ADDIRITTURA!
Due NOTTE BROCCOL di seguito! Ma non si erano mai viste... da brividi eh? Che poi in effetti meglio non esagerare dai, proprio meglio non passare due notti di seguito gridando e non dormendo, ma che scherziamo, sia mai che poi ti piglia un infarto per l'affanno o peggio ancora che ti abitui e quello che un giorno prima ti faceva paurissima poi non ti fa paura più e di conseguenza perde pure un po' di interesse. Sia. Mai.
A me piace sapervi tutti belli addormentati nei vostri lettucci gonfi di latte e biscotti, proprio come me ora; lo sapete bene che queste recensioni notturne sono scritte in TUTTI gli orari possibili, tranne che quando è sera. Figurarsi, io che mi sveglio alle 7.24 pure di sabato e domenica, io che non ho mai fatto niente di niente dopo le 20, io che. Per che cosa sarebbe fatto il letto se non per dormirci o al massimo per nascondercisi sotto quando arriva il mostro (o il marito, dipende)?
Il brutto è quando sotto è già occupato
Comunque, di questo Autopsy of Jane Doe però era meglio parlare in fretta perché è uno piccolo film che secondo me inizierà a fare proseliti tra un po' e c'è il rischio che verso giugno riesce pure ad arrivare in ItaGlia e mi piaceva arrivare un po' prima di altri. E mica posso arrivare sempre secondo eh.
Il film racconta di una ragazza nuda stesa su un lettino e di due uomini che ne esplorano ogni cavità, e scoprono che il corpo di questa ragazza non è un corpo normale, è proprio un corpo mozzafiato, letteralmente. Forse dovrei specificare che la ragazza sul lettino è morta e i due uomini sono i medici autop.. autopatolo... insomma queli che fanno le autopsie, che appunto stanno facendo:
The Autopsy of Jane Doe
Trama: Jane eye
C'è un film che cito sempre e che però negli ultimi sette anni non ho rivisto mai, si chiama Deadgirl, e parla di due ragazzi che trovano in una stanza chiusa nei sotterranei del college il cadavere di una ragazza (che non imputridisce, anzi profuma) e invece di denunciarlo alle autorità o portarlo a fare un'autopsia, iniziano a farci le cose più atroci, in una discesa all'inferno che piano piano nel rivela la natura più cattiva, sia maschile che umana. È questo film qui:
Quel film me lo ricordo bene, perché oltre ad essere stato uno dei primi horror di quelli che "non è mai arrivato in Italia, ma l'ho visto grazie a Internet" (che se ci pensate bene è una delle cose che ha migliorato la coscienza del pubblico 1000 a 1. Posso dire che internet ha reso lo spettatore libero? Lo dico.), me lo ricordo anche perché era un horror che rappresentava benissimo la Maledizione, la paura, l'orrore. Sono pochissimi i film così (per dirne uno degli ultimi It Follows).
Il regista di The Autopsy of Jane Doe può andare in giro vantandosi di aver fatto probabilmente il più bel film telecamerina che esiste (almeno uno dei migliori 3 con REC e Chronicle); quel film era Trollhunter, mockumentary fighissimo su cacciatori di troll (non quelli di internet, quelli veri):
Ora torna con un film che, nonostante i soldi americani e gli attori più famosi
(un bellissimo Brian Cox.. anche se in effetti quando non è bellissimo Brian Cox?) e un Emile Hirsch che non invecchia mai, ha sempre 23 anni quello), fa la figura di un film molto più piccolo di quello d'esordio.
Brian e Emile sono padre e figlio e sono medici forensi... fanno le autopsie... una tradizione di famiglia, tipo Six Feet Under (ma ricorda un po' anche quel film brutto con Liam Naason e la Ricci), e una notte buia e tempestosa gli arriva questa sconosciuta - appunto Jane Doe, che è la sorella morta di John Doe (sono i nomi che si danno ai cadaveri senza nome, ma che non l'avete visto Se7ev?) - e non sanno che quel cadavere nasconde molti segreti, troppi segreti, fatali segreti.
Man mano che il corpo viene sezionato, divelto, aperto, esplorato, a tutti gli effetti deflorato, con la calma serafica di fronte a un cadavere che solo due che fanno autopsie possono avere, succede il finimondo. Ben oltre le luci che si accendono e spengono a piacimento. Fuori scoppia la tempesta e loro non possono fuggire da quel luogo che si sta trasformando in una tomba pure per loro, dentro le cose prendono fuoco da sole, i cadaveri sembrano avere voglia di uscire dalle loro cellette frigo e le fidanzate ancora vive dei ragazzi decidono di presentarsi proprio nel momento più stronzo, proprio quando la mano del ragazzo sta in der posto del cadavere, vallo a spiegare che è il tuo lavoro.
Tutta la prima ora del film ti tiene proprio sulle corde, perché l'atmosfera asettica del laboratorio gioca un ruolo primario, la lezione di Hitchcock è riproposta alla perfezione: stanza chiusa, protagonisti chiusi con l'orrore che non riescono a capire, tre attori, di cui una immobile tutto il tempo, sì non hanno usato un pupazzo, hanno usato lei:
Che è una ragazza brutta signori, aiutame addì brutta. Ma è bravissima perché valla a fare te la morta, guarda che fare la morta è un ruolo difficilissimo, come vedremo alla fine di questo post.
Insomma il mistero si dipana a ogni strato di pelle sollevato. Intendo proprio che questa poraccia non è Belen, che al massimo nasconde un tatuaggetto in un posto dove "non batte il sole" e tutti i maschi su Instagram scrivono #escilo, no, lei i misteri più misteriosi ce l'ha incisi... ok, non vi rovino la sorpresa.
Purtroppo proprio sul finale il film ha una battuta d'arresto (che è come quella volta che uno ha detto "un uomo entra in un caffè. Splash" e si è fatto vent'anni senza processo), e proprio quando la maledizione doveva arrivare a compimento, quando le spiegazioni potevano essere lasciate alla fantasia dello spettatore - tanto si capiva quallo che era successo alla povera crista - quando insomma il film doveva dimostrare di essere un vero horror, succede qualcosa, qualcosa come un produttore che vede il girato e dice "Mannò! Mammica stiamo in Norvegia! Maffammelo più tipo i film di paura di adesso! Con i corridoi lunghi e le luci che si spengono una dopo l'altra no? COn il demone che si vede e deve essere nero e alto e pauroso tipo mostrone! Sennò la gente non se spaventa! Ennamounpo'!".
Peccato!
Forse è meglio tornare in Europa, c'è un film di bellezza cadaverica anche in Spagna che non sembra male:
O vedersi quell'assurdo video di videoarte che si chiamava The Act of Seeing with Ones Own Eyes, che è praticamente un'autopsia, ma è anche Arte.
Valla a capire l'arte.
Weekend con il corpo
Visto, abbiamo iniziato a parlare di cosa fare su un letto invece di dormire per non morire di noia, e siamo finiti a mostrare scene di necrofilia e cadaveri, eccellente come al solito, CB.
Vabbé vi faccio addormentare con questo divertente e ameno giochino di BuzzFeed: indovina il cadavere.
Buonamortenotte
Zio Broccolia
Il regista di The Autopsy of Jane Doe può andare in giro vantandosi di aver fatto probabilmente il più bel film telecamerina che esiste (almeno uno dei migliori 3 con REC e Chronicle); quel film era Trollhunter, mockumentary fighissimo su cacciatori di troll (non quelli di internet, quelli veri):
Ora torna con un film che, nonostante i soldi americani e gli attori più famosi
(un bellissimo Brian Cox.. anche se in effetti quando non è bellissimo Brian Cox?) e un Emile Hirsch che non invecchia mai, ha sempre 23 anni quello), fa la figura di un film molto più piccolo di quello d'esordio.
