martedì 21 dicembre 2010

La scena dei cretini

A cena con un cretino
Trama: Remake cretino del gioiello di sceneggiatura francese.

Questo è quello che pensavo dell'originale. E si attendeva questo remake con ZERO impazienza. Però alla fine lo si vede, perché Steve Carell è Steve Carell. Ed è valso la pena vederlo, questo brutto remake, per ricordarsi (magari alle volte te ne dimentichi) che i veri, unici, grandissimi cretini sono gli americani. Sono cretini quando fanno i remake. Sono cretini quando fanno i remake e eliminano completamente la raffinatezza della sceneggiatura originale allargando il campo di azione dei protagonisti (ricordiamo che l'originale è praticamente una piece teatrale, tutto girato in una stanza o pochissimo più). Sono cretini quando fanno i remake e allargano il campo di azione dei protagonisti e arrivano addirittura a mostrare la cena, la cena dei cretini, con tutti i cretini, la gara dei cretini, la vittoria del più cretino, quando invece nell'originale la cena non arrivava mai. Sono cretini quando dopo tutte le cose già cretinamente ripetute sentono l'impellente (e cretinissimo) bisogno di spiegare, di giustificare, di far finire bene, di far trionfare l'amore, di far "capire che il vero cretino è lui", di far accettare la cretineria del cretino come un'adorabile particolarità. Che cretini. Nell'originale non c'era bisogno di mettere sù tutto un corollario di "basica storia del perché e del percome"; il protagonista (stronzo di suo e non costretto ad esserlo come qui) trovava il suo cretino e non vedeva l'ora di sfoggiarlo alla sua cena dei cretini, quindi ecco che il contrasto tra cretino Candida vittima e stronzo aguzzino si consumava con una cattiveria tutta europea; e invece ecco che come in ogni commedia cretina americana fatta per il pubblico americano cretino entrano in campo tutte quelle mille e inutili leziosità, lungaggini e banalità che pesano tantissimo. 
Il film si doveva reggere sulla coppia comica CarellCretino vs RuddIntelligente, invece a far decollare (in alcune scene) la pellicola e a strappare le uniche risate gustose sono due comprimari, che abbiamo imparato ad amare altrove e che anche qui evitano al film una morte prematura nella noia totale. Sono loro:
Jemaine Clement, che pochi giorni fa ci ha fatto innamorare come cretini dei suoi calci rotanti in Eagle vs Shark ed è stato perfetto ladro di idee (cretine) in Gentlemen Broncos. E poi lui, Mito Greco:
Zach Galifianakis, grande cretino di Una notte da leoni, supercretino (ma geniale) fumettista di Bored to Death e assassino cretino di Operation:Endgame.
Di nuovo un remake inutile, cretino. Certo la presenza dei due attori appena citati vale la visione e vale anche ricordare di non prendere sottogamba gli inviti a cena, soprattutto se fatti da lui:
Nel film il cretino Carell fa questi diorami qui:
Li hanno fatti i Chiodo Brothers (ma che cognome fico è Chiodo?) e sono puro Pop-Surrealismo. I Chiodo's (che cognome! Pure io lo voglio!) hanno fatto anche questo:
Mica cretini.

6 commenti:

  1. Ti piace vincere facile eh?

    RispondiElimina
  2. ehahaha







    ma. aspetta. mi hai dato del cretino? ;)

    RispondiElimina
  3. E secondo te io starei a seguire e commentare il blog di uno che considero un cretino?
    Ma sarei proprio un cretino!!!

    :-D

    RispondiElimina
  4. speravo di svangare una cena :D

    RispondiElimina
  5. Se ti piace la cucina di Bruxelles sei il benvenuto...

    :-D

    RispondiElimina