domenica 30 agosto 2009

gay after tomorrow

Brüno
Sacha Baron Cohen è un genio. Non ho visto Borat per il semplice motivo che quando è uscito tutti hanno visto Borat. Quindi io mi sono inserito nella folta scia di tutti quelli che non volevano vedere Borat perché in quel momento tutti volevano vedere Borat.
Brüno fa ridere a crepapelle. Da vedere assolutamente per capire anche come va un pò l'America quella vera dei veri redneck, dei deputati che fanno le battaglie contro gli omosessuali, degli omosessuali pentiti che vogliono riconvertire omosessuali non pentiti all'eterosessualità (tipo Povia...) e dei talk-show. gustatevi l'incontro ravvicinato di Brüno con lo spirito di Milli (e era Vanilli?)
ripeto: Sacha Baron Cohen è un genio. In più fa un lavoro piu pericoloso di tanti giornalisti in prima linea...
(anche Questo vi prego, vi prego guardatelo in originale).
anche perchè la vera forza di Cohen sta proprio negli accenti...
tipo:
o anche:
(ripetete con me: odio su Tim Burton odio su Johnny Depp odio su Helena Bonam Carter)

BRUNO! LA PIù GRANDE STAR AUSTRIACA DOPO HITLER!

e poi, sono salito su questa barca qui:

Deep Water
I documentari. Bisognerebbe forse eliminare almeno il 50% della produzione filmica mondiale e cominciare a vedere molti ma molti piu documentari. Perché quando trovi il documentario giusto, quello fatto bene, quello che racconta di vite e fatti reali che sembrano essere state vissute solo per essere raccontate in un documentario, allora non c'è sceneggiatura,montaggio,tecnicodelleluci,colonnasonora,grandiattori che tengano. Il documentario ti stordisce, perché è... vero. (che scoperta eh?)
In Deep Water ci sono due personaggi opposti, ognuno trasportato da venti diversi, ognuno capace di affrontare una sfida con i propri sentimenti e debolezze. non so mi vengono idee un pò banali, frasi un pò banali... Poi c'è il mare. Non so se avete mai fatto un viaggio in barca. Ora, non posso certo dire di essere un provetto marinaio, ma mi sono ritrovato, un paio di volte, circondato solo da mare. e non ero su un'isola o sul traghetto per la sardegna. No, ero su una barca di qualche metro in mezzo all'acqua. e allora, davvero, cambi prospettiva. Tutto si sospende come un derelitto che va giù, tipo i vestiti che galleggiano sospesi in tante scene di film.
Prima dicevo che ci sono storie che sembrano fatte per essere raccontate in documentari. Intendo dire che a volte ci sono fatti nascosti agli occhi dei più, che però non sfuggono alle telecamere, quelle private, quelle delle famiglie, dei papà entusiasti dei primi passi dei figli, del natale in famiglia, delle mamme timide che mettono la mano tra l'obiettivo e il sorriso a occhi bassi. E intorno la storia corre. Allora a volte i registi di documentari sembrano avere la vita facile... Ad esempio le riprese fatte da Donald Crowhurst e Bernard Moitessier (i due veri protagonisti (insieme al mare) di cui dicevo) sono il cuore di questo film. (a proposito, questo documentario racconta della prima regata in solitaria intorno al mondo, voglio vedere voi).
e sempre a proposito di documentari e storie raccontate tramite super8 guardatevi Meet the Friedmans (vi distruggerà, vi avverto)
Non mi ricordo più dove ma una volta ho scritto che come al solito noi (parlo di noi inutile genere umano) siamo tanto arroganti da aver chiamato un pianeta ricoperto dal 70% d'acqua, Terra. Poi dici che non ti auguri un Olocausto Nucleare. Dai, anche piccolo.. già la metà spazzata via non sarebbe male, per il resto ci si lavora...


2 commenti:

  1. Per Meet the friedmans intendi questohttp://en.m.wikipedia.org/wiki/Capturing_the_Friedmans vero?

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  2. si ero ancora distratto all'epoca.. non come ora :) comunque ecco qui: http://www.chickenbroccoli.it/2011/03/documentary-month-capturing-friedmans.html

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