lunedì 27 gennaio 2014

Capitali coraggiosi [cit.]

The Wolf of Wall Street
Trama: Quei Broker Ragazzi

Neanche è finito gennaio è abbiamo il film dell'anno. Libiamo

nei lieti calici
È The Wolf of Wall Street. 
Un cazzo di Capolavoro. E non ho aggiunto la parola "cazzo" come mero rafforzativo macho, l'ho aggiunta per quella cosa dei record che poi andremo a infografizzare.
Ora balliamo la DiCaprio Dance
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Si balla così:

Quelle di The Wolf of Wall Street (che da ora chiamerò The WoWS, come tutti i "wow" che dici e pensi durante la visione) sono tre ore di Puro Cinema.
Mi fermo qui? No dai. Parliamone un po', che vale la pena.
Mettiamola così, erano 24 anni che non si vedeva uno Scorsese così, da Quei bravi ragazzi per l'esatezza. E Casino non conta, che quello era Scorsese che copia Scorsese, questo è Scorsese che è Scorsese. Ci sono così tante sequenze spettacolari (esagerate, esagitate, estremizzate, esemplari) messe una dietro l'altra che non lasciano tregua, non fanno prigionieri, ed esci dalla sala crivellato di Cinema.
Una scena drogata che non ha nulla da invidiare a Paura e Delirio a Las Vegas, una scena di violenza (psicologica o fisica) che è meglio (o peggio) del miglior (o peggiore) torture porn, scene di feste (ma dentro gli uffici) che il Grande Gatsby gli fa una pi... un baffo. E poi la scena dell'aereo, la scena della nave, la scena dell'interrogatorio, la scena dell'epifania "Steve Madden", insomma, tutto il santo film, non basta un elenco.
The WoWS è un film che vuoi rivedere subito, è come la droga più pura che ti fa prendere bene tutto il resto. The WoWs è tutto quello che - per fare un esempio recente multioscarizzato - non riesce ad essere American Hustle. Prima di tutto è una commedia, di quelle che ridi di gusto, ma col sapore amaro in bocca di ferro e di medicinale scaduto. Ricostruzione storica perfetta, personaggi il cui spessore ti pesa addosso come un'incudine gentilmente poggiata sul tuo stomaco dalla maschera del cinema, una storia che non finisce mai di raccontarsi, attori allo stato della purezza, colonna sonora da urlo (o ululato). Tutto.
Ma andiamo per ordine e partiamo da Leo.

Ve lo dico io che ci ho capito tutto della vita: quello che fa DiCaprio in questo film è fuori dal normale. Leo è finalmente e definitivamente uscito dal quel manto di "ora vi dimostro che non sono solo bello" che tanto lo corrucciava in tutti i suoi film precedenti. Non c'è "sforzo" nel suo essere grandioso, nella sua interpretazione perfetta, c'è invece una naturale e incredibile possenza attoriale. Fa, dice e pensa cose che non aveva mai fatto, detto e pensato prima, anche quando era stato cattivo o ambiguo (vedi Django o Shutter Island). Ed è finalmente "strumento" in mano al più ispirato dei Martin Scorsesi (diciamo che è la prima volta che il sodalizio Scorsese/Di Caprio non ti fa penasre "vabbè, ma voj mette' er sodalizio Scorsese/De Niro?").
Uno Scorsese che non era così CINEMA da quel film, quello dai, quello di 24 anni fa già citato. Inutile pensare a The Departed o peggio ancora a Hugo Cabaret, Scorsese è tornato ad essere il più grande di tutti, costruendo, imponendo e conducendo. Non c'è una singola scena che pare inutile - anche le più forzate - e la quantità delle sequenze che rimaranno nell'immaginario collettivo è pari a intere filmografie altrui. 
Quando pensavi di aver visto tutto, quando credevi che il Cinema, quello Gigante, fosse morto e sepolto, ecco che arriva quel film che ti inchioda, ti dà alla modica cifra di una manciata di euro, Emozioni, qualcosa che non provavi da tempo (tutta quest'ultima frase leggetela come quando Quentin parla di Like a Virgin: «Una roba che non sentivi da un secolo. Emozione. Emozione. Ti piace. Non dovrebbe, perché la strada è bella che asfaltata.»)

