lunedì 6 maggio 2013

Attacco al podere

Attacco al potere
Trama: Bruce Willis aiutaci tu!

Attacco al potere è un film di attacco terroristico conto i beneamati Stati Unti d'America, E insomma questi terroristi sono proprio delle merde, ma per fortuna ci pensa Bruce Willis!...
Non è questo il film? Ah no? Aannhh...

Attacco al potere
Trama: Gerald Buttler pensaci tu!

Attacco al potere è un film di attacco terroristico conto i beneamati Stati Unti d'America, E insomma questi terroristi sono proprio delle merde, ma per fortuna ci pensa Gerald Butler!...
Giusto? Giusto sì... è lui il film... è che con questi titolisti non si capisce mai niente.
Dunque.
La trama è tutta nella locandina: la Casa Bianca (non quella di Lele Mora, purtroppo) viene presa d'assalto da terroristi. E chi sono i nuovi terroristi cattivoni per l'americano medio? I nord-koreani maledetti ovviamente. Già siamo a due nel giro di due invasioni koreane nel nord in un paio di mesi.
A parte il fatto che avere così tanta paura di uno così:
Ad ogni modo arriva un'orda di korani impazziti, vestiti però da tupamaros perché non hanno le idee tanto chiare, in 12 minuti 12 prende d'assedio la Casa Bianca, sequestra il Presidente e si chiudono tutti insieme in uno sgabuzzino sottoterra, non si capisce poi perché, ti pare che puoi uscire vivo da una situazione del genere? Certo bisogna dire che il Presidente avrebbe dovuto controllare meglio la sua struttura di sicurezza e più che altro i QI delle guardie del corpo, visto che si buttano come lemming ritardati sotto la gragnuola di proiettili che i koreani scaricano contro il palazzetto dello sporc, tipo 300 ma nella parte dei persiani:
Comunque i koreani non hanno fatto i conti con il più banale degli imprevisti che ti possono capitare se architetti un piano geniale del genere: non hanno pensato al "brucewillis". In questo caso interpretato da Gerald Butler. Lui era stato relegato ad una scrivania
ma lui è nato per ammazzare la gente e infatti si sente in carcere, perché lui vuole una vita spericolata, proprio come Steve McQueen, che infatti cita senza rispetto
Il "brucewillis" è ovviamente quel poliziotto che proprio nel momento dell'attacco (12 minuti sono pochi per pensare a tutti) si trovava o in bagno o alla macchinetta del caffè o a bere il caffè in bagno, insomma poco distante (in questo caso un ufficio a un tiro di schioppo koreano), non tanto da lasciarsi sfuggire l'occasione di prendere in mano la situazione e salvare tutti. Da solo. Ecco chi è il "brucewillis", ce n'è uno in ogni film del genere.
Come avete letto qualche giorno fa mi è risalita la GeraldButlerite (nota e pericolosissima deviazione che ti fa innamorare di Gerald Butler) e sono addirittura andato al cinema a vedere questo film. Che insomma se vai al cinema a vedere un film come questo un po' di bene alla persona per cui vai a vederlo devi proprio volerlo... Gerald... ma non capisci...
E infatti ci sono andato con la ferma intenzione di perdonargli TUTTO. Gli avrei perdonato la bidimensionalità dei personaggi. Gli avrei perdonato l'incongruenza della sceneggiatura. Gli avrei perdonato la veridicità vicina allo zero della resistenza del corpo umano alle ferite, alle cadute da 5 metri e alle esplosioni a un metro di distanza. Gli avrei perdonato le battute cazzone che Gerald avrebbe fatto una volta piantato qualche coltello in faccia a qualche koreano. Io a Gerald gli avrei perdonato tutto. 
Ma non ci sono riuscito. Ho combattuto anche io solitario come un "brucewillis" con i miei istinti omosessuali cinematografici, ma ho perso. Il film è brutto. Soprattutto perché - nonostante mantenga le promesse che un film con un presupposto simile (koreani conquistano Casa Bianca) fa - lo fa con svogliata e malcelata noncuranza.
