giovedì 29 gennaio 2015

CB ANTEPRIMA • Unbroken

Unbroken
Trama: Era meglio sparire da piccoli / che recitàre in questo film
Che finire da grandi solati / ed esser da Angie adottati!

Ragazzi, e ragazze, allora voi proprio mi volete male. 
Sono giorni che cerco di farvelo capire. Con le buone, le cattive, le medie (quelle che evidentemente voi volete tornare a fare), ma voi nulla, de coccio proprio.
Ve lo ripeto e facciamo che sia l'ULTIMA volta: a voi questa cosa non solo vi è definitivamente sfuggita di mano, ma vi sta veramente facendo del male.
Di cosa parlo?
MA DEI BIO-PIC! I BIO-PIC CRISTO SANTO! Ma allora proprio vi serve l'insegnante di cinema di sostegno a voi! 
Eccone un altro! Un ALTRO! BASTA!
Siamo di nuovo in guerra, ma questa volta in quella più famosa, la II, dai che la II è più famosa e aivoja quanti film ci possiamo ancora fare di storie di esseri umani veramente esistiti nella loro vita vera veramente a cui poi è capitata questa cosa di II Guerra.
Questa volta quindi è: eroe di guerra + campione sportivo + sconosciuto + Storia + sopravvivenza.
Tutte queste cose le hanno date in mano indovina a chi? Ad Angelina Jolie, una che secondo me non ha la forza di tenere in mano manco i due chicchi di riso che mangia al giorno. Forse uno per volta ce la fa.
Brevemente perché mi sono anche stancato di ripetere le cose: basta! Basta con queste "un'incredibile storia vera di sopravvivenza e coraggio". NO-NE!
Qui c'è sto ragazzetto che sa fare bene solo una cosa nella vita: correre. Riesce ad andare alle Olimpiadi, ma non vince, però non ho capito bene perché è comunque un campione. Mo' tutti gli americani so' campioni... non ha neanche vinto ed esulta... vabbé, contento lui:
Però ad un certo punto a frenare la sua corsa arriva Guerra. Va a combattere e tra una cicca e una schitarrata con i commilitoni casca con l'aeroplano.
Da lì inizia per lui un'odissa che se la sapeva Omero ci faceva subito il seguito, invece l'ha saputo Angelina e c'ha fatto il film.
Prima il giovane deve passare ben 47 giorni su una zattera in mezzo al mare tra squali e aerei giapponesi che gli sparano contro. Non fosse solo questo! Infatti gli unici altri due sopravvissuti sono quel tizio roscio anche conosciuto come NON FATEGLI FARE FILM è un cocco di papà Malocchio Moody (uno che sta lavorando tantissimo, qui e qui, e non se lo merita proprio! È proprio un lesso), e, peggio me sento, con Dandy di American Horror Story. 47 giorni con questi due farebbero uscire di testa chiunque.
Io non li sopporto per 90 minuti, figurate un po'. 
(E qui c'è la mezz'ora Cast Away.)
Comunque si salvano, non tutti ma si salvano. Ma che dico salvano, vengono catturati dai japponesi che li portano in un campetto di prigionia terribile dove gli danno da mangiare delle palle di riso coi vermi e ogni giorno gli fanno delle torture assurde tipo fargli la doccia fredda.
(E qui c'è il quarto d'ora Il Cacciatore.)
Dal campo di prigionia nella foresta i due sopravvissuti vengono portati in un campo di concentramento japponese (niente di diverso dalle normali scuole di Tokyo, immagino) dove il povero Luis viene subito adocchiato dal capo CATTIVISSIMO e SADICO.
E da lì è tutto un susseguirsi atroce di punizioni, mazzate, violenze psicologiche e non, roba che ricordarsi dei bei vecchi giorni a trastullarsi nel dondolio del mare e a pescar squali sembrano un sogno. 
(E qui c'è la lunghissima ora e mezzo che mischia tutto, da Schindler's List a La Grande Fuga, addirittura c'è il tempo per una parentesi Fuga per la Vittoria.)
Ora, detta così (come sempre, ecco perché raccontare un film non serve a nulla, tanto puoi raccontare quello che vuoi in un film, basta che lo fai bene) può anche sembrare un dignitoso film di vita vera in guerra.
Non fosse che il film è, senza mezze misure, BRUTTO.
È BRUTTO.
Noioso, pleonastico, sadico, sempliciotto, mal scritto, pessimamente recitato (poi parliamo un attimo del cast) e soprattutto è palese che si tratta di una mera "operazione". Un'operazione non si sa bene di cosa, perché ovviamente è stato snobbato agli oscar, e mi sa pure dal pubblico, però pare che la Jolie ci creda davvero, ma siamo noi a non credere a nulla. Non crediamo al suo buonismo spiattellato là, non crediamo a questi grandi sentimenti che vengono telefonati con la suoneria al massimo, non ci crediamo e basta. 
Stiamo lì per 90 minuti a vedere questo torturato in ogni modo, tanto che ad un certo punto anche basta, ma quando arriviamo alla scena "cristo in croce", quella che dovrebbe essere la più emozionante... 
...siamo proprio al delirio mistico melgibsoniano.
Inoltre il dubbio che Angelina ci abbia messo soprattutto il nome alla voce Regia e non la regia vera e propria è più che lecito per tanti motivi. Intanto le uniche foto dal set che girano  sul web la vedono ritratta SEMPRE con lo stesso abbigliamento.
Magari lei quando recita la parte della regista si veste sempre così, chi sono io per giudicarla? Ma dai, Angie, dai smettila di fare quelle facce concentrate che non ci crede nessuno
Poi il fatto che tutta la comunicazione e il marketing del film - che ricordiamo dovrebbe essere un film serio di vita vera seria con tragedia ed emozioni serie - siano fatti soprattutto di foto di lei e il suo cast di bellocci vari sulle cover dei magazine di moda, permettimi che lo trovo un po' forzato

