mercoledì 14 ottobre 2015

CB ANTEPRIMA • Maze Runner - La fuga

Maze Runner - La fuga
Trama: The Meh Runner

Sono andato all'anteprima di Maze Runner, serie young adult distopica che ha avuto il culo di essere prodotto solo perché Hunger Games è il nuovo Twilight e quindi c'è un pubblico di ragazzi(ne) urlanti pronte a spendere le proprie paghette mensili per libri, gadget e biglietti del cinema per vedere questi ragazzi andare contro i poteri forti, tralasciando (almeno fino all'ultima scena del terzo film della trilogia) l'amore.
Sia chiaro, ho già detto e ripetuto che sarà sempre molto meglio avere eroine virtuose, capaci di imporre la proprio forza d'animo piuttosto che stare giornate buttate sul letto a piangere perché un vampiro biondo e melenso le ha lasciate dicendo "Non sei tu, sono io. Ti amo troppo. Io non ti merito." e altre frasi del genere che oh, ancora ci cascano?
E infatti non ci devono cascare più! Siate tutte Katniss e scoccate frecce (e fracciatine) contro questi uomini deficienti che siedono su troni di spigole.
The Maze Runner (al contrario di Hunger Games e di Divergent) ha un protagonista maschile, il che lo rende meno interessante, ma aveva - almeno il primo - un'ambientazione che mi aveva più che incuriosito: un gruppo di ragazzi chiusi in una vallata, al centro di un gigantesco labirinto mortale. Una sorta di Lost ma per pischelli.
Alla fine del primo (che avevo recensito bene, se non ricordo male) alcuni di questi tizi riuscivano a scappare, per scoprire che fuori c'era stata un'epidemia che ha decimato l'umanità e che il labirinto era una sorta di scuola di sopravvivenza chi ne usciva era fico e poteva servire agli adulti (divisi in sole 4 categorie: cattivi, buoni, cattivi che a un certo punto si redimono e buoni che invece sono spie cattive) per salvare la Terra annientata.
Ecco, il secondo inizia dove finiva il primo, e essere usciti dal labirinto rovina tutto in un secondo.
Il secondo MR è una sorta di zombi movie (ci sono proprio gli infetti. ebbasta!), in un'ambientazione alla Mad Max, ma ricorda più i film di Resident Evil, qualche metropoli distrutta e ricoperta di sabbia ogni tanto e hai fatto
che perde ogni mordente e ci racconta di questo gruppo di ragazzi che non fa altro che scappare da minacce sempre diverse (soldati cattivi, infetti cattivi, attacchi di cacarella) e avere tutta una serie di paturnie tipiche dell'età (peli ascellari, doppiepunte, puzza di piedi).
Ora. Il film mi è piaciuto pochissimo, soffre dello stesso male degli altri episodi 2 di questo genere (soprattutto di HG): diventa troppa roba da gestire e viene quindi gestita malissimo, montaggio assurdo, storia che arranca, personaggi con una quota di battute prevista dalla legge delle ragazzine che magari nell'anno di passaggio dal primo al secondo si sono innamorate di un comprimario e non del protagonista (ci sono sempre quelle che si innamorano del "Ringo" della situazione e non di John, o di Paul.). Tipo questi sono due dei "Ringo":
i-fuckworldus.tumblr.com
Insomma diventa lampante il lato "prodotto", la vendibilità diventa la cosa più importante, a scapito del film (che comunque non è che si partiva da un capolavoro...).
E poi gli adulti, quando arrivano, in queste storie young adult, sono tutti maledettamente uguali, scontati, perché chi vuoi che rappresentino gli adulti nelle storie young adult? Ma i genitori! Chiaro! E quindi ecco quello severo e inflessibile, quello crudele ai limiti del criminale nazista, ma anche quella materna, quello coraggioso, quello burbero ma buono... insomma da un lato i figli che cercano la propria libertà dall'altro i genitori che la costringono nella morsa dei loro "so io cosa è meglio per te". Questa è un po' l'idea che hanno i figli della loro situazione:
E i figli che fanno? Rompono gli schemi. In questo caso gli schermi...
e a noi le palle con tutte le loro paturnie.
Questo gap tra genitori e figli è la forza motrice delle vendite astronomiche che fanno gli young adult (che fine analista, CB, perché non mi do alla scrittura di young adult?) io l'ho sentito tantissimo durante l'anteprima, questo gap. Ed è tutta colpa dei My Dreams.
E chi sono i My Dreams? È esattamente la stessa domanda che mi sono fatto quando, a cinema pieno di ragazzine un po' (troppo) emozionate (tanto che per molti minuti ho pensato perché c'ero io seduto in sala, mi pareva logico...), sono entrati 'sti quattro attrezzi qui:
Che sono - l'ho scoperto solo cercandoli, molto peraltro, sul gughel - un gruppo musicale. Hanno fatto una canzone una, peraltro una cover di un'altra canzone uscita... un mese fa!