The WoWS è l'ennesimo biopic (di quelli con personaggi sconosciuti fatti da attori conosciuti, personaggi che poi godono di quella celebrità passeggera dovuta al film), e ancora una volta racconta una vita che non ci puoi credere che è vera, ma è vera; ma, al contrario di suoi recenti più cugini (Pain & Gain, The Bling Ring, Cap Phillips) sfrutta il fascino intrinseco del nome dei suoi attori (Leonardo. Di Caprio. Serve altro?) e il manto di "fairy dust" che si porta dietro Hollywood nel modo giusto: li imbruttisce. Di Caprio, l'ho già detto, non è mai stato un così brutto personaggio, brutto dentro si intende. C'è di che rovinare una carriera a fare un personaggio così, se lo fai in un film sbagliato. 
Perché ovvio, i protagonisti veri della vicenda nella vita vera non sono Leo o quella FICA (chiamiamo le cose come stanno) di Margot Robbie, anzi sono dei trucidi coatti. Agevoliamo filmato di repertorio

E la bella coppia del film, se la incontravi dal vivo, non faceva questo effetto
ma piuttosto questo
Eppure. Tutto è giusto così. Diventa Cinema, grande, grosso, gigante Cinema, e ben venga il manto di splendore che ricopre la realtà.
Ed è giusto continuare parlare degli attori, che sono una fetta consistente della riuscita del film. Oltre a Leo - se non vince l'oscar vi giuro faccio un macello, a costo di vedere sconfitto Mettiu scheletrico, che lo sapete come la penso, se perdi 40 chili, con tutto il rispetto per il tour de force fisico che impone la famosa dieta Bale, hai fatto comunque metà del lavoro, o perlomeno 2/3). Di Caprio è FAVOLOSO. Quelle interpretazioni che sono oltre le stronzate di mettersi il cerone in faccia o di fare i matti col botto o gli storpi, sono quelle interpretazioni che lo valgono davvero l'oscar, di quelli Giusti, di quelli veramente meritati, e non ce sono poi tanti se vai a fare il conto. Poi dai, è pure bello e ti fa copertina, stai a posto.
Te lo immagini Di Caprio che finalmente DEVE smettere di fare la faccia corrucciata? Non ci si crede. Al Golden Globe non ci è riuscito e ha fatto lo sguardo da meme

Come reagirebbero Leo e Mettiu? Queste le reazioni ai GG:

Certo poi pensa che smacco per tutti i cretori di gif simpatia
in giro per internet
E invece pensa se lo vince Jonah. Ma ci pensi? Jonah il ciccione, Jonah l'idiota del Frat Pack, Jonah lui se non fosse chiaro:

Jonah Hill che poi ad un certo punto (ciccione o non ciccione) diventa un attore da candidare all'Oscar, due volte. E finisce che magari lo vince davvero, a discapito di chi lo meriterebbe in effetti, il Pirata Cattivo di Capitan Phillips per me) ma che anche se lo vince, lo ammetto, sarei felice. Basta che non vince Bradley Cooper che veramente vado a Hollywood a nuoto passando per Russia, Cina e Giappone e lo meno con le mani mia.
fish (581) Animated Gif on Giphy
Jonah Hill in un'interpretazione pazzeschissima, fastidiosa ed esagitata, ma empatica e divertente quanto l'avvocato di Sean Penn in Carlitos' Way. Stupendo.
lo sai che cosa bella traspare mentre vedi il film? La stessa che "sentivi" in Quei Bravi Ragazzi, vedi che tra gli attori, e sul set in generale, si è creata quell'alchimia che fa venire le cose naturali, recitano certo, ma non sembra proprio. E non sto tirando fuori cagate tipo il Dogma o il Mumble e le cazzate pseudo-indie in bianco e nero e vaffanculo (parlo così vabbene?!), sto dicendo che finalmente vedi un FILM. Un dannato cazzo di EFFE I ELLE EMME! FILM.
Evviva l'amicizia tra gli attori sul set, batti cinque:


