martedì 11 aprile 2017

CB ANTEPRIMA • Planetarium

Planetarium
Trama: Cottura medium

Questo film mi ha provocato un gran giramento di palle. Una cosa del genere.
Intanto il titolo è totalmente messo a cazzo. Non ci sono pianeti, non ci sono stelle, non c'è spazio, manco per una stellina (o forse mi stai dicendo che c'entra qualcosa il fatto che c'è di mezzo il mondo del cinema?). L'unica nebulosa è la trama.
È un film che deve per forza nascondere una realizzazione avulsa dalla sua qualità. Qualcosa o qualcuno deve aver spinto per fare questo film "no matther what". Ci sono stati poteri forti dietro!! Perché fa schifo e non si capisce perché l'abbiano fatto, tutti quelli coinvolti.
In primis ovviamente Natalie Portman che, ho capito che ormai è più presa dal fare figli coi Millepied piuttosto che i film, e ho anche capito che vuole scegliere una carriera più autoriale che blockbusterosa (però i soldini Marvel se li è presi eh... non rinneghiamoli...), e infatti fa pochissimi film e quelli che fa sono con autori non certo mainstream, ha fatto Jackie, quello con Malick che vedranno in 6, attori compresi, forse, questo qui di una tizia francese. Ecco questa tizia francese, ma perché ha fatto questo film?
La trama apriva un mondo di possibilità: Francia, anni 30 (strascico del trend Anni30 del 2016), due sorelle che si fingono sensitive se ne vanno in Francia e raggirano un produttore cinematografico con delle sedute spiritiche (il fatto che siano anche due stramaledette tope spaziali credo c'entri qualcosa). Il rapporto tra i tre si fa complicato quando una delle sorelle inizia a girare un film, quando lui si convince che la sorella più piccola è davvero una sensitiva e spende tutti i suoi soldi per riprendere l'apparizione di un ectoplasma su pellicola, quando la sorella più grande inizia a darla in giro, quando la sorella piccola si ammala, quando lui inizia ad essere perseguitato in quanto ebreo, quando quella grande abbandona la piccola per andare al mare, insomma milleduecento cose, nessuna strettamente legata all'altra, e peggio mi sento, con un tono finto autoriale che ammanta tutto il film di "MACHECAZZO".
Se non sai fare l'autore, non lo fare. Non è che tutti sono il citato Malick, o la Nouvelle Vague, o che ne so. Fare l'autore quando non ti viene da dentro è la cosa peggiore.
Vari gradi di fastidio nella recitazione forzatissima della Portman (che ok è bella sempre ma insomma non è che se una è bella basta ogni volta eh, anzi...), nell'imbecillità del tizio che crede ai fantasmi, nella messa in scena finto sfarzesca (ti accorgi presto che stavano in ristrettezze economiche), e soprattutto la fotografia da incarcerazione (pare di vedere una web-serie), tutto infiocinato da una sceneggiatura che già al decimo minuto non sa più che pesci pigliare.
Dovrebbe essere un film sul desiderio, sulla morte, sul sogno. È una palla mostruosa.
Non la salva neanche le culette di Natalie 
(Anche se il suo posteriore l'abbiamo già visto una, o due volte).
Incredibilmente si salva la piccola e bellissima Lily Rose Depp (bellezza annunciata, cazzo con due genitori come quelli se veniva brutta era veramente uno scherzo della natura), a cui è richiesto di fare un po' la bambina lolita innocente e delicata, quindi in pratica di stare lì ferma e fare gli occhioni da cerbiatta, e le riesce bene. Se penso che la prova d'attrice la doveva dare in quel penoso film di Kevin Smith, prevedo per lei un futuro roseo di personaggi imbabolati con lo sguardo da gattina morta 
Planetarium è uno di quei film che forse piacerà a chi non sa nulla di cinema, nel senso che magari va al cinema, non sa neanche cosa sta vedendo, non vede che la regia è pessima, che il montaggio è penoso, che la fotografia (come detto) è la cosa peggiore del mondo, che i protagonisti sono mossi da motivazioni ai limiti dell'imbecillità, che la trama incespica in se stessa, che la Portman è totalmente fuori parte, e quindi torna a casa pensando di aver visto un film coi costumi anni 30, i fantasmi finti, le falsità del mondo del cinema.
Che poi il giramento di palle è continuato perché POSSIBILE MAI che non si riesca a fare un film sui medium decente? Oh tra questo, questo e questo, sempre brutti.
Non vorrei diventare ridondante, ma fatemi sto cavolo di film bello su Houdini cacciatore di Medium e non ne parliamo più! Eddai!
Nota di colore. Il film è inserito in un festival di cinema francioso che stanno facendo a Roma. Proiezione alle 19. Arrivo ovviamente mezzora prima e mi siedo. Sala piena (peraltro carine le francesi a Roma, ma dove si nascondono il resto del tempo?). Il film inizia. Continuano ad arrivare persone anche in ritardo. Di 5 minuti. Di 10 minuti. Di 20 minuti. DI QUARANTA MINUTI MA CHE CI SEI VENUTO A FARE SE HAI PERSO 40 MINUTI DI FILM! E poi ovviamente arrivi dopo 40 minuti e accendi la luce sparata del tuo cellulare per trovare il posto e ti incazzi pure perché non si alzano tutti per farti passare certo.
A FRANCESE! MA CHE IN FRANCIA I FILM INIZIANO QUANDO TE PARE ATTÈ?! E CHE CAZZO ALMENO POI SPEGNI LA LUCE NO! MA GUARDA QUESTO OH!
Certo belle sono belle che je voi di'

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