lunedì 26 novembre 2012

Mani in arto

End of Watch - Tolleranza Zero
Trama: Vi dichiaro in arresto cardiaco

Ma come? Non avevamo detto che i film con la telecamerina sballonzolante erano finiti, morti, kaput? Senza riprendere le fila del discorso sugli horror, avevamo visto come anche in altri campi (la fantascienza, la guerra, la guerra fantascientifica, i supereroi) i foundfootage o in generale le riprese evadosuuevadogiùù avevano fatto il loro tempo.
Ed ecco apparire il primo cop movie con telecamerina, ma attenzione che non sono stati davvero straight al 100%, e ci sono scene (che mantengono tuttavia lo stile cinepresa-su-ottovolante) che "nessuno" riprende. Qui un articolo che non ho letto tutto ma mi hanno detto che mettere i link ai siti stranieri sul proprio cineblog fa fichissimo fa sembrare che ti informi tantissimo prima di vedere/scrivere di un film e che soprattutto sai l'inglese.
Ricapitolando ci sono Jake Gillenal (non pretenderete davvero che io scriva correttamente un nome che contine un'ipsolon, due a e qualche h, vero?) poliziotto né troppo buono né troppo cattivo, solo "umano" (non è per capirci né Woody in quel film di qualche mese fa, né quelli cazzoni alla 21 Jump Street) e Micheal Pena (non pretenderete che io cerchi nella tastiera come si fa quella n col fregnetto sopra, vero?) - che qui lo dico e non lo nego è la volta che minimo una candidatura al Golden Globe se la becca tutta - che fanno la loro normale vita di poliziotti tra spacciatori, gente che chiude nell'armadio i figli (!), matrimoni, funerali, anche il proprio.
Bravi entrambi, su questo non ci piove (vi prego vedetelo in originale. Ho avuto l'ardire di iniziarlo in itaGliano, dopo quindici minuti di nigga e mami/papi che parlavano bolognese e sardo mi è venuta l'orticaria quella forte alle orecchie e ho riparato sull'originale sottotitolato, tutta un'altra cosa. Non chiedetevi come ho fatto tutto questo, pulotti) e il film regge, regge proprio (no reggae, regge...). Certo, il regista non reggeva la cinepresa, ma il film sì.
Chiaramente il finale piglia malissimo. Invece la fratellanza tra i due poliziotti è una delle cose meglio scritte degli ultimi mesi, l'amicizia maschia e un po' bromantica, quel tipo di rapporto che ti permette di dirsi battute sporche sulle rispettivi madri/sorelle/mogli e poi farsi ammazzare per proteggere l'altro. Infatti le scene migliori non sono le sparatorie o la vita da stazione di polizia, sono i pezzi che si fanno nell'abitacolo:
Piccola parentesi sul bel Jake. Ma quanto si è fatto bello negli ultimi mesi? Sarà la barba:
Perché a me non viene la barba così batuffolosa?
Per chi ha detto che ultimamente non mi piace nessun film (ma non sono io, sono loro!) ecco, questo mi è piaciuto assai. Certo, la scena del ballo al matrimonio, quella proprio no:
In effetti se fossi un gangsta messicano e vedessi un poliziotto che balla così anche io lo crivellerei di colpi col mio AK-47 dorato. 
Visto che abbiamo accontentato le ragazze con la foto della mia barba di Jake, voglio porre l'attenzione anche su una delle poliziotte che gravitano nel film (no, no Ugly Betty), l'altra, quella con la scucchietta che abbiamo visto anche in Magic Mike. Cody Horn, lei:
Guarda te lo dico, nonostante la biondaggine non è male peñente.

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