martedì 27 maggio 2014

Inglourious best art

Monuments Men
Trama: Arte estratta

Non me l'aspettavo veramente, nonostante la critica (come esistesse per davvero un concetto di "critica") avesse già bollato il film come "il peggiore di Clooney", io continuavo a dargli qualche speranza. Oh, parliamo di George Clooney? Non è forse il più migliore di Hollywood al momento? Regista, produttore, attore, oscar, eleganza, sagacia, maiali domestici, single impenitente, case sul lago e caffè. 
Insomma non sbagliava un colpo da anni e anni.
E poi il cast: il suo amico Matt Damon e Bill Murray e John Goodman e Sghuàn Desguàrdin (come hai detto che si scrive?) e Cate Blanchett e il Conte di Grantham. Insomma, c'è da farsi esplodere la testa con un cast così.


Ora, l'intento principale di George Clooney quando si mette alla regia è chiaro da tempo, sia quando fa commedie sia quando fa film drammatici, e cioè quello di (ri)portare la Nuova Hollywood nella Vecchia Hollywood, nella Golden Age, quella delle commedie con James Stewart e Cary Grant o dei drammi con Spencer Tracy e Laurence Olivier, con sceneggiature frizzanti, eleganti, educate. Ci era perfettamente riuscito con Leatherheads, con Good Night Good Luck e per certi versi anche con Le idi di Marzo. 
Qui crea un megateam che prometteva faville, una sorta di Ocean Seven ma ai tempi della guerra e che invece delle rapine deve recuperare le opere d'arte che i nazi rubavano in giro per l'Europa per poi riempirci un (ennesimo) progetto folle di zio Adolfo, il supermuseo del Reich, si sfrange contro una sceneggiatura veramente povera di verve. 

La scelta (sbagliatissima) è quella di dividere il cast due a due, creando siparietti di coppie comiche (Murray/Balaban - Goodman/Dujardin) o romantiche (Damon/Blanchett) che destano l'interesse di uno svogliato passatempo e distruggono l'unità del film.
Anche le due o tre scene riuscite sono poco più che piccole gag (peraltro mutuate da quelle perfette della trilogia Ocean).
Un film fallimentare, quindi? Per gli standard di Clooney sicuramente sì. Diciamo che è il suo Canalis filmico.
Quando uscì il film non si faceva altro che leggere "è stato divertentissimo girare questo film. Un gruppo di amici e professionisti riuniti a cazzeggiare e ridere e scherzare tutto il tempo". 
Ecco, per carità, noi siamo felicissimi di sapere che il vostro lavoro oltre a rendervi multimiliardari è anche divertente e interessante e che voi sul set prima di tutto ridete e vi divertite, con quei sorrisi poi siete bellissimi

E figuratevi non vorremmo mai togliervi l'occasioni di farvi battute sagaci a vicenda: "I created a French Monument Man because I wanted to work with Jean. But at the end, I especially wanted him to die in agony because he won an Oscar!" o di fare le foto con i veri "monuments men" che fa tanto "non dimentichiamo"

Oh fare i trenini (che non portano da nessuna parte) ai festival

Ma se la prossima volta intorno a tutto questo ci metti anche un bel film è meglio. Ve li meritate i mean tweets:

1 commento: