martedì 17 luglio 2012

Piagni sequenza

Silent House
Trama: La casa uccide ma non muda

Parlavamo poco fa di tette di remake di film horror, questo è uno di quegli instant-remake tipo il remake di REC o dei bambini vampiri svedesi... ma, al contrario di questi ultimi due esempi, questo funziona meglio dell'originale.
Ripassino veloce: La casa muda era quell'horror che ci era piaciuto perché era tutto un unico piano sequenza (sai no, come Nodo alla Gola), però poi ad un certo punto non si capiva troppo bene che dannazione succedeva.
Invece qui - benedetto qualunquismo amerigano - c'è uno spiegone finale che ti rimette al mondo! Ebbene sì! Perché insomma, a meno che tu non sia Stanlio Kubrick che fai gli horror sublimi e subliminali, certe volte uno bello spiegone ci sta tutto! (Certo, che lo spiegone sia proprio quello spiegone, magari si poteva fare di più...)
Lo sai poi cosa ci sta davvero tutta: la bellissima e a questo punto destinata a grandissime cose (tipo oscar, grandi film, storie d'amore con Ryan Gosling) Elizabeth Olsen, che siccome l'idiozia salta una generazione e per fortuna lei è arrivata dopo le sue insulse sorelle gemelle, si rivela davvero la sorpresa attoriale del 2012 (insieme alla sua prova in MMMM). 
Brava, ma brava proprio. Che uno poi quando vede un film non ci pensa no, che è tutta recitazione, che tipo un secondo prima di fare una scena dove devi mostrare il terrore, la paura o la follia, magari stavi nella tua roulotte con 'na cecagna che levate...

evviva l'attorialità.
Brava la casa, brava la Olsen, bravi i registi, bravo il piano sequenza (con i raccordi nascosti che è divertente trovare), bravi tutti. Certo Nodo alla gola...


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