martedì 30 luglio 2013

Purge sangue

The purge
Trama: La notte di Carneficinale

L'assunto del film è così interessante che difficilmente si riesce a credere che sia originale; è un remake di un qualche film europeo? Orientale? Deve per forza esserlo, oppure mi aspetto da un momento all'altro qualcuno che mi dica "ma certo, come quel vecchio racconto di fantascienza distopica del 1956".
Questo è l'assunto: in un futuro non troppo lontano il governo degli Stati Unti d'America ha istituita "lo sfogo", una notte in cui ogni crimine è permesso, nessun reato sarà punito. Stupri, violenze, saccheggi, omicidi bono tutto. Ovviamente non puoi far scoppiare una bomba nucleare, la notte serve come sfogo personale per poi placarsi il resto dell'anno.
Protagonisti della storia Ethan Hawke e la sua famigliola simpsoniana (moglie, una Lannister in versione buona, e due figli, e arisdinghe per il buon Ethan papà d'america nei thriller/horror di ultima fattura) che vende sistemi di sicurezza, diciamo il commercio più remunerativo dall'istituzione del Purge, ed è riccone, ovviamente protetto dai suoi stessi sistemi di sicurezza.
Inizia la notte (dalle 7 alle 7, roba che l'annoveri tra le notti più assurde che puoi vivere, tipo quella volta che decisi di vedere solo film per 24 ore) e la famigliola se ne sta a casa a vedere la purga in tv
ovviamente succede il patatrac e per diversi motivi si ritrovano da una parte degli "strangers" che se ne vanno in giro con le solite mascherine inquietanti, mascherine che come ci ha ricordato anche The Cabin in the woods sono ormai un mostro horror al pari di vampiri, licantropi e zombi
(e lo sono davvero inquietanti) 
con le ragazze che sembrano un mix tra le gemelle Grady cresciute e le Manson Girls
e quando si levano le maschere sono ancora più inquietanti - perfetto letteralmente il cattivello mellifluo e sadico di turno:
che gli fanno il solito "funny games" di entrargli dentro casa e ucciderli.
Il film tiene, l'idea iniziale ti fa venire un po' la sudarella (dici che quello era il caldo?) e ti viene voglia di vedere di più dell'esterno rispetto a quello ceh succede in casa, infatti l'inciampo del film sta nel trasformarlo nel solito "kidnapping" di pazzi dentro casa contro famigliola costretta a diventare assassina, quindi rimandi a Funny Games, a The Strangers, dove Secuestrados è mille volte meglio e Trespass è un milione di volte peggio.
Ecco, mi auguro (strano a dirsi) un seguito (il plot dà il la per un'infinità di seguiti, anche con protagonisti diversi) dove si dia più aria alla questione "sfogo" e meno alla questione "me nascondo zitto zitto nell'armadio e poi a un certo punto...
BU!
Comunque la paura non è cosa facile. Tipo che ok, The Purge non fa paura ma inquietudine (soprattutto la prima mezz'ora) ed è già qualcosa, allo stronzo che mi ha fatto uno scherzo telefonico stanotte dicendo di essere , mentre per la paura rivolgersi altrove. Tipo queste due righe che stanno girando su Twitter, cavolo se riescono a mettere paura:

2 commenti:

  1. A me la storia dello "sfogo" ha ricordato l'idea presente in Zebraman 2: Attack on Zebra City, tolto questo particolare sarei curioso di vederlo. Grazie per la recensione. Buona giornata.

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