lunedì 8 luglio 2013

42

Guida Galattica per autostoppisti
Trama: E grazie per tutto il pesce

Questo è un Chicken strano. Perché la verità è che GGpA non funziona. 
Non funziona in tante cose, troppe per definirlo "un bel film". Anzi la verità è che spesso e volentieri si rischia addirittura lo sbadiglio, e non c'è cosa peggiore. Soprattuto per un film la cui intenzione è quella di mettere in campo una comicità demenzial-grottesca che dovrebbe essere veloce e scoppiettante, vicino, molto, alla risata "british style" dei Monty Python (quella delle cose assurde e dei tempi comini inarrivabili).
Sarà che i personaggi non evolvono, che Martin il robot depresso fa ridere la prima volta che dice una delle sue, ma già alla seconda lo dai per scontato, sarà che se ci pensi bene ti accorgi che il 70% del film è girato in un set, neanche troppo movimentato e sarà anche che le cose che funzionano solo solo quelle senza gli attori in campo (su questo ci torniamo). Sarà una regia troppo piatta, ad opera del due Hammer & Tongs. Credo sia la solita questione dei registi che vengono da video musicali. Tre quattro minuti li reggono alla grande:

90 manco per niente.
E infatti le scenette "video" senza attori - lo si vede bene che i due sanno giocare con gli effetti speciali e con i pupazzi, ma non prediligono la recitazione - sono spettacolari, vedi il viaggio tra i pianeti.
Ecco è un concorso di colpa: da una parte una regia spenta e scialba, troppo concentrata in alcune scene e totalmente assente in altre, dall'altra attori un po' svogliati - nonostante ci sia quel mito vivente che risponde al nome di Sam Rockwell, Non basta neanche la presenza di attori a cui vuoi bene, su tutti lo sbruffone per eccellenza, che come sta lui biondo a fare lo scemo nessuno:

Neanche Zapp Brannigan. E nonostante ci sia Martin Freeman che come medioman è perfetto, e nonostante ci sia anche Billy Nighy architetto di pianeti. Certo c'è anche la strabuzzata Zooey che due pizze in faccia te le tira proprio...

C'è poi da dire che il libro è uno di quei testi che è inutile tentare di far diventare film. Eppure secondo me con la serie originale è molto probabile che ci siano riusciti meglio (o mi faccio fregare dalla patina vintage?)
Poi però il film si becca lo stesso un Chicken. Perché ci sono delle cose che, altrettanto innegabilmente, funzionano. Funzionano da matti. Funzionano che sono proprio belle! folli! e divertenti! E parlo di queste cose qui


e, in assoluto la microscenetta più riuscita di tutte - balena:

che in inglese fa più o meno così:

incredibilmente meno divertente dell'italiano...
Quindi il Chicken è dedicato a Sam Rockwell e alle scenette, altrimenti era un Broccolo, perché la visione arranca troppo, proprio che fai fatica ad arrivare alla fine. 
Anche se la fine è 42.

6 commenti:

  1. Un film che mi è piaciuto ma non troppo, si dice che sia meglio il libro.

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  2. Io lo amo a prescindere.
    Provai a farmi la no-stop della serie inglese originale, in totale 4 o 6 ore, non ricordo, ma dopo un paio crollai. Umorismo british con me vince SEMPRE ma c'erano momenti noiosi e poi era DAVVERO girata con quattro lire.

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  3. C'era una serie tv????
    Anche a me il film è piaciuto tanto, certo, si poteva far meglio (e si poteva afre, sissi...) nonostante ci sian dei momenti sulla china dell'albicocco... Eppoi le sezioni dalla guida son grandissime!!

    ISA

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  4. Lo vidi e quasi piansi perché VOLEVO DI PIU' CRIBBIO.
    Non avevo idea di cosa aspettarmi, certo, ma poi mi resi conto subito che avrei visto roba alla Terry Gilliam & co. e quando poi ho scoperto che c'erano solo pesci canterini è stata una delusione.
    Quoto per Rockwell che non delude mai, su di lui almeno ci si può contare, non è come i film che ti promettono promettono e poi non fanno niente.

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