martedì 22 novembre 2011

This Na Zi the Place

This Must Be the Place
Trama: Occhio alla Penn

Ma come mai?
No sul serio, perché?
Perché a me Sorrentino piace e manco poco; figurati, basta che leggi questo e questo, e capisci che - seppure in ritardo - mi sono unito al coro di voci che "Sorrentino grande personalità, Sorrentino regista con due palle così, Sorrentino evviva, Sorrentino salvacelo tu il cinema itagliano". Perché rimango dell'idea che non sia solo un "orbo in un paesi di ciechi", cioè della serie: visto che è circondato dai cinecojopanettoni allora fa più bella figura perché almeno ti fa i movimenti di macchina, le carrellate, i piani sequenza. A me la sua cinematografia piace e continua a piacermi senza se e senza ma.
Ma se poi esce con questo film. Non capisco.
Ora, le trasferte americane di autori extra-USA sono sempre materia oscura, possibile che perdi totalmente la brocca e diventi un mestierante (vedi John Woo o Paul Verhoeven) oppure sei Milos Forman, sei Refn (per fare un esempio più contemporaneo). 
Sto per dirvi una cosa che peserà: ha fatto molto molto meglio MUCCINO! E gli è andata pure meglio con Will Smith! E il motivo è semplicissimo: Muccino già li faceva da prima i filmetti melensi di vite normali che diventano speciali, di gente che crede nei sogni, Muccino era amerigano dentro anche se viveva a Parioli. Quando ha fatto il suo primo film amerigano (La ricerca della felicità), ci stava già comodo sulle banalità eccezionali della vita vissuta normale, la mia, la tua, quella di Will Smith col camper da 14 milioni di dollari.
Sorrentino invece, che ha sempre saputo proporre un'Italia provinciale fatta di sgherri, omini piccoli, mezze tacche e politicanti gobbi quasi usciti da un libro fantasy, se ne va in Ameriga e, purtroppo, non riesce a catturarne che una superficiale cartolina. Ok, magari non la cartolina che compri a Union Square con la Statua della Libertà e l'aquila che vola, più quella un po' "originale" stampata in meno copie con una foto fatta bene e un luogo inusitato, ma sempre una cartolina è. Lande desolate, ponti altissimi, indiani che fanno l'autostop e bufalo (l'animale, non la città). Come quando Paolo Virzì ha mandato Tanino in Ameriga: visioni spersonalizzate di un italiano, ok, un po' più intelligente della media, ma lontanissima da quello che riescono a dire quando parlano della "loro cosa", con il loro linguaggi, con la loro visione "io non mi sento itagliano, ma non potrei essere altro". Ma vogliamo mettere la Livorno di Virzì con l'America di Virzì? Vogliamo mettere la provincia macellata di Sorrentino con l'america "immobile" che si vede in TMBtP?
Cioè roba che era più ficcante Vacanze in America ve lo dico io:
Invece di DeSica e Amendola, Sorrentino ha dalla sua Sean Penn, lo traveste da Strega di Oz e gli fa fare un personaggio che Simple Jack gli dà lezioni di trigonometria. No, davvero, voi avete davvero amato quei gridolini isterici? Quel fare dissociato? Quella camminata sbilenca? E tutte le sentenze che gli escono dalla bocca? 
Io. No. 
Ma proprio no. 
Ma no no no.
Tutta la parte on the road (cioè da mezz'ora in poi) è altamente fastidiosa (e non sono solo io che ho una certa antipatia per i film on the road che poi sono praticamente a episodi e diventano una gara con se stessi per fare i personaggi via via (!) uno più strano di quello prima, e il viaggio continua ma è un viaggio dentro se stessi e prego accosti a destra patente e libretto). Ed ecco Woody Woodpenneker Cheyenne, lo stralunato protagonista, alle prese con i diner, eccolo alle prese con il ping pong, eccolo alle prese con UN CRIMINALE NAZISTA (a ecco.), eccolo alle prese con una pozzanghera, avanti un altro! Quest'andamento appalesa (infatti si vedono i Monti Appalacchi) una forzatura di scrittura disumana. Penn, nascosto nel cerone e nel rossetto pesante, se ne va in giro per tutto il film a sparare sentenze che sembrano, quelle sì, uscite da un adesivo da attaccare sul cruscotto posteriore della macchina. E a litigare con Gabriel Byrne. SHIT HAPPENNS!
Ma cosa è successo? Proprio Sorrentino non dovrebbe sapere che certe cose funzionano su carta ma recitate per nulla? E questo suo personaggio quasi da Commedia dell'Arte non lo ha stufato dopo un'ora? 
A me dopo un quarto. Perché l'iconografia forzata del protagonista è veramente il fail del film: ehy guardate, metto Sean Penn nel mio film e gli metto il parruccone e il fondotinta! Strano! Strambo! Sono italiano! C'ho personalità!
Che peccato ritrovarsi a pensare che non solo MUCCINO ha fatto meglio, ma, nell'assurdo assurdo (lo ripeto: ASSURDO BRUTTO) finale, ecco che arriva il MUCCINismo e grida: "ma l'impresa eccezionale dammi retta è essere normale".
Torna a casa Paolo, lasciali sta' quegli amerigani che so' cattivi, so' brutti, so' stupidi. 
Torna a Sorrentino, sto cinema aspett'attè.
update: AGUZZA LA VISTA! Trova le differenze:
Cheyenne - Maurisa [suggerito da Zaelia]
Cheyenne - Vladimir [suggerito da Valeria]
Cheyenne - Edward [suggerito da Lucia]
Cheyenne - "Contessa" [suggerito da Alabama]
Cheyenne - Horror Show [suggerite da Ethel]
Partecipa anche tu! Scrivi sui commenti o su facebook la somiglianza Penn-XY e io la metto (Robert Smith escluso).

