martedì 21 maggio 2013

Lo Hobbrut

Lo Hobbit
Trama: Calvo & Hobbit

Se penso a Lo Hobbit, non riesco a non pensare ai Take That. 
Ecco, per me Lo Hobbit è come la reunion dei Take That. Perché se io ricordo questo:
Non ci vedo molta differenza rispetto a questo:
Insomma, gli elementi ci sono tutti e sono proprio gli stessi. C'è la melodia e i maschioni, gli urletti e pure l'acqua sempre sinonimo di fluidi corporei vari ed eventuali, c'è il ritornello e c'è pure Robbie in tutt'e ddue, il Take Stronzo! Che vuoi di più!
Eppure, se quando i Take That andavano in giro ai tempi tipo 1997 del primo video le ragazze si sarebbero vendute tutti gli organi interni e una delle due cornee al traffico di organi filippino per uno sguardo (alla cornea rimasta) di uno qualunque dei cinque "prendilo", quando poi quindici anni dopo hanno fatto la reunion completa (anche con il Take stronzo quello cattivo che se n'era andato per primo), le fan erano tipo "ma prendilo cosa?! Ma piatelo te, in berta!".
Il rimando ai Take That viene proprio dal fatto che, proprio come l'inglese boy band, anche la neozelandese compagnia dell'anello era creata a regola d'arte (sia nelle tipologie che negli attori) per accalappiare tutte le tipologia di gusti, c'era il rude taciturno e lo stronzo istrione, il romantico cicciobello e l'efebico biondino, e anche il nano bear. Sì insomma La compagnia dell'Anello era una boy band, dai, ammettiamolo, solo che invece di ragazzine infoiate che andavano ai concerti con i cartelli con attaccate sopra le mutandine e scritto "We are waiting for you" (true story), si sono invece saputi creare una fandome di maschi brufolosi e giocatori di ruolo (che affarone).
Lo Hobbit è un film schiacciato dalla cruda realtà dei tempi in cui viviamo, una realtà dominata da un solo e incontrovertibile fatto: a nessuno gliene frega più un cazzo degli Hobbit. Stacce, Jackson.
Ecco, forse questa foto:
...è proprio ciò che più rappresenta la differenza tra la prima trilogia e questo primo episodio della seconda, davvero per nulla necessaria, ora in corso, e cioè la fisiognomica del nerdismo. Guardatelo che dolce ciccio bambacione nella foto a sinistra: bombolotto di dinamite creativa fissato e segaiolo a costruire tutte le porte rotonde proprio come scrive Tolkier a riga 24 di pagina 16985 e a mettere uno per uno i peli sui piedi dei suoi attori. Guardatelo invece che fighetto segaligno a destra, a sfoggiare tutti gli ottimi risultati ottenuti dal suo nutrizionista e dal suo sarto. A sinistra il Jackson che si gasa di un mostro di fuoco, a sinistra un Jackson che potrebbe scoparsi qualche starlette conosciuta ad una festa. Ce ne passa, e il risultato è figlio di questo cambiamento.
Che poi, se vogliamo chiamare in causa le parole di un altro ciccione nerd del cinema, LA trilogia è una e soltanto una:
Personalmente ho sì una certa forma di rispetto per la prima trilogia perché comunque innegabile che bello Gollum, bello Legolas, bello tutto, ma, il finale dell'Anello...
Cioè, per tornare a Lo Hobbit (quanto può dare fastidio quel "Lo"), ma se io penso che i primi 38 minuti aiutami a dire 38 minuti del film passano ad elencare nomi di nani strani Flic, Flock, Sussi, Biribissi, Trick, Track, Ballack, Bim, Bum, Bam e Mikebongiorno, e a vederli fare i saltimbanchi stupidoni e poi tutti ubriachi a cantare con tonalità bassissime (sono nani d'altronde...) ecco, insomma, mi pare un tantinello esagerato. 
E poi la staticità disumana, nanesca in effetti, di tutti i caratteri. Bilbo un idiota peggio anche di Frodo (che a proposito, fa una comparsata inutile), i nani sfido a distinguerli, pure Gandalf fare un deficente. Perché insomma almeno nella Compagnia dell'Anello c'erano sì gli hobbit e il nano ma c'erano anche l'elfo, l'umano e il mago e insomma, l'hype (e l'affiliazione per questo o quel personaggio, proprio per questo o quel bamboccio di una boy band) erano molto più variegati. Qui al massimo ti fidelizzi al nano calvo o a quello ciccione
Pensa che bello.
Lo Hobbit è un film inutile (come inutile sarà tutta la trilogia) perché non racconta NULLA di interessante. Ci sono a malapena due scene contate visivamente imponenti (la lotta dei giganti di roccia e... oddio qual era l'altra?), ma per il resto tutto è acqua che ristagna. 
Quel che è peggio poi è lo sfoggio di effetti speciali nel contesto più ridicolo. Perché, caro Jacko, ma se io penso che tu, per fare un esempio, hai speso dai 12 ai 17 milionioni di dollars per la scena dei troll che si cucinano i nani, ecco allora io penso: che te sei fumato? L'erba pipa? Penso ai poveri animatori che hanno passato le giornate su questa scena che ha la dignità comica di un Natale nella Terra di Mezzo, la scena coi Fichi d'India e Er Cipolla.
Insomma, sfido anche gli estremisti tolkeniani a salvare questo film, che, nonostante le sue quasi tre ore, è facilmente riassumibile in questa foto (che perlaltro ha molto più movimento dell'intera pellicola):

E da Potteriano sottoscrivo che per me c'è solo UNA SESTOLOGIA (che gli ultimi due sono tutt'uno per un purista come me!).
Dunque Lo Hobbit per me è proprio come quando una boy band si riunisce, non è tanto che gli ingredienti siano cambiati, è che è cambiato il pubblico. Nel mio caso poi ho sempre preferito le Spice Girls. 

1 commento:

  1. Non sono una estremista tolkeniana ma, la triloGgia mi piacque e parecchio, almeno nell'insieme. Ma questo primo The Hobbit è davvero difficile saRvaLLo...forse forse in alcuni dettagli....che ho rimosso...

    Isa

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