martedì 1 agosto 2017

Casey disperati

Manchester by the Sea
Trama: Manchester Divided

Mettiamola così, Manchester by the Sea è un'incudine lanciata in faccia da uno con una forza sovraumana e una mira pazzesca. Vestito da marinaretto. Lui:
Entri che sei un bocciuolo di rosa in un campo di azalee appena annaffiato dalla rugiada mattutina, esci che sei una larva strisciante strafatta di xanax.
Prima di tutto Manchester non è quella Manchester, ma l'altra, quella in America (poi un giorno capiremo perché in ammariga ci sono Roma, Napoli, e appunto anche Manchester.), quella che già di suo si porta dietro una tristezza atipica, e della provincia ammarigana, e della città di mare che sono tra le più tristi del mondo conosciuto (mi perdonino tutti gli abitanti delle città di mare ma so che converranno con me. E se non converranno con me almeno converranno con la Bertè).
Insomma c'è Casey Affleck, che sbarca il lunario come può, a Boston, cercando nell'umiltà una vita defilata, del tipo, faccio il lavoro più umile del mondo perché voglio che il mondo mi passi accanto. 
Di solito lo fanno i mutanti quando cercano di non farsi notare (tipo Logan che fa il boscaiolo o Magneto che fa il fabbro... vabbé...)
A Casey, che già si capisce da subito che non se la passa tanto bene, interiormente, gli muore il fratello. A quel punto deve tornare a Manchester e prendersi cura del nipote. Ma lui a Manchester non ci voleva proprio tornare, lo si capisce dallo sguardo, è lo sguardo di quelli a cui gli è successo qualcosa che è meglio non sapere, e per lui è meglio non ricordare.
Quello sguardo che poi ti fa vincere un meritatissimo Oscar. 
Certo la carriera di Casey è abbastanza assurda, dall'essere "fratello di Ben" è passato a diventare "il fratello bravo di quell'altro che non si capisce se vuole farlo o non vuole farlo 'sto Batman". E dire che quasi te lo scordi in Will Hunting e in Ocean's Eleven. Non te lo scordi però in Gone Baby Gone e nel Bastardo Jesse Jones (per cui aveva già ricevuto una candidatura, comunque, il fatto è che ormai nessuno si ricorda più le candidature.. troppi anni... troppi oscar.. basta aboliteli...)
Poi ha fatto anche il regista di quel film pazzo con Joaquin Phoenix. A me piace Casey. Mi piace un caseyno.
Certo c'è tutta la questione "sexual arousement" e Brie Larson, supermadrina stupenda della causa, che ha dovuto per due volte consegnare i premi a Casey Affleck che invece ha le denunce per molestie sessuali, brutta storia in cui infatti mi guardo bene dall'entrare. Le facce di Brie parlano da sole
Attenendomi a quello che ho visto nel film, che è poi la cosa che l'Oscar premia,  se l'è strastrastrameritato. Ok, aveva contro Denzel rompipalle e anche un po' rosicone:
Ryan di La La Land (niente a che vedere con la mestizia di Casey), Andrew il Pelè della guerra attrezzo maledetto che va benissimo così e Viggo che se non ha vinto per La promessa dell'assassino era inutile vincesse per Cap Fantastic.
Quindi Oscar che non ti aspetti perché in fondo nessuno lo conosce Casey Affleck - parlo della ggente normale, non di voi e di me che lo seguiamo da anni, come anche gli avvocati e le femministe - e, ribadisco, impossibile pensare che lo vincesse qualcun altro.
La sua interpretazione sommessa e triste fino alla disperazione (ma non quella disperazione urlata che piace tanto a Hollywood) è strappacore, di quelle che sembrano vere, di quelle che chissà quali fantasmi reali s'è tirato fuori per far uscire fuori quegli sguardi, oppure nessuno ed è solo bravissimo. Lo dico da tanti anni, alla fine c'è una certa facilità a fare il matto/malato/storpio, entri nel personaggio e via (senza nulla togliere per carità) ma a fare la persona normale che gli succedono cose normali a cui reagisce in maniera normale, avoglia a farlo bene.
Andate a vedere MbtS (a questo punto a qualche arena come ho fatto io), però preparatevi, perché l'incudine di cui parlavo prima arriva tutta insieme e davvero con una mira balistica da cecchino che puntat proprio dritto alla faccia, allo stomaco, al petto. Non dà scampo.
Il film potrà sembravi verboso, statico, quasi noioso, ma vi entra dentro come una Lancia di Longino e vi trafigge.
Per dirla con le parole di Jimmy:
La TristeZZa con le ZZ maiuscole che trasuda da MbtS è palpabile, proprio perché non è esagerata nelle esternazioni. Ci sono pianti, ci sono confronti, c'è violenza e c'è dolcezza, ma nessuna di queste emozioni si scatena davvero, perché difficilmente lo fa nella vita vera. Non è un film la vita vera, anche se lo vorremmo. Disperatamente lo vorremmo. Ecco magari non proprio MbtS ma lo vorremmo. Che insomma:
Io vorrei più un incrocio tra Amelie Poulain e Mad Max Fury Road.
Nipote di Casey BRAVISSIMO pure lui (se lo meritava più dei cinque minuti di quello di Moonlight)
mentre Michelle Williams non so, non riesce mai a piacermi del tutto. 
Comunque Michelle Williams (4) e Amy Adams (5) nuove Leonarde Di Caprio degli Oscar eh.
Certo in effetti non so quanto convenga vedere MbtS adesso, all'alba dell'estate, che siamo già di nostro delle meduse spiaggiate in preda alla marea e ai ragazzini coi secchielli, ma se proprio siete in vena di pensantezza, lasciatevi avvolgere da quella di questo triste, intenso, implacabile (implacabile perché quello che succede a metà film è atroce, ma proprio atroce veramente) film.

1 commento:

  1. Hai proprio ragione sia sul film (ti fa vivere una tristezza vera) che su Affleck. Un po' meno su Michelle Williams che ho trovato maestosa. E Kyle Chandler ce lo vogliamo dimenticare? Eh no, dai!

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