lunedì 18 settembre 2017

SIAMO SERIAL • Bomber su bomber

Manhunt: Unabomber
Trama: Bomba su bomba, arriveremo a Unabomber
Perdonatemi vittime di Unabomber non ho resistito.
Comunque a parte questa presentazione da denuncia, Manhunt: Unabomber è la sorpresa totale dell'estate. 8 episodi belloni, un lungo film thriller MOLTO anni 90: FBI che brancola nel buio, agente speciale specializzato in ortografia (già...) a cui nessuno crede e che ci va in fissa ossessiva fino a diventare tutt'uno con le idee pazze della sua nemesi  (tipo andare a vivere in una stamberga nel bosco, questa:
È quella vera.
senza elettricità né sapone.. poi ti credo che diventi pazzo comunque...) e quindi riuscire a capirlo, e indi a catturarlo
caccia all'uomo serrata, criminale superintelligente che tiene testa a tutti, insomma da Il silenzio degli innocenti in poi è stato tutto un cesellare questo tipo di film, e questa serie riesce a diluire in otto ore tutto il compendio del genere.
Si tratta della storia vera delle indagini che hanno portato alla cattura di Unabomber, uno che per circa VENTI anni ha mandato pacchi bomba alla gente. 
Quanto cazzo devi essere pazzo per fare una cosa criminale del genere per venti anni, quasi affascinante per il grado di chirurgica ossessione, non è un caso che poi si scoprì fosse una specie di genio che se avesse usato il proprio intelletto, chessò, per scoprire la cura per il cancro, magari adesso ce l'avevamo.
Invece no, invece bombe, perché la società occidentale, secondo lui, meritava di essere punita per l'accumulo compulsivo di cose inutili.
Non vi rovino la storia raccontandovela tutta perché magari, come me, vivete nell'ignoranza e non sapete nulla di Ted Kaczynski e quindi scoprirlo episodio dopo episodio sarà interessante quanto lo è stato per me.
Un tipo di scrittura classica hollywoodiana MOLTO ben calibrata e attori che fanno tutti la loro parte alla perfezione
Sam Avatartington nel ruolo dell'agente sfigato che tutti sfottono tirandogli su le mutande dai pantaloni... concettualmente...
Paul Bettany nel ruolo del bombarolo che insomma Paul Bettany non ci fai mai caso ma alla fine è bravo eh e tutta una serie di comprimari di quelli che vedi spesso ma poi "dove l'ho visto questo? Ah sì, in "Spesso" e "Spesso 2 - Quasi sempre".)
Se proprio devo dire, l'episodio 6, che ricostruisce il passato di Kaczynski e il perché e percome abbia perso "leggermentissimamente" fiducia nell'essere umano, sa un po' di "capiamolo porello" e puzza un pochino di didascalico... poi torna la puzza di polvere da sparo e le cose si rimettono a posto fino al finale, col processo.
Bel serial (VIVA VIVA VIVA le serie antologiche che almeno sai che ti vedi quegli 8/10 episodi e fine, sai che avranno un finale! oh!), senza arzigogoli e di gran qualità anche aiutato dall'assenza di quel battage pubblicitario di mesi e mesi che ti fa salire l'hype e poi lo vedi e ti fai due coglioni così (Netflix ti fischiano le orecchie? Preparati al botto...)
Produce Kevin Spacey (si vede che si deve far perdonare quella roba col gatto).
Straconsigliato! BUM!
Comunque a proposito del famoso ritratto di Unabomber disegnato... leggete questo. Ridere. LO BECCHIAMO! DIRAMATE QUESTO RITRATTO A TUTTI GLI AEROPORTI! NON HA SCAMPO!
Io a Unabomber e a tutto il suo "manifesto" (Ecco. In effetti posso dire che se sentivo dire ancora una volta la parola "manifesto" gliela mandavo io una bomba carta) in cui critica la corsa al capitalismo e alla supremazia degli oggetti inutili ci regalano la passeggera e illusoria sensazione di felicità, posso dire che mi sono comprato questo. Era indispensabile per la mia festa di compleanno
Oh... Mi ha appena suonato il postino, ci sentiamo dopo...
BONUS memento ridere
Joaquin Phoenix, The Late Show With David Letterman

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