mercoledì 3 ottobre 2012

Forte Bravetta

Ribelle - The Brave
Trama: Testa Rossa

Sì, è vero. Proprio come hanno detto tutti gli altri siti di cinema (anche quelli che per una manciata di voti, tipo 400 (!), mi hanno soffiato il quint'ultimo posto facendomi arrivare terzultimo che è meglio di penultimo ma peggio di ultimo), Brave, Ribelle, The Brave o come diamine lo vuoi chiamare, NON è un film Pixar.

Cioè non è un film che ti prende il cuore, te lo carezza, te lo strizza, te lo riempie, te lo strappa ma poi ricuce, te lo coccola, te lo punzecchia... e insomma ci fa quello che vuole per un'ora e mezza e tu lì bambino contento di affidarglielo che sai che quando telo ridarà sarà un cuore migliore.
Brave è invece un bellissimo film Disney.
Partiamo dall'inizio, e cioè da questa affermazione: io, C&B, le ragazze le conosco. Diciamo che il mio lavoro mi porta a conoscerle. Insomma me le lavoro. Ok, detta così suona male.

Diciamo che, sin da quando sono passato da "universitario nullafacente" a "lavoratore indefesso" (soprattutto fesso), ho sempre lavorato per il "mondo del gusto femminile"(continuo a incantarmi [lapsus: volevo scrivere incastrarmi ho scritto incantarmi, bello no?], esiste davvero un mondo del "gusto" femminile? Se mi sentisse Lady (!) Gaga). Tutte le fasce di età sono passate sotto il mio sguardo vigile, dai 3 ai 40 anni (Dio santo, ma che lavoro faccio?!) e io ho sempre dovuto assecondare i gusti rosa: dai fiocchettini ai cuoricini, dalle letterine del tipo "ma se un ragazzo mi manda la foto del pene eretto rimango incinta?" ai cantanti delle boyband "chefigggoooo" fino alle collane di perle e i tubini neri (tutto questo per le vendite, mica per altro). E c'è una cosa, una sola, che accomuna tutte tutte tutte le donne (e lo diceva anche quella ricerca di mercato alla Sterling-Cooper-Draper-Price): le donne si sentono sono tutte Principesse (Nek segna che ci fai la canzone dell'estate co' sta frase) che sognano l'arrivo del loro Principe Azzurro. Lo sono anche le maschiacce camioniste, il sedile è il loro Trono, l'autostrada il loro Regno, Anaconda69 il loro charming prince
Non importa che tu sia alta o bassa, mora o bionda, culona o segaligna, indomita o servile, intelligente o svampita, tu sei LA Principessa. Sempre.
E la colpa è, logicamente, dei film Disney. Per noi uomini, au contraire, la colpa è di altri film
Biancaneve, Aurora, Bella, Ariel, fino a Pocahontas, Mulan... Ogni Principessa è state ed è un esempio, una meta a cui protendere, un wannabe formato favola.
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Merida è la Principessa scozzese protagonista di Brave, e completa un processo iniziato con le principesse non più canterine e sguardo assente o belle addormentate ma battagliere e selvagge; processo iniziato con Mulan e Pacahontas, poi portato a conclusione da Rapunzel (dove la principessa era una sfacciata "pischella" e il principe un fessacchiotto) e, finalmente, definito come nuovo standard proprio da Merida.

Merida è la nuova Principessa delle Fiabe. Quella che del Principe non ha proprio bisogno. Ed è una cosa bellissima, perché se penso che le bambine oggi avranno Merida come modello di crescita e non più delle piccole idiote che parlano ai topolini grassi e aspettano che il primo scemo in calzamaglia le venga a sposare, allora la speranza di avere una generazione molto più interessante delle precedenti è fondata... certo io perderò il lavoro.
E il passaggio di testimone tra la vecchia concezione di Principessa e quella nuova è addirittura palesato lungo tutto il film, scritto a rune cubitali. Nel confronto madre/figlia motore del film c'è tutto quello che ho appena detto, parola per parola. 

E se la sono giocata come solo la Pixar (in questo sì che si vede la loro mano, e si vede che per la prima volta abbiano affidato la regia a una donna), con una storia antica, totemica (già esplorata peraltro in Koda e nell'Imperatore lama, entrambi tratti da vecchi racconti indiani o inca, ma comunque vecchi): quando tra madre e figlia si perde ogni comunicabilità (senza spoilerare diciamo che le due non possono più parlare), costrittiva la genitrice, ribelle la primogenita e, per "sopravvivere", conta solo sapersi capire e spiegare guardandosi negli occhi, allora entrambe le parti riusciranno a comprendere i rispettivi errori e ad accettare i difetti dell'altra, senza la volontà di cambiarli (è impossibile cambiare) ma, semplicemente, cavalcando insieme.
Certo, se poi domani i furboni della Disney mi fanno Biancaneve 7 (!) per il mercato del iPadBabies e c'è lei che canta e lui che arriva sul cavallo bianco, sono degli idioti e io li odio. Per ora so solo che Brave è un film importantissimo proprio per il valore che potrà avere in tutti i prossimi film di Principesse, Principi (se ce ne fosse il bisogno), Regni, Reami, Re e Regine...
La curiosità di sapere se ci siano o meno delle derive saffiche nella decisione di negarsi al genere maschile è veramente fuori luogo, anche quello comune.
Merida è un personaggio favoloso, indomita e focosa come i suoi capelli (che rappresentano al momento il punto più alto di animazione pilifera mai visto)

