tutti gli altri film di pugilato).
Ci sta la scena del combattimento con Sugar Ray (ne parlo come ne sapessi qualcosa, se conoscessi nomi di pugili oltre a quello di Rocky) che l'hanno rigirata quasi shoot-by-shoot:
Insomma HoS è un po' sfigato perché magari sarebbe anche stato un Chicken un po' regalato, ma visto che è quasi contemporaneo a Bleed, che fa molto meglio il suo lavoro e racconta una storia ben più interessante, si becca un Broccolo che lo manda al tappeto (questa era proprio un uppercut).
Sebbene il genere pugili non ha mai conosciuto un vero e proprio declino, nell'ultimo biennio si può dire che è particolarmente florido. Creed, Southpaw, Bleed e questo, ma io continuo a pensare che l'unico pugile che veramente merita un film tutto suo è:

E ora siparietto comico finissimo:

L'hai capita? Perché metti i guantoni?

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