mercoledì 2 novembre 2011

FFR2011 • Concorso • Magic Valley

Poi l'altro ieri, uscito dal film del Focus, mi sono incontrato con gli amici di Bizzarro Cinema per scambiarci KABOOM e parlare male di film, proprio come la gente che gravita e ciondola tutto il giorno all'Auditorium nella speranza di un contratto, di un produttore che li nota... Ah, dovreste vederli, questi attorucoli e attriciucole che li riconosci da chilomentri di distanza: li vedi perché sono vestiti sempre un po' "originali" (però malissimo), li riconosci che stanno lì al bar e sono (auto)convinti che anche mentre addentano un tramezzino ci sia qualche paparazzo pronto coi flash. Che ridere mi fanno, sono quelli che durante la proiezione di un qualunque film esternano emozioni con risate sguaiate o mugolii di stupore o - peggio mi sento - ripetendo le frasi degli attori sul grande schermo, recitandole un po': il tutto come a dimostrare che LORO hanno capito meglio, LORO la sanno la recitazione, LORO l'ironia inglese sì che. Ah, che belli che sono, quando finito il film si salutano da ventiquattro file di distanza e si dicono, urlando a bassa voce - dimostrando che erano attenti alla seconda lezione di teatro, quella sulla Voce Posata - "Allora ci vediamo allo spazio Lancia!"... Li adoro, che poi li riconosci ed ecco dove li hai già visti! In Un posto al sole. Adoro anche Francesca Inaudi che già avevo visto l'altr'anno e sta sempre con il mento all'insù e la faccia da pugilessa suonata, e non capisco perché si ostina a vestirsi, la riconoscerebbero di più se facesse a meno dei vestiti.
Insomma dicevo, stavo lì a parlare di quanto fosse bello KABOOMquanto fosse da comprare subito KABOOM, che passa una tizia e dice "Volete vedere un film?". La domanda era quasi paradossale, vista la situazione. Che cose assurde succedono nel magico mondo del cinema itagliano! Chiaramente a biglietto donato non si guarda in bocca e mi vedo - gratis - questo:
Magic Valley
Trama: Sulla strada verso il nulla devi dare Gus.

C'è un problema, e non è quello dei ragazzini problematici della profonda provincia rurale americana, quei teenager che non tengono a nulla, non hanno nulla, non gli frega di nulla neanche della vita, la loro quella degli altri e poi fanno queste facce tragiche qui:
Il problema è che ho visto quelle facce troppe e troppe volte per poter davvero assecondare questo film, farmelo piacere.
Ruralità americana, vita perduta nel nulla, tra strade lunghe una quaresima che se le traversi con una guida l'effetto sarebbe più a meno "Signori, ecco alla vostra destra il nulla, se allungate lo sguardo potete notare come il niente si stagli contro il sole. Alla vostra sinistra, invece, deserto. Oh, guardate! Siamo fortunati! Sta passando una balla di fieno rotolante! Autista fermati un attimo così possiamo fare qualche foto". Ecco, quindi vuoto intorno vuoto dentro. E fino a qui, ci potrei riempire una filmografia con il vuoto della ruralità americana.
Il problema sta che il regista, Jaffe Zinn (posso chiamarmi anche io "zinn?") - qui trovate il suo sito con dei corti, così potete capire un po' lo stile off off e qui un'intervista con tanto di disegni fatti da lui, ah questi artisti 2.0, fanno tutto. Peccato che lo facciano un po' male.- tiene botta a livello stilistico e, aiutato da un'ottima fotografia (chirurgica, mi raccomando scriviamo sempre la parola "chirurgica"), e ci regala scene dall'indubbio valore formale, tra pesci morti trasportati dalla corrente e bambini errabondi in campagne assolate
ma poi si perde in alcune copie carbone che davvero non puoi permetterti. Una su tutti - la più grave:
NO, mi dispiace Zinn, anche se hai un bel cognome e sei molto off, questa scena qui è ©Van Sant. Dai, proprio non la puoi fare. Io capisco che ti è piaciuto Elephant e anche Paranoid Park, ma alcune cose sono talmente fissate nella memoria dello spettatore e definiscono talmente tanto lo stile di un regista o di un'altro (la chiamano firma), che se le rifai uguali uguali, sbagli. Non è un omaggio, è 'na buffonata. Non è che nessuno va in giro a fare una scena in cui un killer di colore prima di sparare alla gente recita un passo della Bibbia, e se lo fa gli tirano i pomodori.
Zinn, tu i pomodori non li meriti, perché sei giovane e il tuo primo film non è propriamente "brutto", ma è il caso che ti allontani dal già visto (anche il Lynch di Una storia vera e, in minor misura, di Twin Peaks, è meglio che lo accantoni) e trovi una tua strada, va bene anche quella con a destra nulla e a sinistra niente, basta che sia tua.
Questo film è l'unico americano in concorso al FFR2011. Alla vostra destra Pupi Avati dà i soldi a Cesare Cremonini, alla vostra sinistra, il film itagliano con la cazzo di famiglia disfunzionale che copia da denuncia Anderson, locandina con uno sdraiato compresa.

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