venerdì 3 marzo 2017

Sangue di Colonia

Colonia
Trama: Colonia infiammata

Vi pensavate che una volta iniziato il podcast avrei lasciato perdere le vetuste recensioni scritte che faccio da OTTO anni e non avrei parlato e fatto altro eh?
E AVEVATE RAGIONE! 
HEY! Io e Alabrava abbiamo iniziato un podcast! Si chiama LE PRECENSIONI e le ascolti su SPREAKER (dopo un tentativo assurdo di video su Vimeo abbiamo provato a googhellare "dove mettere un podcast" e thò, c'è un sito fatto proprio per quello ma guarda se ne inventano una più del Diavolo questi di Internet).
Insomma, come se non fosse abbastanza chiaro dal bofonchio registrato, da qualche tempo le recensioni scritte, perlomeno alcune recensioni scritte, mi cominciavano a stare un po' "qui"... "qui"... vedi dove "qui"... guarda avvicinati che vedi meglio... ecco, stanno proprio "qui". Sì è molto affolato, ci stanno tutti gli ovosodi che non vanno né su né giù.
Quindi ARIA FRESCA! SVECCHIUME! COSE NUOVE! PODCAST! IL FUTURO! (oh. ho aperto un blog sito l'anno in cui morivano tutti, ovviamente apro un podcast quando è già cosa vecchia, evvabbéddai).
Insomma LE PRECENSIONI già dalla prima puntata ha sortito l'effetto sperato: ora scrivere di LOGAN o di La legge della notte (che ho visto entrambi in anteprima e che avrebbero meritato recensioni pazzeschissime) mi va meno che zero. 
Ovviamente questo ha aperto in me una voragine di paranoie, la più grande delle quali è "ma poi lo devo mettere il film di cui parlo in TUTTI I FILM?"... vedrò dopo venti nottate insonni a pensare a questa cosa importantissima cosa mi dirà il cuore*.
Quindi per ora va così, alcuni dei film visti ve li sorbite nel podcast direttamente sparati nelle orecchie. Una bella tortura, che nel caso di questo film capita proprio a fagiuolo.
Infatti per rassicurare quelli di voi che non vogliono perdere l'onore e l'onere di leggere invece di ascoltare CB (e i sordi, ovviamente), facciamo la recensione pazzesca di Colonia, un film in cui Hermione Granger recita molto male (inizio a dubitare seriamente delle sue doti. Ha la sindrome Kristen Stewart in questo film) in compagnia di Daniel Bruhl (non so fare la u coi puntini, immaginateli), uno che non invecchia MAI.
Invece Hermione cresce e tu che te la ricordavi così

e te la ritrovi cosà

ah no, te la ritrovi cosà che gira per casa tua con la tua camicia e veramente chi ti ha detto che potevi prenderla vabbéperstavolta passi
Il film è l'ennesimo STORIA VERA (ennesimo! no ma basta davvero, siete riusciti a farmi aprire e chiudere una rubrica per sopraggiunta noia! a me! non era mai successo...) che racconta una porzione di storia cilena durante la dittatura di Pinochet (vi prego qualcuno mi faccia smettere di pensare a lui vestito Pinocchio ogni volta che nomino Pinochet. Oppure no...): ci stava questo posto chiamato Colonia Dignidad. 
Diapositiva

Ed è subito Arbeit Macht Frei. Infatti in questa colonia non ti profumavano tutto come lascerebbe intuire in nome, ma anzi era un di campo di prigionia brutto nascosto da villaggio Valtour bello, dove all'esterno era tutto perfettino, tutti vestiti come tirolesi, uomini al lavoro, donne al lavoro, tutti pettinati e sorridenti, poi invece era un lager con tanto di torture (fisiche e verbali, ma più fisiche), soprusi, omicidi. Un posto orrendo. Insomma avevano esportato i lager. Tutto vero.
Insomma Daniel, rivoluzionario innamorato, finisce a Colonia come sovversivo. Emma, fotografa innamorata, entra a Colonia volontariamente per salvarlo. Lo trova frantumato di botte che per salvarsi finge di essere diventato ritardato per colpa dell'elettroshock (eh?).
I due, dopo averne subite della qualunque, organizzano una fuga un po' rocambolesca con tanto di passaggi subaqqui! e un inseguimento all'aeroporto che ricalca quasi pari pari la scena finale di Argo, ma con un decimo del patos.
Nel film si respira l'atrocità che gli ospiti di Colonia Dignidad hanno subìto in quel luogo per nulla ameno, e la cattiveria pazzoide del suo direttore, 'sto maledetto qui:
interpretato dall'attore più viscido che esiste, Michael Nyqvist (porello, condannato a queste parti, forse anche colpa del cognome), che comunque è quello che funziona meglio

Il tipo aveva creato un clima da Setta (le Sette vanno molto negli ultimi due anni, arrivato a sette faccio la lista) in cui lui era gran visir maestro capo che faceva e disfaceva e decideva per la vita degli "ospiti", tutto con l'agida di Pinocchiet, alla fine la questione "storia d'amore" rovina un po' tutto. Colonia racconta l'ennesima pagina storica veramente molto brutta, ma lo fa concentrandosi sull'amore di 'sti due con un piglio troppo romantico e francamente è il filtro sbagliato da cui guardare. 
Insomma secodo Colonia l'amore è più forte anche della dittatura di Pinochet. Tiè. Ma se ripenso a un film come Garage Olimpo (stessa geografia, stesso contesto storico, anche con sfumature romantiche, ma tutto altro spessore), non c'è proprio paragone. E per quanto riguarda le Sette recuperare Martha Marcy May Marlene, quello sì che fa paura.
Ah, l'essere umano, che meraviglioso abitante di questo pianeta, quante belle storie di atrocità regala ogni giorno. Se ti metti a cercare trovi fatti terrificanti di violenza e soprusi in ogni parte del mondo, in ogni epoca, in ogni estrazione sociale, in ogni. Ma quando fanno un film che racconta l'estinzione?
Comunque, a proposito di Emma, tra una settimana ci andiamo a vedere La Bella e la Bestia. Se avete dato un'occhiata al pupazzo di Emma c'è da chiedersi chi è la bestia del titolo

White Obama e la Bestia. 
*ovviamente metterò il link alle PRECENSIONI dei film che ho visto. Sèplufasil. Io che parlo di una cosa terribilissima come Colonia Dignidad e in realtà penso solo al podcast la dice lunga su quanto mi ha colpito nel profondo questo film.

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