mercoledì 10 luglio 2013

Asta la vista

La migliore offerta
Trama: Vabbé ma alla fine è un film de' truffa

Ci sta questo fatto che Tornatore è percepito come un grande regista, un Autore, addirittura forse il miglior degli itaGliani. Di certo quello con la maggior caratura internazionale, tanto che alza il telefono e gli attori con gli oscar rispondono. Alle volte per sbaglio agguantano la statuetta al posto della cornetta, ma poi richiami e alla seconda "Pronto, Giuseppino! Ma certo che lo faccio il film con te! Bella Italia!".
Non dico che i suoi film siano così brutti, per carità, la forma è piuttosto impeccabile (come anche la forma della Bellucci) e alla fine riesce, nonostante la patina autoriale e al "mi do un tono", a fare addirittura film di genere (se La sconosciuta non era uno psico-thriller dei più degni, non so io), però oh, guarda che alla fine La migliore offerta non è altro che un "film di truffa" punto e basta eh, non te crede.
Ci sta Geoffrey Rush che fa l'astista arido, anafettivo, arcigno e tutte queste con la a, cioè fa le aste, quelle d'arte che uno sta lì da una parte col martelletto e i ricconi dall'altra parte fanno tutte delle mossette per comprarsi i ninnoli, roba che se hai un tic non ci puoi andare sennò te dilapidi il patrimonio e te porti a casa un sacco de zozzeria che manco c'entra poi devi uscire tu ma tu guarda che casino metti un po' a posto 'sta stanza, e viene chiamato da una tipa stramba per valutare la collezione d'arte dei genitori per metterla all'asta. 
La tipa soffre di agorafobia che è la paura di vedere un film noioso, ah non è la paura degli spazi aperti, quindi se ne sta tutto il tempo dentro una stanza segreta e parla dallo spioncino. Vuole il caso che sia una strafiga guarda tu.
Lui inizia a trovare degli strani marchingegni (proprio per caso eh) e li dà a Jim Strugges che ci costruisce un robottino (c'è la moda automi, che ci vuoi fare). 
E man mano che si va avanti il mistero di infittisce e alla fine... alla fine... e alla fine non la posso dire perché sai che c'è, che La migliore offerta è solo un fottutissimo film di truffa, di quelli che tu vedi per due ore una cosa e poi nell'ultimo minuto ci sta il ribaltone che ti fa dire MAVAAA! MA ALLORA LUI!!! NAAA!!! E ALLORA QUELLO QUANDO DICEVA UNA COSA INTENDEVA N'ANTRA!!! NAAAA!!! E quindi ve lo rovinerei... Autoriale quanto vuoi ma, oh, è lo stesso effetto di un film con Nicolas Cage, mica ti crederai tanto meglio.
E da qui in poi SPOILER come piovessero!
E infatti il problema più grave è il prendersi sul serio: se nel finale lui avesse appeso il quadro di Donald il Bianco 
e si fosse fatto 'na grassa (e magari un po' isterica) risata caracollando sulla poltrona, allora sì, sarebbe stato un degno finale, più aperto, più pulito e appunto molto meno finto-autoriale. E invece no, invece Geoffrey depresso a passare il resto della vita ad aspettare qualcuno che non arriverà mai perso nei suoi ingranaggi mentali. Passando un colpo di spugna sul punto focale del film, cioè che lui, artistico Scrooge e in fondo in fondo anche criminale, si era innamorato, e lei, nonostante la finzione (era un falso), gli aveva fatto partire gli ingranaggi interiori, quindi comunque a quel punto 'sti cazzi dei quadri, peraltro "rubati", a quel punto la cosa importante era che si era staccato dai quadri bidimensionali e aveva provato emozioni vere. Dico bene?
E comunque se a settanta e rotti anni ti capita nel letto una così
adavede come vale più di tutti i quadri.
Insomma il film (troppo lungo comunque, ci sono almeno tre scene ripetute inutilmente) è un meccanismo oliato da altri (i mille film di truffa con sorpresone finale) nascosto sotto una patina di autorialità. Se la levi ti rimane solo il NAAAA ANVEDI CHE FURBONIII!!! finale.
Io avrei virato su un horror e approfondito la questione automa, pensa infatti se dietro la porta ci stava l'automa femmina che si faceva ricostruire l'automa maschio e insieme scappavano per vivere la loro felice vita da automi.. guarda che anche gli automi hanno un cuore, come dimostrano questi begli articoli qui e qui.
E comunque domani esce Pacific Rim.

3 commenti:

  1. Non male e molto meglio dei film italiani che girano ora.

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  2. Veramente troppo lungo se a metà hai già capito che è un film di truffa e chi sono i furboni.
    Ho sperato si virasse sull'automa femmina anch'io.
    E poi, Jim Sturgess... no, dico: ha lo stesso fascino di un calzino col buco sull'alluce.

    L.urker A.nonymous

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  3. Ahahah Donald il bianco, si!
    MA a parte la questione automa che, dico, o elimini l'idea o la porti a termine (sarà... come si chiama, un McGuffin?) a me il film è piaciuto tantissimo.

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