giovedì 22 settembre 2016

NOTTE BROCCOL ANTEPRIMA • Blair Witch

E insomma tutti svegli eh? Svegli per comprare i poster del CHICKNEBROCCOLISCOPE? Questo? O questo? O questo? E ve ne aspettano altri 11! Liberate quei muri! Costruitene altri!
Insomma se proprio non servono valemelarooptonina o botte in testa, allora vi facciamo compagnia io e la strega bacheca di Blair con la nuova puntata notturna di Notte Broccol (che tradotto vuol dire recensioni notturne scritte ovviamente durante il giorno perché io mi addormento alle 21, se voglio fare la notte brava 21 e un quarto).
Infatti solo perché era alle 18, sono andato all'anteprima di
Blair Witch
Trama: Toni Blair

Riassunto delle witch precedenti. Quando è uscito il primo Blair Witch Project nessuno si aspettava nulla. 
Noi non ci aspettavamo l’invenzione (ok, non proprio l’invenzione, ma di certo il primo utilizzo per un horror) di Telecamerina, quella tecnica che consiste di prendere una telecamera possibilmente mezza scrausa, farci un film e poi specciarlo tutto come se fosse il contenuto di un VHS ritrovato sotto una cacca di cane (il termine esatto è found footage)
e, soprattutto, spendere 1 per (inaspettatamente o meno) guadagnare 1000.
Non se l’aspettavano loro, quei due matti che - dice la leggenda cinematografica che va oltre alla leggenda raccontata nel film - hanno preso tre amici, li hanno fatti andare in un bosco con uno straccio di sceneggiatura, le telecamere e, senza dirgli cosa avrebbero dovuto fronteggiare per alcune notti, gli hanno fatto prendere dei coccoloni mettendogli gli stecchetti appesi agli alberi e facendo BU fuori dalla tenda. Sai, è come quando ti dicono che in certi film hanno fatto sesso vero. Ecco, si dice che nel primo Blair Witch la metà degli spaventi erano veri veramente.
I tre sono spariti dalle scene. Forse stanno ancora in analisi dalla paura 

Non se l’aspettavano i produttori di fare fantamiglioni con un film girato in una settimana e costato meno di un metro quadrato di polistirolo da Vertecchi.
Però, non si sa perché, Blair Witch non diede vita a quello che ora noi conosciamo come moda trita e ritrita di Telecamerina. 
Ci volle invece Paranormal Activity a far scoppiare la moda e a far diventare praticamente la metà degli horror prodotti nell’ultimo decennio Telecamerina. E non solo horror, abbiamo avuto fantascienza e supereroi, persino un cartone animato abbiamo avuto.
Certo, non è tutta merda quella uscita in Telecamerina (al volo mi vengono in mente REC, Trollhunter, Chronicle, V/H/S), ma sicuramente c’è più roba brutta che bella (come il cinema tutto, peraltro, l’equazione è sempre la stessa sia particolare che generale). Il problema di Telecamerina è che quando è brutta, è brutta per davvero. 
È pure vero che se spendi così poco e guadagni così tanto, è logico il proliferare di questa tecnica. 
Sta di fatto che torna al cinema Blair Witch. In questo periodo in cui se non sei un remake, uno spinoff, un reboot, allora non sei nessuno, è logico che un mito del passato anche se telecamerinoso si riaffacci sul mercato.
Che poi i furbi del marketing hanno anche tentato di creare l’effetto sorpresa non dicendo fino alla fine che era il seguito di Blair Witch chiamandolo The Woods fino alla prima anteprima pubblica. 
E stanno anche cercando disperatamente di lasciare nell’oblio quello SCHIFO del vero Blair Witch 2, non scordiamocelo!

Un film che io vidi al cinema, e ancora ricordo per la bruttezza. E non era manco Telecamerina. 
La storia di questo numero TRE è proprio quella che vi aspettate: colui che all’epoca era il fratellino piccolo di Paola Cortellesi

no, scusate, della protagonista quella col mocciolo facile

ora è cresciuto e va a cercare la sorella nello stesso bosco con un gruppo di amici. Ottima idea.
Al posto di una telecamerina scrausa il gruppo si equipaggia con supertelecamerine digitali attaccate alle orecchie, droni per riprese aeree, GPS, walkie talkie, ma dimentica a casa l'intelligenza.
Risultato? Ma che volete che gliene freghi alla strega di Blair dei prodigi tecnologici, quella se ne frega e inizia a farli fuori tutti.
C’è un problema ENORME in questo seguito, e non il film in sé, è piuttosto la “legacy” che si porta dietro e i centinaia di epigoni che l'originale (e Paranormal Activity) hanno creato, che hanno annacquato e diluito questo brodo horror a Telecamerina facendolo diventare ripetitivo come se avessero spinto il pulsante II PAUSE.
Blair Witch è vittima di sé stesso, si potrebbe dire. Quasi che avrebbero fatto meglio a lasciare il titolo The Woods e via, un altro Telecamerina qualunque ma almeno non schiacciato dal ricordo del primo, che era così
ed è stato "rinnovato" così:
Che poi l'originale è stato anche il primo film ad aver utilizzato internet bene. Ah, che bello un tempo che era internet, non c’erano i social e i cineblog di cinema, era il tempo in cui una coppia di matti si metteva a girare delle finte interviste a gente che parlava della leggenda della strega di Blair, si prendeva la briga di fare dei finti avvisi di gente scomparsa e attaccarli in giro
e caricava tutto su un sito a cui la gente ha abboccato come pesci lessi. Insomma un progetto che allargava il concetto di found footage grazie a un battage promozionale che in confronto le robe virali che fa oggi JJ Abrams sono meno potenti di un volantino di un supermercato.
Incredibilmente il film che finalmente distruggerà la moda Telecamerina porta lo stesso nome di quello che diede inizio a tutto. C'è quasi un disegno affascinante se la vedi così.

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