L'esaltazione. Questa è la parolina magica del film. Film che post-visione, da quei bravi vecchioni quale sono, alcuni dicono che sarebbe giusto vietare ai minor(at)i, perché apologia della vita facile raggiunta sulla pelle degli altri poveri fessi che si fanno infinocchiare da uno sconosciuto che li chiama al telefono e solo parlando li convince a comprare 10.000 dollari di un'azione che non vale una chingomma; ma diciamoci la verità, quando vedi ville, fiche, macchine, barche, elicotteri, soldi, droghe, nani volanti e potere tutti insieme e tutte così patinati e tirati su divertendosi come i pazzi un po' te lo chiedi se in fondo in fondo non hanno ragione loro, i lupi, la gente che frega e se ne frega. E lo sai che c'è, in effetti, se proprio lo devo dire, dai non fatemelo dire, ok se insistete: MA MAGARI! MACHISSENEFREGA! Ma. Magari. Sai che ti dico. Vivere dieci anni così e poi il resto miseramente? MA MAGARI! Visto che tanto ora, almeno dalle mie parti, siamo al SEMPRE miseramente. Dice che questo film dà il cattivo esempio? Ma allora il ciarpame buonista che ci sorbiamo il resto del tempo? Meglio un cattivo esempio realizzato alla perfezione, che un buon esempio noioso.
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Si è capito che ho amato alla follia The Wolf of Wall Street e che ad oggi è LEGGE per voi andarlo a vedere? Neanche a dirlo: Lingua. Originale. No davvero dai, non fate quelli che «E ma tre ore. Non leggo i sottotitoli. La benemerita scuola dei doppiatori italiani, dai alla fine sono bravissimi, che non te lo ricordi Ferruccio Amendola?» Lingua originale e basta, anche perché quando io per il resto degli 11 mesi che mancano agli Awards vi dirò che un film è "fugazi" voi rischiate di non capire. Se io chiamerò Chicken, Broccoli & Fugazi il sito, voi non capirete. 
Vi volete davvero perdere i grandiosi, maestosi, indimenticabili cinque minuti di quel GRANDE ATTORE che è Matthew MacConaughey? Io lo avrei candidato per questo più che per Dallas. Non sarebbe stata la prima volta di una candidatura per un quasi-cameo (Judi Dench regina. William Hurt cattivo. Anne Hathaway canterina.) e ti dico, se lo sarebbe meritato. Perché la sua metamorfosi da muflone muscoloso ad Attore da Oscar è ormai completa, anche in TV (parliamo di True Detective tra qualche giorno).
Sai invece ora che facciamo anche? Ci leggiamo tuuùùtta un'intervista di Mettiu che ci racconta tante cose simpatia tra cui quella che il "mm. mm." e il "fugazi" è tutta opera sua (mo non t'allarga' a Matto...).
You've worked with a lot of great talents recently, from Steven Soderbergh on Magic Mike to Martin Scorsese on The Wolf of Wall Street. Do you ever get nervous? 
Working with [Martin] Scorsese and Leo [DiCaprio] is pretty intimidating – they've worked together before and have that relationship. I studied Martin's work in film school, but when I first went to meet him, I admit – I had some nerves. But working with Marty was quite musical.

How so?
In my mind, the perfect set is when everybody is free enough, creatively, to steal from one another. Even better, when you steal from someone and then you give it back to them in the scene. I stole some things from Leo – he told me a joke when we first met and I stole it. That whole "fugazi" bit. He told me about it, and I said, "I'm going to mispronounce that for the fun of it." Everybody is always talking about that scene, and I made that decision just seconds before we shot it.

What about the chanting scene? Where did that come from?
That's one of my rituals that I do before filming. It's a humming meditation, and when I was in the middle of it, Leo interrupted and said, "What is that you're doing?" I told him I was just preparing for the scene and immediately he was like, "You have to do that in the scene!" So I said all right. Little did I know that when I saw the final cut and it actually became the baseline for our story.