Diciamocelo: amiamo TUTTI Trappola di cristallo (questo è un remake ma senza Nagatomi Plaza e senza Piton che vola dalla finestra... e senza il "brucewilli" interpretato da Bruce Willis l'originale in canotta), e non possiamo perdonare che se tu mi metti in campo un figaccione che ama fare la battuta mentre tortura la gente, lo delinei anche come uno dal sense of humor di una cassetta delle lettere. Simpatia da bar dello sport:
Terrorista in collegamento walkie-talkie con Gerald: - So chi sei, troverò tua moglie e le farò male se non la smetti di ammazzare i miei scagnozzi uno a uno.
Gerald (da cui ci si aspetta una battuta ficcante e gradassa): Ma vaffanculo, stronzo, che cazzo dici, merda, culo, cazzo, stronzo. Ti faccio un culo tanto. Piscia. Cacca. L'ho già detto vaffanculo?
Ecco, non fa mica ridere un personaggio così (a meno che non sia Alvaro Vitali, e anche lì...) Vuoi mettere con la fine ironia del vero Bruce Willis:
Oltra a questo, il film spreca anche le scene di combattimento, che sono tutte brutte, soprattutto quella finale con il cattivone koreano, che si consuma in un corridoio, con un presidente mezzo svenuto lasciato lì a morire incapace anche solo di fare il tifo per Gerald - quando invece per tutto il film ci hanno presentato un presidente nerboruto (Aronne Eckard) che tira di boxe e non baci o pollici alzati. 
Certo non dico che puoi prendere sempre come esempio roba alla The Raid, ma basterebbe non dimenticare mai la lezione di Bourne.
E poi l'elemento più sprecato di tutti: il palese rapporto bromantico tra Presidente e la sua "guarda che corpo". Gerald e Aronne fanno boxe, si lanciano sguardi, uno è la mente l'altro il braccio (!), uno gli guarda le spalle l'altro le... ok. avete capito.
Anzi c'è da scommettere che l'incidente stradale di inizio film, in cui muore una sempre bellissima first lady Ashley Judd - infatti io non credo sia morta ma ricomparirà come si addice ad una regina dei Mommy Thriller - sia stato organizzato proprio da Gerald e Aronne per liberarsi di quell'ostacolo fastidioso al loro amore che merita di correre felice e contento tra le Brokeback Mountain presidenziali.
Altro spreco clamoroso il ragazzino, che ci viene presentato come un fissatone di tutti i segreti della Casa Bianca (passaggi segreti e misure di sicurezza) e quando finalmente riesce ad entrare in contatto con Gerald, invece di aiutarlo nella missione magari suggerendo qualche tracobetto da fare ai koreani, frigna e chiama la mamma. fun fact: la mamma è morta, ora c'è Gerald che pensa a te...
Per finire si spreca pure quel faccione sempre rassicurante di Morgan Freeman, che insomma quando devi trovare un sostituto presidenziale c'è sempre Morgan Freeman pronto alla bisogna
ma lì mi sa che è lui che ha tirato i remi in barca, pure in quell'altro non che si impegnasse più di tanto.
Dunque tutta una sequela di spreconi, imperdonabili anche per me che amo Gerald. Per fortuna tra un paio di mesi esce il reboot:

Comunque secondo me qualche speranza con Gerald ce l'ho... soprattutto dopo aver visto questa foto:

3 commenti:

  1. :D Io ho seguito il percorso mentale inverso: sono entrato in sala pronto a demolire Olympus Has fallen, e sono uscito dicendo: beh, bella cazzatona, ma diciamocelo: Die Hard era identico.
    Willis forse un pelo più carismatico ma soprattutto più ironico, ma, ti dirò, ho enormemente apprezzato l'assenza di battutine idiote dopo ogni morto ammazzato.
    E poi, come scrivo dalle mie parti, l'equivalente di un bel Crispy McBacon ogni tanto ci sta tutto. ;)

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  2. GeraRRRRd. RRRRRRRRRRR. GERARRRRDDDD. ERRRRREEEEEE.

    Non ho letto il post ma solo GeraLd ripetuto 700 volte. RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR.

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  3. ma quindi è GeraLdo o GeraRdo? so' probblemi

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