mercoledì 25 gennaio 2017

2x1 • Vivo l'ItaGlia

Negli ultimi Awards ci sono stati ben due film italiani (Veloce come il vento e Lo chiamavano Jeeg Robot) e lo scorso anno siamo stati tutti contenti a dire che il cinema itaGliano è rinato evviva hanno ammazzato il cinema itaGliano con Checco Zalone (che comunque lo sai che alla fine l'ultimo di Checco Zalone...) il cinema itaGliano evvivo.
Segue bandiera della grande madre patria Italia!
Allora mi sono messo a guardare dei film itaGliani che ok, non sono dello scorso anno ma più o meno, perché facile vedere film itaGliani universalmente riconosciuti belli e poi dire che il cinema itaGliano è rinato. Non è vero purtroppo, esistono sempre le commedie di merda, fatte coi cast 
Il primo stava su Netflix e l'ho visto con quel grado di pigrizia che l'unica forza che hai è quella di spingere  e fine, una volta che l'hai spinto non hai più la forza di spingere ◼ fino a che non è terminato il film. 
Viva l'Italia
Trama: Michele flaccido

È semplicemente un film di una pochezza imbarazzante, tutto qui.
Parte da uno spunto assolutamente abusato (il politico che, o perché ammattisce o perché viene sostituito o perché gli fanno una magia, o perchéneso, non dice più le bugie che dicono i politici e quindi apre il vaso di notte di Pandora e dice a tutti cose che tutti peraltro sanno già e alla fine questa onestà viene ripagata. Qui su un piede mi vengono in mente Dave e Viva la libertà...) In questo caso che ci sarebbe da gridare Viva non si sa.
Il cast del film non è poi così difforme da quelli di TUTTI gli altri film italiani. Come sappiamo in ItaGlia ci sono 20 attori (10 uomini/10 donne) e si scambiano parti come fossero figurine.
Qui ci sono Papaleo, Bova, Gassman, Ambra e Leo. Forse li ricorderete per film come TUTTI gli altri italiani degli ultimi tre anni.
Sembra incredibile, ma quello che poi appare come un film di denuncia politica in circa quattro minuti diventa l'ennesimo film di famiglia che si odia ma alla fine volemosebbene.
MAVOLEMOSEMALEVOLEMOSE!
Peccato perché Massimiliano Bruno (colui che è diventato celebre dicendo solo questo:
aveva avuto un buon esordio registico con la Cortellesi, poi subito dopo questo Viva l'Italia ha giustamente chiamato la Cortellesi di nuovo per risollevarsi, mischiandola con Gassman, ed è andata malissimo.
Mi piacerebbe fare un mega grafico tipo quelli che fanno con i fumetti di questi attori itaGliani e di chi ha lavorato con chi. Ma non mi va minimamente di farlo.
Unica nota positiva la bellezza ceciona di Sarah Felbecomesichiama bella core de roma lei
L'altro film itaGliano che ho visto (non di seguito per fortuna, non sari qui a raccontarlo) è una sorta di remake non dichiarato di Io speriamo che la cavo, ma in salsa Benvenuti al Sud. Con un titolo bellissimo:
La scuola più bella del mondo
Trama: Nero in condotta

Mi chiedo quando potrà dirsi prosciugato il filone "nord vs sud". 
Già Siani che va in giro per lo stivale a fare il napoletano mattacchione e fa anche successo milionario è qualcosa che andrebbe studiato nel reparto malattie rare e pure infettive, ma il fatto che ci siano TUTTI i film itaGliani in cui X del sud (il ragazzo, la ragazza, il bambino, il cane, stucazz') si scontra con Y del nord (il ragazzo, la ragazza, il bambino, il cane, stocasso) sta raggiungendo il parossistico. Basta vi prego basta.
Qui ci sta questa scuola toscana (che poi anche le distanze si stanno assottigliando... ormai fanno i film pure su Roma Nord e Roma Sud) che fa un gemellaggio con una scuola africana, però si sbagliano e al posto della scuola africana arrivano gli scugnizzi di una scuola napoletana (complimenti al politically corrent che trasuda tutto il film). A quel punto l'irreprensibile preside (uno stanchissimo Christian De Sica mai convinto di quello che sta facendo o dicendo... ah bei tempi quelli di Mike Foster e del Samurai d'Oro
deve vedersela coi guaglioni partenopei. Seguono gag che più tristoidi non si può. Davvero tutta una sequela di scenette disordinate che sembrano il frutto di una grandissima confusione (più del film di prima, per dire...). Il tutto culmina con una sequela di cazzi disegnati per riconoscere il colpevole di un graffito birichino, coi ragazzini tutti mascherati col cerone nero che cantano Curre Curre Guaglò dei 99 Posse (chissà che ne pensano. Probabilmente nulla al momento del rendiconto SIAE)  e con un gigantesco immenso quasi immorale VOLEMOSEBENE. Pure qui. Massì VOLEMOSEBENETUTTI! Belli e brutti con qualche danno per i brutti.
Un film che mette l'amaro in bocca. Nello specifico l'amaro Ramazzotti, che appare OVUNQUE in un product placement sconsiderato.
Praticamente è il terzo protagonista del film. Che rimane una merda comunque.
La presenza di Papaleo (che product placement della Regione Basilicata, famosa anche per... per...) in entrambi i film è sconfortante. Ma io lo dico da tempo immemore eh.

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