giovedì 17 ottobre 2013

Vampirelle

Byzantium
Trama: Mamma e figa

Ci sono film che ti mettono di fronte ad una realtà talmente lapalissiana (adottare una parola al giorno anche senza saperne il significato), ma talmente chiara e banale che non ti era mai capitato di "vederla" con tale e tanta chiarezza prima di aver visto quel dato film.
Byzantium diventa quindi la tappa finale e fondamentale per il pensiero aulico che recita così: DEI VAMPIRI NON JE NE FREGA PIÙ UN CAZZO A NESSUNO!
E chi sono io per contraddire nessuno? E infatti proprio non me ne frega più un cazzo secco (!)... 
Non basta un regista che in tempi non sospetti rinvigorì il tema con quel Intervista col vampiro che innegabilmente fece il suo e per lanciare Brad Pitt nell'iper-hollywood e per farci incuriosire per la figura del vampiro edonista, sessualmente disinibito, ma in fondo triste ed emotivo. 
Non basta che le due protagoniste - mamma e figlia vampire che saltellano in ambienti o troppo squallidi (bordelli, motel, giostre abbandonate) o troppo chichettosi (vecchie case vittoriane, giardini all'inglese, corridoi pieni di quadri); quanto è banale il contrasto tra la vita contemporanea, notturna lasciva e fatta di neon e gelatine rosse, e quella passata, più intima e tutta luci livide e merletti, sì esatto è uguale uguale a Intervista col Vampiro, ma fuori tempo massimo - protagoniste che innegabilmente hanno fatto del bene, come la stramboide ragazzina di Hanna e Amabili resti, e del bona, come quella bonazza (innegabile sempre) di Gemma Arterton (colei che fu più o meno vestita qui, qui, qui e pure qui) e pure in queste gif:
Sempre viva la gif. Ma appunto, tolti i primi dieci minuti dove la bella Gemma si vede ripetutamente in abiti discinti a fare lap dance fatali
il resto è una paccottiglia di urla e vampiro che vuole uccidere vampira senza un perché o un percome. E neanche i protagonisti maschili tra cui spiccano (il volo, verso l'idiozia) un cattivissimo Sick Boy mezzo calvo e quel tizio che fece Control, che ha sempre la stessa faccia, sia che gli puntano una pistola in faccia sia che taglia teste in giro.
C'è una cosa carina, una cascata di sangue, intendo proprio una cascata
Ma si vede talmente tante volte che perde di ogni effetto sorpresa. Che in fondo sia una specie di metafora spiccia?
Insomma l'ENNESIMO film di vampiri che si prende sul serio (siamo quei vampiri fichi non quelli diamantiferi, siamo quelli struggenti e plumbei non quelli cazzoni), e che risulta solo di una noia mortale, anzi mortifera.
Certo anche aver definitivamente, e senza nessun pentimento, abbandonato True Blood - serie che comunqua ha detto il suo - dopo dieci minuti dieci della scorsa stagione per sopravvenuto "Noddai, non ce la posso più fare a seguire queste stronzate, neanche per pure divertimento spegnicervello" avrebbe dovuto essere un campanello d'allarme, o almeno un sussurro di quello che ora è un urlo chiaro e forte:
DEI VAMPIRI NON JE NE FREGA PIÙ UN CAZZO A NESSUNO!
Forse giusto a chi ha fatto questo:
[Clicca]
PS. Certo poi se esce una cosa tipo Låt den rätte komma in...

Ma rimettiamo il bel faccino di Gemma va, che fa sempre bene, vampiri o non vampiri...

Nessun commento:

Posta un commento