martedì 21 gennaio 2014

2x1 • Il vecchio e il male

All Is Lost
Trama: Come porti i capelli bello biondo, ma tu li porti al vecchio marinaro

Ci sta Robert Redford che sta solo in mezzo al mare. 
Punto.
Fine.
Ecco il film.
È questo. 
Robert Redford + barca + mare + cielo + un par de squali di passaggio.
Ho anche deciso di scrivervi tutta la sceneggiatura che Robert ha dovuto faticosamente imparare a memoria, eccola qui:
- «Shit»
- «Fuck»
- «Help!»
Fine.
Queste sotto tutte le parole che dice Robert. Non sono neanche sicuro che ci sia quello «Shit», forse era un sibilo e io ho capito male...
Insomma un esperimento: fare un film su un viaggio in solitaria (che mi ha ricordato questo vecchio, bellissimo, documentario... ma anche Cast Away) e rendere l'azione il più reale possibile: un uomo solo non parla che a sé stesso, quindi non lo fa ad alta voce e Robert non ha neanche Wilson con cui sfogarsi.
Il film inizia con la peggiore delle catastrofi marine che ti possano capitare: ti svegli e un container alla deriva ti ha bucato lo scafo. E buongiorno un cazzo.

Roba che quel container incastrato e immobile assume subito le sembianze di un cattivo con una coscienza propria. Invece gliel'ha lanciato addosso il destino, travestito da sfiga.
Questo è All is Lost, una storia di sopravvivenza che non sente il bisogno di una regia stroboscopica come quella di Gravity, ma che regala lo stesso senso di disperazione, di "all is lost", all tranne l'istinto di sopravvivenza.
Un film che potrebbe lasciarvi interdetti, della serie "La in mezzo al mar, ci sta coglion che fumano", perché è diverso - ovviamente un tipo di diversità pur sempre legata al cinema americano, mica è Herzog ma manco facilone tipo Vita di Pi - che sa dosare l'ansia e piccoli sorsi, che alza il ritmo nel finale e fa affogare i criticoni. La fissità del paesaggio e il perpetrato mutismo del protagonista, riesce a farti sudare le mani e tifare per il povero protagonista, che rimane senza nome per tutto il film, anche nei titoli di cosa è solo "our man", fino al finale (forse unico vero neo del film).
Il significato del film qual è? Che ogni uomo è un'isola, ma se stai in mezzo all'oceano so' cazzi tua. Sarebbe meglio essere un fiordo. Al limite un istmo. O una pen-isola.
Io sono un'isola, paradisiaca, alberi di broccoli a perdita d'occhio.
Golden Globe lisciato ma candidatura all'oscar quasi scontata per Robert, più che altro per lo sforzo profuso a stare zitto... ma, ora che ci penso, dici che la sceneggiatura ridotta all'osso è colpa del fatto che non si ricordava le battute? Oh, c'ha n'età Robertone... forse c'ha l'AlzheimAr


Invece lo sai chi in punto di morte non si sta zitto un attimo e invece dovrebbe (morire o starsi zitto, è uguale), Ryan Reynolds in
Buried
Trama: Claustronzofobia

Che ho rivisto, dopo che l'esperimento della recensione in diretta aveva dato come risultato l'incomprensione totale della trama e la promessa di non fare mai più una recensione in diretta, e che, visto in italiano, mi ha fatto capire finalmente tutto e capendo tutto ho capito anche che sì, è una vera merda.
Certo anche tu che affidi un film fatto di "uno in una bara sotto terra tutto il tempo" alle doti recitative di Ryan Reynolds, devi essere pazzo. O scemo. O entrambe.
Un film orrendo, un esperimento anche questo, fallito.
Gia che parliamo di morti o quasi morti affogati e sotterrati, vi metto anche quelle cose tanto artistiche di una roba che facevo in un'altra vita, che era una specie di riassunto degli elementi quando ti ammazzano.
Sai che ho voglia di ricominciare?

Che dici? Sarei solo. Io e LOST, potrei fare dei post per ogni putata. PostLost.
Lo faccio? 
Cliffhanger.

2 commenti:

  1. Una recensione scritta da un IDIOTA : ma ti leggi almeno prima di vergare la prova della tua demenza verbale e cognitiva ??

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  2. hey mi ero perso questo commento... anonimo.

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