Brian e Emile sono padre e figlio e sono medici forensi... fanno le autopsie... una tradizione di famiglia, tipo Six Feet Under (ma ricorda un po' anche quel film brutto con Liam Naason e la Ricci), e una notte buia e tempestosa gli arriva questa sconosciuta - appunto Jane Doe, che è la sorella morta di John Doe (sono i nomi che si danno ai cadaveri senza nome, ma che non l'avete visto Se7ev?) - e non sanno che quel cadavere nasconde molti segreti, troppi segreti, fatali segreti.
Man mano che il corpo viene sezionato, divelto, aperto, esplorato, a tutti gli effetti deflorato, con la calma serafica di fronte a un cadavere che solo due che fanno autopsie possono avere, succede il finimondo. Ben oltre le luci che si accendono e spengono a piacimento. Fuori scoppia la tempesta e loro non possono fuggire da quel luogo che si sta trasformando in una tomba pure per loro, dentro le cose prendono fuoco da sole, i cadaveri sembrano avere voglia di uscire dalle loro cellette frigo e le fidanzate ancora vive dei ragazzi decidono di presentarsi proprio nel momento più stronzo, proprio quando la mano del ragazzo sta in der posto del cadavere, vallo a spiegare che è il tuo lavoro.
Tutta la prima ora del film ti tiene proprio sulle corde, perché l'atmosfera asettica del laboratorio gioca un ruolo primario, la lezione di Hitchcock è riproposta alla perfezione: stanza chiusa, protagonisti chiusi con l'orrore che non riescono a capire, tre attori, di cui una immobile tutto il tempo, sì non hanno usato un pupazzo, hanno usato lei:
Che è una ragazza brutta signori, aiutame addì brutta. Ma è bravissima perché valla a fare te la morta, guarda che fare la morta è un ruolo difficilissimo, come vedremo alla fine di questo post.
Insomma il mistero si dipana a ogni strato di pelle sollevato. Intendo proprio che questa poraccia non è Belen, che al massimo nasconde un tatuaggetto in un posto dove "non batte il sole" e tutti i maschi su Instagram scrivono #escilo, no, lei i misteri più misteriosi ce l'ha incisi... ok, non vi rovino la sorpresa.
Purtroppo proprio sul finale il film ha una battuta d'arresto (che è come quella volta che uno ha detto "un uomo entra in un caffè. Splash" e si è fatto vent'anni senza processo), e proprio quando la maledizione doveva arrivare a compimento, quando le spiegazioni potevano essere lasciate alla fantasia dello spettatore - tanto si capiva quallo che era successo alla povera crista - quando insomma il film doveva dimostrare di essere un vero horror, succede qualcosa, qualcosa come un produttore che vede il girato e dice "Mannò! Mammica stiamo in Norvegia! Maffammelo più tipo i film di paura di adesso! Con i corridoi lunghi e le luci che si spengono una dopo l'altra no? COn il demone che si vede e deve essere nero e alto e pauroso tipo mostrone! Sennò la gente non se spaventa! Ennamounpo'!".
Peccato!
Forse è meglio tornare in Europa, c'è un film di bellezza cadaverica anche in Spagna che non sembra male:
O vedersi quell'assurdo video di videoarte che si chiamava The Act of Seeing with Ones Own Eyes, che è praticamente un'autopsia, ma è anche Arte.
Valla a capire l'arte.
Weekend con il corpo
Visto, abbiamo iniziato a parlare di cosa fare su un letto invece di dormire per non morire di noia, e siamo finiti a mostrare scene di necrofilia e cadaveri, eccellente come al solito, CB.
Vabbé vi faccio addormentare con questo divertente e ameno giochino di BuzzFeed: indovina il cadavere.
Buona
Zio Broccolia
Nessun commento:
Posta un commento