20 commenti:

  1. Premesso che ho scoperto Sorrentino con il divo, verso Giugno, tardissimo, mi è subito piaciuto molto. Forse l'unico regista italiano di cui guardo e guarderò film, che a me tutto il resto mi fa cagare.
    Premesso che io amo i road-movie e l'idea stereotipata dell'America (libertà, democrazia, tutto è possibile ecc).
    Non ho capito cosa non funziona secondo te in questo film, ho riletto due volte la recensione e ho capito che sei rimasto deluso ma non ho proprio afferrato il punto.
    Oltretutto a me è piaciuto anche "Alla ricerca della felicità" di Muccino! Se il cinema italiano schifoso fosse questo...
    http://www.youtube.com/watch?v=wsUz5RkI2EY

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  2. anche io con il Divo, uando uscì... anzi a dire il vero con L'amico di famiglia, perché il Divo mi era anche piaciuto ma mi ero un po' distratto... quindi mi aspettavo molto da TMBTP, inoltre Sean Penn mi piace.
    la delusione sta tutta nel fatto che Sorrentino ha saputo raccontare l'italia con una personalità tutta sua, in film molto belli, con una mano registica autoriale vera, con una "firma". qui invece mi pare che si sia perso nelle lande dell'arizona, o del nevada, o del nebraska insomma di dove è andato a girare il film
    e penn l'ho DE TE STA TO. manco de niro in risvegli. le grandi interpretazioni non hanno bisogno di rossetto, mscheroni, vestiti strani...troppo facile così. Alla fine è come se Sean Penn avesse fatto un supereroe: vai nelle roulotte dei costumi, esci tutto mascherato e già mezzo personaggio è fatto. Ricordiamolo in Dead Men Walking, lì sì che era al MASSIMO (ma non solo suo, in generale di recitazione)...
    non funziona che l'evoluzione che porta Penn a diventare NORMALE (!?!?!? ma che finale è?!? era comunque meglio prima, sciroccato e coi capelli sprayiati) dovrebbe esssere il "viaggio"... poi alla fine:
    ***SPOILER***
    ...la punizione che riserva al nazi. be'? ma non lo vede nessuno. Sai no, il rumore dell'albero che cade in una foresta deserta.
    Insomma mi pare che proprio non abbia centrato il "viaggio". da A a B. mi pare ci sia solo A. oppure B (lui che torna vestito "normale") mi ha davvero deluso.

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  3. io non ho mai odiato muccino (tranne l'ultimo che vabbè..):)
    e poi certo... non per questo inizierò a dire che Sorrentino è uguale a un cinepanettone...non è lo stesso campo da gioco, non è neanche lo stesso sport... ;)

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  4. Madonna ma che c'avete tutti contro il povero Cheyenne?? IO l'ho AMATO, eccomi.
    Mica sei il primo con cui mi tocca litigare. Vabbè di litigare non mi va, eppure non capisco questo accanimento per un film che ok, non è un capolavoro, è molto diverso dai precedenti di Sorrentino (almeno come tematiche) E ALLORA??
    Ma che c'avete contro un ottimo road movie (a me piacciono i road movie) e contro le praterie americane? Già viste? E ALLORA??
    Evito di tirare in ballo tutti i GIAVVISTO di film come AD ESEMPIO DRIVE, perché non mi va di ricominciare (diomio) ma dai, questo è solo un racconto di formazione come tanti altri, con un protagonista bislacco (io non l'ho trovato forzato, è sposato con una normalissima e fa una vita normale, solo da vecchia stella del rock) e anzi con una vena surreale assurda (assurda bella). Quanto è fica la scena del concerto?? E il broker del ristorante che spara sentenze senza senso? LOL! E il gruppo "I pezzi di merda"?? (scoop: esiste veramente).
    OST da brividi. Fotografia da urlo.
    La regia spocchiosa e la filosofia del "ti spiego la vita" sono tipiche di Sorrentino.
    Quindi boh, accanimento fuori luogo.