Un vero esempio. E non è un caso che anche lei (proprio come l'altra indomita ragazza del 2012, la protagonista di Hunger Games) sia un'arciere che farebbe impallidire Robin Hood, anche se vestito da gru...

Brave, Ribelle, The Brave (lo so io perché gli hanno aggiunto il "The", perché non sia mai che poi gli itagliani anche se era il sottotitolo leggevano "brave" nel senso di virtuose, peccato che sarebbe anche andato bene) è un bellissimo film. Un bellissimo film Disney.
Invece loro sono bellissimi personaggi, Pixar:
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Il fatto che siano coinvolti i Mumford & Sons è cosa buona. Mentre aver usato la cantante itagliana coi capelli rossi, no... cristo che fantasia. A sto punto potevano chiamare Milva. Un plauso a MacInthos e MacGuffin. Film da rivedere ora in originale, perché so già che con quegli accenti scozzesi mi piaceranno ancora di più.
Bene, ora che abbiamo accontentato tutti, il contrasto con le lettrici che si scateneranno nel dire "col cazzo che voglio il principe azzurro io sono mia o al massimo sono di C&B!" lo abbiamo creato, milioni di gif che hanno distrutto i vostri computer le abbiamo messe, e le pratiche di critica aulica l'abbiamo chiuse, passiamo alle cose serie: ecco millemilla fanart che sono belle per il solo motivo che se prendi un pastello a cera rosso e scarabocchi un foglio hai fatto una versione grafica di Merida. Ve le metto piccole, se blogspot assiste dovreste poter cliccare sulla prima e vederle di seguito.
 
E poi, già che parlavamo di Principesse Disney, ecco alcune versioni alternative, magari alcune potevano ispirare di più e ci saremmo ritrovati tutti zombi
A proposito di gente che si fa ispirare anche troppo. Le cosplayer sono andate matte per il personaggio, figurati: unisce il cartoon con il medioevo. Certo alcune versioni sono decisamente ben riuscite

altre decisamente meno

Che poi a proposito di Principesse Lesbo, ci ha pensato un tale Alonso a farle:

Invece una cosa che davvero il cuore te lo prende e te lo porta in alto in alto in alto... sulla Luna... c'è. Non è Brave, ma il corto animato che lo precede, appunto La Luna.
Si dice sempre che i corti animati che precedono i film Pixar sono più belli dei film (non è sempre vero, quello dell'alieno era banalotto, e quello di Cars odioso) ma questa volta, be', non è campanilismo se diciamo che italians do poetry better.

Casarosa regala 5 minuti di poesia che mischiano il Piccolo Principe a Méliès, a Fellini, a Miyazaki, senza perdere per un attimo una personalità e delle origini che speriamo proprio facciano breccia negli uffici Pixar ancora di più, tanto da fargli fare tutto un film.
E invece ci aspetta il prequel di Monster & Co e il sequel di Nemo... che sia la fine della Pixar?

7 commenti:

  1. Dei fan art riguardanti Brave, a mio parere il più riuscito è quello di Michael De Pippo che in giro ho trovato fra un pò perfino pubblicato a carta da parati.
    Buona giornata!

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  2. Tutti a sbraitare per l'aggiunta di THE al titolo italiano. Proprio l'UNICA volta che i titolisti ne imbroccano una.
    BRAVE è aggettivo plurale in italiano, non avrebbe avuto senso. RIBELLE - BRAVE sembra un errore singolare/plurale. Ma brave de che? A far di conto? In cucina? Merida e le sue sorelle?
    L'errore casomai è tradurre "brave" con "ribelle" ma vabbè, passi...

    Maestrina Alabama rulez :D

    PS
    LA LUNA meraviglia senza fine.

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  3. perfetta.
    veramente una recensione perfetta.
    ne ho lette a bizzeffe, io stessa ne ho fatta una, ma questa è perfetta.
    e rende. decisamente, ma senza svelare!

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  4. alab: no ma infatti... la luna meglio di day& night. e di TUTTO wall-E tanto osannato...
    patalice: dimmi ancora "perfetto"... suona bene

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  5. No aspe. Day&Night per me è tipo filosofia fatta cartoon.
    E Wall-E cmq dovrei rivederlo...

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  6. RED SONJA TUTTA LA VITA!!!


    isa

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