Poi non erano passati di moda i  Blink 182 e i Sum 41? E poi quanta insicurezza e furbizia (fallimentare) rivela fare una cover di una canzone di due mesi fa che già ha fatto in tempo a stancarci?
E poi fanno questi video molto "youtubers", con tutte le cose tipiche dei video da youtubers: fondi orrendi, parole smangiucchiate, risate inutili, frasi sconnesse, momenti di imbarazzo involontario:


Mi sembrano pure un po' sfigatelli, massimo 45.000 views (cristo. 45.000 views sono poche, rendemose conto, i se arrivo a 1000 lettori in un giorno stappo lo champagne) e l'ultimo video caricato 5 mesi fa.
Ora, a parte che quella maschera di gallo ha il © e state attenti che se mi gira il chiccherone vi faccio mandare una lettera dal mio portiere, ma insomma, mi pare che stiamo un po' raschiando il fondo di queste ragazze barilotte che si innamorano del primo pischello con i capelli tagliati da un monco. E quando lo vedono lo corrono ad abbracciare
ecco. Questa cosa dell'abbraccio mi ha sconvolto. Proprio come rito, ciao - autografo - abbraccio, non si scappa. Io non li toccherei neanche con il bastoncino di Arale
Però mi sono anche detto "anteprima di young adult che vai, usanze che trovi", quindi ho aperto anche io le braccia in attesa di tutti gli abbracci, ed ecco che subito arriva la prima ragazza e "scusa gli occhialetti 3D me li devi restituire eh, non fare il furbo cibbì che sennò chiamo il regazzo mio che fa kik bossing te accartoccia".
A parte tutto, io la faccio facile a criticare i MyDreams, ma devo ammettere che le mie sono solo le parole di un vecchio livoroso che non capisce le nuove generazioni e alza il pugno al cielo dicendo "non ci sono più i bei cantieri di una volta!".
Proprio come il successo degli YouTubers (che continuo a non spiegarmi per davvero), per me è un mistero anche il fatto che Maze Runner sia riuscito a emozionare queste ragazzine che, accanto a me, urlettavano quando Thomas, il protagonista, riesce a scappare da qualche minaccia o si emozionavano davvero quando lui fa il discorso motivazionale letto forse un minuto prima su un Bacio Perugina, tutte emozioni che invece a me mi hanno attraversato come ectoplasmi. Ecco, in certi momenti mi sono proprio detto "oh. c'avete ragione voi. sono io che non l'ho capito. evviva gli youtubers. io men torno a guardare quei bei lavori che stanno facendo alla fermata della Metro C, che a me emozionano più di Maze Runner".
Insomma Maze Runner evidentemente è fatto bene, ma per me rimane un Broccolo, che vi devo dire, non sono young, forse non sono manco adult, sarò più adatto per i racconti dedicati alla fascia old mummy.
Ma forse perché io avevo letto male la locandina e mi aspettavo tutt'altro film:

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