    E cmq sì, PENN-CONTESSA PATRIZIA DE BLANC.
    Vinco LOL :D

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  5. Io l'ho letto così: Cheyenne non ha mai completato la sua fase adolescenziale-transitoria per colpa del trauma della morte di uno dei suoi fan e si è richiuso dietro alla maschera, seppur molto eclatante, che si è creato. Con la morte di suo padre, il passato lo è venuto a cercare nuovamente per la resa dei conti. Cosi attraverso il viaggio alla ricerca del Nazi-aguzzino, scopre che in
    realtà lui non è incazzato con nessun altro che con se stesso, per questo non compie una vendetta che non gli appartiene, non gliene frega proprio un cazzo secondo me di ammazzare il tipo. La sua adolescenza termina attraverso questo viaggio, lui finalmente è adulto e può togliersi la maschera.
    Ora non voglio dire che sia un tema innovativo, ma nel cinema cos'è veramente innovativo?
    Credo che questo sia un film ben riuscito, le partite in trasferta sono sempre le più difficili a volte anche il pareggio è un buon risultato ;D

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  6. Non avrei mai pensato di dirlo...


    *****sono d'accordo con ALABAMA*****

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  7. secondo me però la laurito... poi è pure napoletana...guarda che c'è del freudiano...:D

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  8. Eppure... Eppure la forza del film sta proprio nel riuscure a creare un'icona. Un'icona pesantissima, però. Pesante come il trucco che indossa.

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  9. Sì tipo Mago Galbusera. V_V
    dai icona?! Che icona è?! Cheyenne sta a icona come RObert DeNiro sta a Frankenstein.
    quello che dici tu si può appliccare al joker di Ledger (http://chickenbroccoli.blogspot.com/2011/05/dark-icon.html) non certo a cheyenne... perché il joker di ledger nasconde dietro il trucco la FOLLIA e non torna indietro MAI. tanto che quando alla fine le persone nelle barche non si fanno esplodere a vicenda lui rimane SCONVOLTO. invece cheyenne non solo è tipo un cretino con la patente, ma alla fine torna pure "NORMALE". no mi dispiace, le icone sono altre.

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  10. Sarà (io nn l'ho visto, il film) ma amme Sean penn sembra la zia di Robert Smith (Cure)
    Però qui a Firenze, in uno degli ultimi cinema del centro, This must be the place è durato più di una settimana! E' davvero tanto per un cinema del centro!

    Isa

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  11. sì robert smithe e parentela era esclusa perché cmq era dichiarato..:)
    evviva firenze che si deve riprendere ancora dall'ospitata di jersey shore!

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  12. Io non ho visto il film, avevo molte aspettative ma poi ho visto il trailer e sono rimasta un po' scettica.
    Lo so che sono pazza (Alabama e C&B lo sanno bene visto i commenti che a volte lascio) ma per me c'è qualcosa nelle sopracciglia di Sean Penn che non mi convince, mi sembra che forzi... mi sembra che reciti uno che non deve recitare... non mi piace.

    Ripeto: ho problemi mentali ^__^ ma non distruggetemi per questo commento, prima o poi riuscirò a superare il pregiudizio e guarderò il film... almeno lo spero Eyes Wide Shut e il Padrino non sono ancora riuscita a guardarli come Dogville.

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  13. bozzolo scusa mi sono ripreso ORA: NON HAI MAI VISTO IL PADRINO!?!?!?!??!?!?!!?!?!?!?!?!?! O _ O
    ok dogville ok eyes wide shut...ma IL PADRINOOOO!!!!!!!!! no guardalo ORA! ti prego...

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  14. se me lo dici tu forse provvederò a questa mia mancanza... ma ho detto forse... sono proprio bloccata!

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  15. no bozzolo veramente guarda. prenditi un pomeriggio e DAVVERO vediti IL PADRINO poi aspetti una settimana ci pensi lo metabolizzi e ti vedi IL PADRINO 2 (ancora più bello)...il 3 puoi lasciarlo stare...(anche se poi visti il primo e il secondo vorrai vedere anche quello..)

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  16. Io mi associo allo squalo giaguaro e a me il film è piaciuto molto, il primo tempo volutamente lento meno bello della seconda parte.Belli il montaggio e la musica!Io l'ho trovato un interpretazione nuova, originale dell'olocausto se non altro lodevole la prova dell'attore nazista nudo sulla neve, una sorta di purificazione!Esilerante la scena del ping pong, la cosa più bizzarra del film, la moglie che faceva il vigile del fuoco!Ma perchè poi la figlia di Bono degli U2 ha fatto sto film?

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  17. pensavo fosse la figlia di Maurisa Laurito !:DDDD

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