How does it feel to have Wolf and Buyers Club both out there right now?
Great. When I first saw Wolf, I just got a whole new buzz on life. I'm a part of American filmmaking history with that one. With Dallas Buyers Club, I was attached to it for five years before it happened. And not only was it a movie that was good medicine for our community, it's also an entertaining movie. That doesn't happen very often.

Are you ready for the awards season craziness?
Dallas Buyers Club is still fun for me to go around and remember. And I like to call "Awards Season" my "Bonus Time," because I love both of these movies so much that this gives me a chance to keep talking about them, which I love.
Were there any life lessons that came from making Buyers Club?
The main thing that I took, and am now practicing in my daily life, is that if you want something done right, you've got to do it yourself.

How was it working with Jared Leto?
I only met "Jared" after the film had wrapped. Our relationship was complex: He stayed in character the entire time we were shooting. It all sounds very weird but it wasn't. We both showed up on set, put our heads down and did the scenes.
What can you tell us about your character in True Detectives with Woody Harrelson?
There's a lot boiling underneath the surface with my character Rust Cohle. We started filming that right after I wrapped on Dallas Buyers. I don't think I've ever played anyone who's more honest on screen.
matthew mcconaughey (119) Animated Gif on Giphy
Ho parlato poco dei motivi intrinsechi ed estrinsechi del perché The WoWS è un Capolavoro? Non ho fatto il mio lavoro di critico serie e capace, brillante e sagace? CHISSENEFREGA! Lasciamo ai critici noiosi e barbosi tutte le pippe sulla grande regia, sulla sceneggiatura perfetta, sulla ricostruzione storica e stilistica, sulla colonna sonora che puoi solo che ascoltare tutto il giorno:

E noi lasciamoci GA-SA-RE e basta. Perché la potenza di queste tre ore sono la droga che ci manterrà svegli per tutto il 2014, la "botta" che ci farà ancora credere che il Cinema è Vivo, che noi lo Amiamo e lui ama noi che la vita alla fine è bella anche se fa schifo. E mettiamoci strafatti a contare il record di esclamazioni villane raggiunto nel film, da far impallidire Quentin. Vulture ha fatto tutta l'infografica:

Un film che viene da un regista che si chiama Martin Scorsese e che a 72 anni suonati mangia in testa a tutti, quasi tutti dite voi (tarantinoandersonspielbihanekevontrierchi?) No tutti tutti, dico io e lo faccio battendomi un pugnoi sul petto: Mmm. Mm. Martin!
E quindi che abbiamo capito? Che tutto è Fugazi, che tu sei fugazi, che io sono fugazi. Ma non The WoWS no. The WoWF è un cazzo di Capolavoro.
E anche se lo prendi in giro

E da domani vi voglio tutti sotto Coca e Quaalude quando mi leggete la mattina
Bonus track Jonahillcentrico:


Sigla finale:
E per oggi è tutto, ciao ciao da The Chicken of Balduina Street

6 commenti:

  1. Vabbè, e allora io so' una vecchia.
    E allora tu un FUCKIN MOTHERFUCKER!!!

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  2. Non avrei mai e poi mai pensato di dirlo sul serio, ma Jonah Hill è veramente da Oscar in questo film.
    Forse più di Di Caprio stesso, anche se forse è la sua migliore interpretazione di sempre. Tra l'altro, quante probabilità ci sono che riesca a vincere di nuovo dopo i Golden Globes?
    3 ore lunghissime, ma è comunque un film che ti fa ricordare i bei tempi dei Goodlfellas.

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  3. Ho un collega che mi ha detto "è un film pallosissimo, noioso per tre ore!" .
    Mi aiuti a trovare una risposta a questa esclamazione?

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  4. http://3.bp.blogspot.com/-N1wdoAx27aM/UYwCnP4DKRI/AAAAAAAABNc/LRNX_mnizrU/s1600/Goodfellas.gif

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  5. Bellissimo film, non si può aggiungere altro!!!

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