lunedì 20 gennaio 2014

Cameron Epic Split

The counselor - Il consigliere
Trama: Fate l'amore con il motore

Mettiamola così: la cosa più importante da dire riguardo a The counselor potrebbe essere riassunta in questa esplicativa infografica:
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Ecco. Avete capito? Vi serve qualche indizio in più? Immagino voi abbiate siate tra i 67 milioni che hanno visto questo video:

Ecco, ora scambiate Van Damme (o Chuck Norris) con Cameron Diaz e lo spazio vuoto tra i due camion con il parabrezza di una Ferrari Gialla.
Ancora nulla? Forse un'idea ma non potete né volete ammettere che possa essere quella giusta? Ok. Vi do l'ultimo indizio:
Ebbene sì. Anche Javier quando ha capito ha fatto questa faccia:
Una scena davvero "epic" per un film che di epico ha ben poco, nonostante il cast.
Un Mega-Cast, non c'è che dire: Diaz, Bardem, Pitt, Fassbender, Cruz... più una marea di attori che appaiono alla spicciolata (da Hank - guarda caso alle prese col Cartel - al dottor Kovac, da Carlos a Tebaldo, da Kebell a Hitler (infatti ci sono ben due Basterds) e la (o una delle) zoccola di Game of Thrones... ognuno per non più di due minuti... quasi un Indovina Chi? versione film) peccato che Ridley - in piena sindrome pre-sodemberghiana, quella sindrome che ti prende quando hai l'inconsulto bisogno di azzeppare il tuo film di mille attori famosi - cada nell'unico errore che proprio non puoi permetterti quando punti tutto sul cast: far andare tutti gli attori fuori parte.
Brad vestito da damerino texano con delle scarpe orrende. Fassbender nei panni di un avvocato (ma non era un consigliori?), con dei mocassini scamosciati pessimi
Diaz mignottone tatuato, coguar jaguar di nome e di fatto, con delle scarpe micidiali
Cruz santarellina coi sandaletti capri perché è santarellina
E poi lui, Javier - ma che diamine combini con quei capelli - Bardem

a cui non ho visto le scarpe ma bastavano quelle camicie a far rizzare i capelli pure a noi.
E insomma si diceva, tutti fuori parte. Su tutti Fassbender buono e innamorato piagnone
ma chi ci crede? Con quella naturale propensione al "pezzamerdismo" che si porta dietro, lui basta che sta lì fermo a ti guarda e già sembra che sta pensando a tre cose insieme, due delle quali sono "ora ti scopo" (ricordiamo che fu uno dei più alti esempi di Sguardling qualche tempo fa...)
Infatti nel virale girato per GQ fa la sua (s)porca figura, e al solito quella la figura da porca


Tutti personaggi uniti da una storia di crimine poco-organizzato, partite di droga, camion e sparatorie in puro stile MacCharty (Non è un paese per pettinati e The Road), che scrive la sua prima sceneggiatura originale e che non si rende conto che alcune cose scritte funzionano, messe invece in bocca ai personaggi di un film, funzionano molto meno (vedi anche la scena della Diaz does Ferrari).
Peccato, sembra quasi che la vecchia guardia di registi hollywoodiani voglia per forza fare cose che ammicchino al presente (ci sono molte strizzate d'occhio a Breaking Bad in questo film, o forse sono io che ormai vedo Breaking Bad dapertutto), ma non c'è il peso specifico che ha la serie, qui ci sono solo attoroni, alcuni in parti particolari (particolari, appunto) ma persi in una scenggiatura troppo fumosa, che regala sì due momenti interessanti (oltra a Ferrari c'è una scena non male che ha a che fare con il collo di Brad), ma il resto è grande delusione, simile a quella provata per Le Belve, film con cui The counselor condivide quella disperata ricerca di "sensualità" (lusso, bei manzi, belle fighe, macchine veloci, criminalità), ricerca che finisce per essere come quella dei pidocchi nei capelli di Javier.
I fighi del film preferiamo ricordarli così:

Le fighe le salto perché per me non sono fighe né la Cruz nè la Diaz, nonostante le Z.
Mentre, speaking of mocassini, ecco che finalmente trovo il modo di infilare a forza i bellissimi poster che fanno le scarpe ai film, o il contrario

1 commento:

  1. purtroppo pur avendo letto recensioni pessime su questo film mi sono fatto fregare e sono andato a vedelo lo stesso. niente da dire ci hai azzeccato anche stavolta, concordo su tutto. MC Carthy dovrebbe farse un corso di sceneggiature, qualcuno dovrebbe insegnargli che per scriverne una che funzioni non basta metterci dialoghi su dialoghi e nient'altro che li colleghi. un thriller senza thrill, azione al rallentatore e la faccia di plastica cadente di cameron diaz... quella scena con brad fa paura però.

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