mercoledì 25 settembre 2013

Niki Mouse vs James Hulk

RUSH
Trama: La corsa a loro

Ron Howard è quello che ti dimentichi sempre, non è che non abbia fatto i suoi film, insomma, Apollo 13, Fuoco Assassino, Cronisti d'assalto, gli Anni 90 sono stati una buona parentesi ronhowardesca (meglio degli 80 fatta esclusione per Cocoon, e di certo molto meglio dei Duemila con quella sua forsennata corsa all'Oscar conquistato per pura pena, il pasticcio Grinch, i film di Dan Brown e il suo ultimo pessimo aiutameaddìpessimo film), però poi Howard te lo scordi, te lo scordi sempre, proprio non lo annoveri mai e poi mai tra quelli che hanno fatto del Cinema importante. Sarà che te lo ricordi così:
e quando invece ti appare così 
a me personalmente mi è apparso in Giappone, con la faccia da vecchio messa 6 metri x 6 metri, che mi incitava, a me e a tanti giapponesi vicino a me, di andare a vedere RUSH, e io l'ho fatto, appena uscito ci sono andato, e di corsa (ok la smetto)… anche perché mi sembrava di stare in Gung Ho, ve lo ricordate Gung Ho? Io sì. Mi sa che c'ha più colpe Gung Ho che i cartoni animati...
E mi sono gasato. A vedere le macchine che corrono, le macchine che fanno le pinne, gli automobilisti flambé e tutte le cose di Formula 1.
Ma partiamo dalla griglia (!) di partenza.
Il biopic è materia importante, soprattutto negli ultimi anni che si sta inseguendo sempre più spesso il biopic di gente viva (The Social Network, a quando mi risulta, continua ad essere il biopic più "fresco" a mia memoria), in questo caso metà del cast è ancora vivo, e anche se un po' bruciacchiato (se non la smetto di fare battute sull'incidente di Niki Lauda già lo so che finisco male, il famoso karmacoma), il più vivo è proprio Niki Lauda, campione del mondo di automobilismo, ma di quelli metodici, non di quelli che vogliono arrivare primi e spingono sull'accelleratore come se non ci fosse un metro dopo, no, Lauda era di quelli che, proprio come un criceto che si conserva tutti i semolini nelle guanciotte, si fa i suoi calcoli e capisce che non importa arrivare primi ma che se arriva terzo a tutte tutte le gare, lo vince lo stesso il campionato, e allora perché rischiare?
I due protagonisti di questa sfida all'ultimo scacco (sia matto, matto come i piloti che corrono a 340 KmH che scacco nero o bianco di bandiera sventolante) sono stati - nella realtà - loro:

Nella (ir)realtà filmica invece loro:
image
Quindi, mentre Thor gli fa un po' un favore a quell'Hunt che nella realtà non era poi così bello, almeno non di quel tipo di bellezza che le infermiere arrapate fanno cose del tipo "io siringo te, tu siringhi me"

Anche quando non sono interpretate da attrici che come prima foto nel book hanno quella con l'espressione "infoiamento" e come seconda "ingrifamento".
Dall'altra parte il bravo Brühl (attore che deve crescere molto di più di quando già non sia, dai Bastardi a Eva, il suo saper recitare senza soluzione di continuità in tre lingue ce lo fa stare altamente simpatico, come fosse un giovane Waltz, con meno charme) regge sui suoi dentini tutto il film.
Ora, non pensate che sia un capolavoro, questo no, ma tutto - proprio tutto - quello che deve esserci in un film del genere, c'è. Proprio come una bella puntata di SFIDE ma con gli attori famosi.
L'importante è superare la prima mezz'ora, la presentazione dei personaggi, che rasenta l'irritazione per tanta didascalica costruzione: Lauda precisetto, metodico, introverso, brutto, scassacazzi, calcolatore, monogamo e pure col rush cutaneo (!) vs Hunt istrione, istintivo, estroverso, folle, scapestrato, autodistruttivo, irruento, bellissimo in una sfida che ovviamente non è solo quella delle scuderie e delle macchine ma più tra due stili di vita, tra due modi di vedere lo sport e tutte queste cose che, se la parola "sfida" (e quella "cinema") non sono un'opinione sono PERFETTE per farti appassionare come i matti a qualcosa che, un secondo prima, non ti ha mai sfiorato neanche l'anticamera del cervello, tipo in questo caso la Formula 1. Cioè per dire che se fosse stato il Carling, il Wrestling pollice o la Corsa con le Mogli, ti ci saresti appassionato uguale uguale.
E i due attori funzionano, proprio bene anche nelle loro fisicità opposte, e quel pizzico di bromance che sconfina lo schermo...


Ed ecco, capiti (ma proprio capiti bene in tutte le loro due dimensioni) gli sfidanti, che il film prende il via, in un turbinio di corse e schermaglie tra i due che fanno bene al gasamento, fino all'incidente terrificante:

e al chiedersi: io sono Lauda o sono Hunt? Ecco, quella è la sfida che ti innesca dentro il film: ti chiedi se sei più uno o più l'altro (anche fuori da una macchina, figurati, io manco ce l'ho la macchina).
La risposta broccola è: baffi di Favino, Pierfrancesco Baffino.

Ma che belli i baffi di Pierfranci, ormai vero pappa e ciccia con Ron e con Hollywood e noi contenti per lui, io lo sono, mi sta simpatico Favino. Anche con la barba
Comunque scrivere questo post mi ha portato dritto dritto a vedere alcune scene di incidenti mortali e questo special:

E mi è presa malissimo, tipo tristezza infinita e quindi mi pento delle battute sceme.
RUSH è fico, vedetelo.


Donne e motori sono Olivia Wilde e dolori... concentrati lì dove ad un pilota costretto a stare seduto per 70 giri in un abitacolo minuscolo duole. Ecco, la presenza di Olivia Wilde ha la stessa identica funzione delle donne nude nelle riviste di motori: far saltellare l'infoiamento dalle sospensioni ai sospensori.
Olivia o non Olivia, Baffino o non Baffino, Thor e Niki Mouse o non, sta di fatto che Rush funziona. Dannatamente. Bene. E un bel film anni novantoni ogni tanto ci vuole.
A proposito di macchine brum. In questo film non hanno dato così importanza alle personalità delle macchine, ma certo se pensi che l'ultima Formula 1 che aveva visto era quell'obrobrio di Cars 2, c'è da che gioire.
Ecco le macchine famose in poll position:
[clicca]
Poi un mush up di macchine famose, che in effetti sembra più la macchina che costruisce Homer
E poi un bel progettoposter di profili automobilistici celebri, facciamo il giochino nei commenti? Dai la prima è facile facile

2 commenti:

  1. Vado a vederlo stasera! ps: per fortuna gli hai dato un chicken che sennò mi influenzi... :)

    RispondiElimina
  2. Lo aspettavo fin da quando hanno annunciato che le riprese erano iniziate.
    E, sì, sono abbastanza vecchio da ricordarmeli benissimo. ;)
    Ho trovato Rush (a proposito, ottimo titolo, mi sa che Niki vs Jim avrebbe funzionato molto peggio) molto buono, anche se non straordinario.
    Visto che tanto tutti ne parlano bene, me compreso, dico la sola cosa che, secondo me, gli manca: un pizzico di pathos.
    Sarà che conoscevamo già tutti il finale.

    RispondiElimina