lunedì 19 ottobre 2009

Gran Ballo di fine vita + Uomo alla Cock

Dance of the Dead
Dove ci sono dei teenagers americani alle prese con il PROM e con gli ZOMBIE.
ma. carino.nulla più.

Bangkok Dangerous

Allora. Del film è meglio non parlare. Infatti bisogna parlare solo e soltanto dei capelli di Nicholas Cage. Mettiamola così: i capelli di Nicholas Cage sono come un attore famoso trasformista di Hollywood. nel senso che quando scritturi Cage il contratto lo firmano anche i suoi capelli. anzi diciamo che a recitare ci pensano piu che altro loro.
Anfatti... quando che scrivevo sulle riviste di cinema (bel salto indietro il blog ve'?)
avevo fatto questo articolo:

BOX 2 - TRICOLOGICAMENTE CAGE

(oppure COSA TI SEI MESSO IN TESTA, CAGE?)


Strana cosa la calvizie. C’è chi la prende bene, anzi magari ne fa il proprio punto di forza (avete presente la pelata supersexy di Bruce Willis, no?) e chi non riesce a mettere l’anima in pace. Prendiamo Nicolas Cage ad esempio: sono anni che combatte con la sua chioma indomita, non servirebbero 50 sedute da Cesare Ragazzi per placere i suoi bulbi piliferi. Tra spume, tinte, parrucchini e arditi toupet, nell’arco della sua lunga carriera, ci ha regalato delle pettinature da far venire… i capelli dritti!

PEGGY SUE SI è SPOSATA (F.F.Coppola, 1986)

Cage interpreta un rampollo della middle-class americana. Il regista Coppola, che poi è lo zio di Cage, gli mette in testa dei terribili capelli cotonati, biodo platino, che avrebbero fatto sfigurare Samantha Fox degli anni d’oro. Come si dice: “non si esce vivi dagli anni ‘80”, e questo vale anche per il nostro eroe della pettinatura.


ARIZONA JUNIOR (J. Coen, 1987)

I Coen non sono nuovi ad ardite pettinature per i loro attori, e anche in questo film degli esordi non risparmiano il povero Cage. Un’acconciatura finto spettinata, della serie “pettine questo sconosciuto”, sporca al punto giusto per rendere la follia assurda del personaggio interpretato da Cage.

ZANDALEE (S. Pillsbury, 1991)

Il film è una terribile e melensa storia di tradimenti che vuole tanto essere pruriginoso ma al massimo riesce a provocare sonori sbadigli. A farla da padrone sono i matti capelli lunghi del nostro prode, qui in versione pirata dell’amore un po’ guascone, sguardo perso nel vuoto e capello indomito. Fanno da contorno un paio di affetti da sparviero e un pizzetto luciferino. Micidiale.

CON AIR (S. West, 1997)

Ormai più di metà della testa di Cage riflette allegra i raggi del sole. Ma il nostro ha coraggio da vendere, e per rendere al meglio l’evaso dal cuore tenero di questo film fracassone si fa crescere i capelli (solo dietro sia chiaro) fino alle spalle. Il risultato risulta comico tanto che il pubblico per tutto il film tifa per il cattivone di turno, un glabro e diabolico John Malkovich!

IL LADRO DI ORCHIDEE (S. Jonze, 2002)

Nel fantastico meta-film sceneggiato dal quel mistero vivente di Charlie Kaufman, il prode Cage raggiunge forse il top del suo escursus tricologico. Nell’interpretare il problematicissimo Charlie Kaufman (ve l’abbiamo già detto che il film è assurdo?), Cage si ricopre la testa di improbabili ricci biondastri. All’epoca si vide soffiare l’oscar dal nasuto Adrien Brody, ma almeno un premio alla permanente potevano darglielo!

THE WEATHER MAN (G. Verbinski, 2005)

Cosa fa di un uomo triste e solo, un uomo ancora più triste e ancora più solo? Semplice: una pettinatura orrenda! Lo sa bene il nostro, che in questo film sospeso tra comicità e malinconia, si mette in testa un parrucchino liscio e impettito, che attira (a ragione) tutti i lanciatori di cibo nell’arco di un chilometro!


le stupidaggini che avete appena letto erano datate 2007. intanto il nostro amico ha avuto il tempo di pettinarsi così:

e così...

e così...

e per finire lo vedremo presto così...


toupet...



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