Il Grinch

Trama: Gente minuscola con i nasi rifatti male in qualche clinica clandestina filippina è tutta contenta del Natale. Però c'è il Grinch. Purtroppo pure lui si fa fregare.
Mettiamola così. Io devo andare a fare il pranzo di Natale, ho dei tortellini in brodo che mi aspettano. Sto qui per dirvi un paio di cose forse a chiusura di questa settimana natalizia di film natalizi e pacchi natalizi. In realtà ce n'erano altri (Mamma, ho perso l'aereo, qualche altro horror con Babbi Pazzi, al solito non me n'è venuto in mente nessuno italiano, a voi? Magari l'anno prossimo. E forse stasera, se riesco a trascinarmi al computer rotolando sulla pancia e spingere play ci vediamo Una Poltrona Per Due (l'altra scelta è La Vita è Meravigliosa, ma insomma, già il titolo suona più falso di dire, chessò, "immacolata concezione") e la puntata natalizia di Futurama così cogliamo l'occasione per mettere anche due parole sulla favolosa puntata natalissia di Misfits.
Insomma il Grinch è un film orrendo. Bruttissimo tutto, addirittura i trucchi di Zio Rick Baker sono plasticosi e fastidiosi. Jim Carrey sprecato e tutti quei micidiali nomignoli nonsochi chinonso pepperepè davvero da orticaria. Il tutto deriva dal Dr. Seuss, autore mitico, solo in USA, di roba che matematicamente quando viene portata su grande schermo FA SCHIFO (vedi anche Il gatto col cappello e Ortone). Brutto. Recuperiamo una cosetta (solo del 1966) di Chuck Jones, che bello che era lui Chuck Jones:
Altro che. Insomma orrendo Grinch, e orrendo Ron Howard che è davvero un uomo tra i più medi di tutta Hollywood, un vero Richie Cunningham inside all'ennesima potenza.


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