Non trovo forzato che un attore, di solito anche bello bello in modo assurdo, diventi regista: Warren Beatty, Robert Redford, Mel Gisbon, Jodie Foster, George Clooney, Ben Affleck, Sofia Coppolah, no, Sofia no, che attrice non c'è mai stata veramente... bella non ne parliamo proprio. Insomma anche 'sti cazzi se eri attore, l'importante che poi fai bei film. Ma se io poi vedo che il film è brutto e serve più a te a darti un tono che a me a vedere un bel film, un po' mi ci incazzo, ci rimango male. Sopratutto per la condizione un po' indecorosa delle registe donne, che sono tipo 1 a 100. Dovresti essere consapevole che diventare regista si porta dietro ben più che farsi le foto in posa.
Riaprendo la parentesi cast(ing away): il protagonista è uno che recitare è proprio l'ultima cosa che sa fare, il resto sono tutti ragazzetti di bella presenza (secondo me è stato tipo un gioco di ruolo tra lei e Brad del tipo: scommetti che riesco a lavorare con un cast di 20 bei fighi 20enni e resistere! Non ne adotterò neanche uno! Scommettiamo?).
Il fatto che tutti questi siano dovuti dimagrire mille chili che neanche Christian Bale o Matthew McConaughey - e sappiamo che dimagrire comporta sia un notevole sforzo fisico sia una vana speranza di prendere degli oscar - per poi finire coinvolti in questo filmaccio ignobile la trovo una cosa oltre la beffa. Porelli quanto ci speravano, porelli.
Ma il vero colpo di genio è la scelta dell'attore che interpreta il cattivissimo sadico capo del campo di prigionia. Eccol...
...o! Sì. Esatto. È un uomo. SI chiama Miyavi (Miyavi? Ma quanto Miyavi?)
Ed è una rock star. O un rock star. Noh. Lo sapete no che questi jappi sono tutti un po' matti. Insomma il tipo è superfashion, fa queste robe qui:

ma nel film è ovviamente vestito da capitano soldato cattivissimo "tu non gualdale me tu amelicano nemico di glande japponese (!) sì?
io adesso maltoliale te con bastone di bambù lungo lungo sì?

io pallale come come quello cinese di Notte Leoni sì? Tu non piacele me, io ola stale tutto tempo massaclale te con toltule ollende sì?
e anche se forse è la parte più caratterizzata del film - nonostante la banalità che si porta dietro, ivi compresa l'ignobile tentativo, proprio sul finale, di farci vedere che anche lui un po' anche la sua di umanità con una scenetta che ci svela che anche lui aveva un cuore anche lui aveva una famiglia anche lui aveva la foto di lui da piccolo col padre nella camera, visto che per tutto il tempo ce lo presentano come uno spietato aguzzino - 'sto Miyavi rimane un cagnaccio, che sta lì sono per accaparrarsi il pubblico japponoide.
Poi scusate ma se io devo pensare ad un cattivo con la divisa che controlla un campo di concentramento con metodi poco ortodossi mi balena in testa uno sguardo e uno soltanto
Certo poraccio, chi glielo doveva dire a 'sto poro Zamperini che dopo essere sopravvissuto a, nell'ordine:
- gli allenamenti di corsa (che già solo quelli a me m'avrebbero ammazzato);
- un incidente aereo
- 47 giorni alla deriva su un canotto
- mesi in un campo di prigionia nella foresta
- mesi in un campo di prigionia in città
- mesi in un campo di prigionia in una miniera di carbone (sì c'è anche questa parte nel film, dove peraltro, in un twist veramente stiracchiato di sceneggiatura lui, che aveva sperato di essersi liberato del capitano rock star japponese cattivissimo che intanto s'era trasferito, SE LO RITROVA Lì! Ma che è? La malidizione... ma va va. È palese che si sono rigirati la Storia come volevano solo per fare la scena ad effetto...)
...insomma chi glielo doveva dire a questo che dopo tutto questo doveva morire per mano di Angelina Jolie. È morto durante le riprese. Giusto il tempo di scattare questa foto
che ora che ci penso inizio a dubitare che sia vivo pure nella foto. Guardalo bene... ti pare vivo? Chissà...
Insomma un film brutto, brutto dentro e brutto fuori. Un film che ti fa pensare che lui forse non si sarà rotto (unbroken), ma le nostre palle sì, tantissimo.
Ecco il prossimo caduto sotto le grinfie adottatrici di Angelina:

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