lunedì 19 dicembre 2011

HUMPTY DUMPTY • L'evoluzione dell'Uovo

Iniziamo dall'inizio, partiamo dalla partenza, principiamo dal principio: succede che C&B viene spinto giù dal muro dove è appollaiato tutto il giorno a sparar sentenze, e viene portato a vedere l'anteprima de Il Gatto con gli Stivali. Succede anche che C&B scrive questo post [inter nos, il più letto degli ultimi tre mesi] e mentre clicca il pulsante "Pubblica" pensa tra sè e sè "ok, fine delle anteprime per me. evvabbeddai". 
Chi aveva "commissionato" il post [che non è una vera e propria "commissione", ma semplicemente uno "scambio di interessi"] non solo si diverte (eddài che vi divertite pure voi!) ma richiede a C&B un post in più, questa volta di approfondimento, insomma la cosa che C&B sa fare meglio: scavare scavare scavare e ritrovarsi in Cina (!). Sì insomma andare a ravanare il fondo del web partendo da A fino ad arrivare a... B (ma passando per tutte le altre lettere dell'alfabeto).
Quindi ecco a voi un post che lateralmente è di nuovo "markettoso" per Il Gatto con gli Stivali (di cui continuo a pensare le cose che ho già scritto sia chiaro) ma che, come ogni film, quando poi approfondisci, regala spunti che non ti aspetti. 
Nello specifico ecco a voi vita, morte e frittate realtive a uno dei personaggi del film, HUMPTY DUMPTY: chi era costui; visioni alternative e video del criminale da strapazzo.
Non si può che cominciare dalla sua nascita (che non deve essere stata piacevole, è pure sempre un uovo, e ci siamo capiti...). La sua prima apparizione è una filastrocca, questa:
Humpty Dumpty sat on a wall. 
Humpty Dumpty had a great fall. 
All the king's horses and all the king's men 
Couldn't put Humpty together again.
Quindi? Che vor di'? Vordi' che ci sta un uovo [uomo] su un muro che casca, si rompe e nessuno ne riesce a mettere insieme i pezzi. Parole come altezzosità, arroganza, supponenza, tracotanza sono implicite. Ma l'Humpty Dumpty che conosciamo è un altro, è quello che insegna ad Alice cosa è un non-compleanno (o cosa non è); Humpty Dumpty se ne sta lì sul suo muretto a fare il capetto, tutto tosto tutto sodo, a giocare con le parole come fossero pezzi di Tangram: le smonta, le rimonta, Humpty Dumpty dice una cosa che noi scribacchini (o sedicenti tali) dovremmo fare, sempre: comandare le parole, e farle significare esattamente quello che vogliamo noi. Alice lo guarda attonita e non capisce (ma c'è qualcosa che capisce mai Alice? Per scatenare il putiferio tra gli amanti di Alice vi rimando a questo post). Lo sappiamo no, quanto a C&B importi come vengono illustrate le fiabe, vi ricordate la mia guerra con Serena Riglietti, immagino.
Quindi, iniziamo le visioni. Ecco come John Tenniel (primo a ancora oggi insuperato illustratore di Alice) rappresentò l'ultimo uovo sulla terra, in un "incisivo" bianco e nero:
Ma se vai a ravanare il passato (tra gli Anni20 e gli Anni40), di rappresentazioni di HD ce ne sono a cartonate, ne ho raccolte un po' (quella col nano è troppo weird):
Anche se la versione di Peter Newell rimane la mia preferita... è francamente inquietante:
Ed è un peccato non trovare l'uovo ritratto da Arthur Rackham, credo l'illustratore che (dopo Tenniel, chiaro) ha saputo regalare al Paese delle Meraviglie le visioni più intense
Sempre a proposito di Alice, questa volta in versione video, tralasciando la trasposizione disneyana (che esclude l'uovo dai suoi personaggi, regalando ingiustamente al Cappellaio l'invenzione del non-compleanno) e cercando di dimenticare l'abominio timburtoniano, ecco a voi delle versioni vecchie, vecchissime e a cartoon del nostro ovetto (la prima fa paura vera):
Ma a vincere davvero è la versione che Ray Harryhausen ne fa: un suicidio in stop-motion di rara bellezza:
Tornando alle rappresentazioni illustrate, e cercandone di moderne o contemporanee, poca roba anche qui. Strano, perché Alice è un passo obbligato per tutti gli illustratori del mondo, probabimente Humpty Dumpty è un personaggio più adatto a uno sceneggiatore che ad un illustratore, in fondo, a volerlo ritrarre, si tratta di fare un ovale bianco con una faccia in mezzo, ma se poi lo devi far parlare, allora sì che diventa una vera sfida. Non male (ma neanche eccezionale) la visione steampunkosa di Lisa Falkenstern:
Ma - se parliamo di arte un po' più "alta" - è riuscita la serie di Georgia Sherman, che si chiamo appunto Humpty Dumpty:
E carini gli Hump Qee Dum Qee di Gary Baseman (anche se a me Baseman sta proprio qui, sul gozzo):
In realtà preferisco tralasciare volontariamente il male che ha fatto l'immaginifico di Alice all'illustrazione contemporanea, ivi compreso il pop-surrealismo (avete notato vero che non esiste più, il pop-surrealismo?)
E nell'immaginario pop televisivo? C'è anche lì (derivativo ancora da Alice, per forza di cose, purtroppo aggiungerei). Usato in più o meno inquietanti pubblicità (inevitabile quella degli ovetti Kinder, la prima, non fosse altamente spaventosa. Una sorpresa, un uovo e un compagno di merendine!):
E quelle tra il serio e il faceto:
Ed è apparso anche nei Muppet Show (pensa se al posto di Uan ci mettevano questo):
Tralasciando l'uomo alla cock (!), perez hilton, mascherate allucinanti, cattivi dei fumetti americani o japponesi, altre adv, o videogiochiecco due cose che vale la pena. La versione horror serie B in lavorazione (ho il sospetto che non uscirà mai):
E poi, tornando al film che è in sala: come ho già detto l'arte relativa al film mi piace più di quella del film stesso. Ho trovato le illustrazioni di  Brigette Barrager fatte per un libro per più piccoli che sono, be', belle davvero:
E alla fine, se fai di conto, ci sono MILIONI di visioni alternative di Alice e pochissime, in confronto, di Humpty Dumpty - che pur nel libro ha un ruolo ben definito - e ti chiedi perché. La risposta è semplice: la parola fa paura. Diceva quello che "le parole sono importanti" e Humpty Dumpty è un arrogante e borioso paroliere, complesso di superiorità a tutto tondo, Humpty Dumpty ci insegna che non è tanto "potere alla parola", ma più "la parola dà potere". BUM!
Permettetemi, a chiudere, di mettere le mani avanti un altro po', tanto per restare in equilibrio sul mio muretto: questo post è stato "pagato" con l'anteprima di Mission Impossible. Dai che non vedete l'ora di sapere cosa penso di quel saltapicchio di Tom! Oh comunque alla fine di tutta questa omelette, ma lo sai che ho scoperto! Che il vero e unico Humpty Dumpty è LUISono o non sono un vero Hovo Sapiens?

2 commenti:

  1. tanto per completare la tua mega collezione di humpty dumpty vari ti segnalo pure un video della band scozzese Travis
    http://youtu.be/WEyHoceaPHw

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  2. grazie del tuo intervento marco! Avanti con la prossima telefonata! :D

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