giovedì 7 luglio 2016

Sense of tumor

Altruisti si diventa (The fundamentals of Caring)
Trama: Re Altrù

Siamo nel pieno della tumore-mania. 
Si potrebbe fare una pubblicità: HEY AMICI! È SCOPPIATA LA TUMORE MANIA! Corri al cinema... sulla tua carrozzella elettrica.
Ok, non è proprio un tumore quello che ha il protagonista del film, più quella cosa che ha anche Stephen Hawkins, distrofia muscolare, sedia a rotelle elettrica compresa.
Pesante, anzi di più. E anche altre sfumature del film sono pesantissime.
Paul Rudd ha perso un figlio, non riesce a divorziare dalla moglie, è depresso,  si sente inutile e invisibile

Per occupare la testa fa un corso di "caregiving", in pratica imparare ad aiutare persone con handicapp. 
Va a lavorare dal protagonista di Submarine (attore che dopo aver perso dai radar per un po' ritroviamo in grande forma, nonostante muova solo faccia e mani), un ragazzo inglese che ora vive in America con la madre, senza padre

e che si presenta proprio come un novello Harold. COME HAROLD CHI? HAROLD LUI:

Quindi il carattere del ragazzo è chiaro da subito: humour britannico e nerissimo (e molto divertente) per dimenticare la tragedia, proiettando nell'imbarazzo altrui il proprio dolore, l'apatia di non uscire mai di casa e sognare di andare in giro per i posti più strani dell'america (il buco più profondo del mondo, il bue impagliato più grosso e via di guinness assurdi)
Dall'altra parte si ritrova la calma serafica di Rudd, perfetto nel ruolo e nel dare tutto lo spazio necessario anche al compagno di set (tanto, dopo aver rubato la scena a una dozzina di supereroi Marvel in una volta sola, va benissimo così...), che reagisce ai continui scherzi atroci del ragazzo (il suo preferito è fingere di soffocare) con altrettanto umorismo tutto "apatowiano", quello da cazzoni che diventano amici a furia di prese in giro e cazzate

A quel punto la cosa più "caregivingosa" che Paul può fare è affittare un pulmino e portare il ragazzo a vedere tutti quei posti ridicolmente meravigliosi.

Si dà inizio al road trip, con i due che diventano padre e figlio (un po' semplicistica la cosa), e via anche di metaforone: Il buco nella terra è il buco che i protagonisti hanno dentro! Ma quante ne so. E c'è anche il tempo dell'amore

con Selena Gomez

l'unica ragazza con la faccia a forma di polpetta ma un corpo che dimostra i fondamentali della carineria:
Il film prende a pieni mani nello stesso cestone di "ridere ma anche tragedia" in cui aveva preso i suoi elementi qualche settimana fa Me and Earl and the dying girl, quella comicità che manta la tragedia di risate a denti stretti. Lo fa in maniera senz'altro meno originale e fantasiosa, e con una regia ultrapiatta e una sceneggiatura che va sul più che sicuro, ma visto che il film è breve e non lascia tempo di annoiarsi e che ci stanno due attori che ci piacciono, alla fine vale la pena vederlo, sta su Netflix.
Comunque la cosa che mi piace di più quando vedo un film con Paul Rudd è pensare alla crescita che questo attore ha avuto dentro di me. C'era un tempo in cui lo sfottevo un po', a volte lo confondevo pure, e poi, pian piano, ho iniziato a capire la sua bravura, fatta proprio di assenza di sensazionalismo, una comicità naturale, dolce, fa ridere perché non si sforza di far ridere. Da adorare. E nelle vesti di un padre putativo cazzone ma umano è assolutamente perfetto.
Certo chi ha inventato il bikini sì che era altruista.

Nessun commento:

Posta un commento