martedì 31 maggio 2016

NOTTE BROCCOL • Martyrs (2016)

Buonanotte!
Ma davvero allora è vero che non dormite per venire a leggere Notte Broccol, un appuntamento notturno dove, IO, dormo, e VOI, leggete. Bello. Mi piace. Mi fa fare sogni tranquilli. Sogni già sognati, remake di sogni.
Ah i sogni, io spesso quando sogno cose belle vorrei continuare il sogno di prima allora mi metto a pensare fortissimo a quella cosa, mi fisso proprio, come un chiodo, un chiodo fisso.
Ma comunque di sogni ne parlava il film horror della scorsa settimana, non quello di stanotte, questo parla di donne che raggiungono l'estasi, vedono un signore e raggiungono il culmine celeste con dei brividi sopra e sotto la pelle. 
Non pensate male, io quando succedono queste cose solitamente dormo.
Ecco a voi il remake di un film che si chiamava uguale:
Martyrs
Trama: Martrit

E eccone un altro. Un altro remake di cui nessuno sentiva la mancanza. Quest'anno sembra che ci si debbano proprio impegnare, nel fare remake inutili (su tutti Point Break).
Che poi non mi stanco mai di dirlo, non ho nulla contro il remake (che è un po' come la cover musicale, se ci pensi bene) e addirittura a volta ho voluto bene anche a remake inutili di film belli (esempio La Casa).
Martyrs quello francese non era piaciuto a nessuno, mentre a me, ovviamente, piacque, anzi piacè, alla francese, piascèt.
C'era il gore, c'erano diversi finali uno dopo l'altro, c'erano belle ragazze pazzoidi, c'era che quegli anni l'horror francioso dava un sacco di soddisfazioni e c'era che la cosa del martirio era una questione interessante da trattare, sicuramente più della tortura fine a se stessa (tipo Hostel per capirci), insomma i pazzi torturatori avevano le loro ragione, poi che fossero pazzi è un altro conto. Insomma seconfo me aveva una sua originalità, ad esempio a tutti ma proprio a tutti piascèt Alta Tensione, pure quello fracioso, pure quello con bella ragazza che uccideva, pure quello supersplatter, ma che alla fine della fiera parlava di doppia personalità. Mmmh. Tema nuovissimo proprio la doppia personalità con risoluzione finale a zero sorpresa.
Insomma com'è come non è arriva il remake americano di Martyrs.
E fa cagare.
Ma proprio tanto.
Tutto quello che c'era di buono nel primo (c'era eccome) viene bellamente dimenticato/cambiato/edulcorato probabilmente per renderlo meno indigesto. E allora perché farlo? Allora vai a fare il live action di Masha & Orso e non rompere l'anima celeste a noi che ci piacciono gli horror con le persone spellate vive, no? Masha spellata viva da Orso, ecco un'idea...

E proprio la scena finale è la summa dell'inutilità. Passi (ma anche no) che le due ragazze dell'originale sono palesemente una coppia mentre qui sono "molto amiche" ma manco vivono insieme, che una delle due è PAZZA vera, non solo strana, proprio PAZZA,  mentre qui è traumatizzata sì, ma neanche troppo, che l'altra è la martire sin dall'inizio, che ha sacrificato la sua intera vita dietro i deliri dell'altro, anche se lo capisci solo alla fine mentre qui è una che ci va quasi di controvoglia a salvare l'amica perché in realtà sta al college a fare le feste della sorority, che i pazzi che nell'originale facevano una paura matta mentre qui sono poco più di una setta di annoiati cristiani con la voglia di barbeque, passino tutte queste cose (ma, ripeto, anche no), ma non passa che la scena finale, in nel Martyrs vero veramente una botta
martyrs
ora diventa una roba incisiva come i denti di Masha, poco più di un giochino di luci con un po' di passata di pomodoro e degli occhi bianchi fatti col computer. 

Guarda mi è piaciuto talmente poco che non voglio rubare altri minuti preziosi al vostro sonno che potrebbe essere pieno di sogni broccoli che fanno raggiungere l'estasi

Zio Broccolia

lunedì 30 maggio 2016

Mutante ne fa una ne fa tante

X-Men Apocalisse
Trama: X-Meh

Devo argomentare bene quel Broccolo, perché è un Broccolo che in realtà è molto tendente al Chicken, solo che è e rimane Broccolo, anche se mi piange abbastanza il cuore, visto che io resto legato anem' e core alla saga degli X-Men, perché, a ben vedere, sono i cinecomics che mi sono sempre piaciuti di più, in cinecomics in mutante.
Ne avevo fatto uno studio approfondito anni fa, recensendo X-Men, 2 e 3 e il primo Wolverine in occasione del reboot giovanilistico, poi erano venuti X-Men 2 bis e Wolverine 2, e mi è sempre sembrato sensato sottolineare che l'epoca che viviamo oggi, quella dove ogni mese esce un cinecomics - siamo già a 5 dall'inizio dell'anno - deve molto, se non tutto, a X-Men. Ok, diciamo che X-Men, Spiderman e Dark Knight hanno la colpa o il merito di aver dimostrato che i cinecomics potevano diventare dei successi multimiliardari e dei bei film. Poi la Marvel ne ha fatto routine, ma questo è un altro discorso...
E la mia argomentazione partirà da Quicksilver (anche detto Speedy Gonzales). Lui:
Quicksilver era stata la grande, bellissima, divertentissima e stupefacente sorpresa del film scorso, con quella clamorosa scena che ancora è piantata bene nella nostra memoria:

Quella scena ha dimostrato che Singer è ancora un registone che poteva dire qualcusa di nuovo nel trito mondo dei cinecomics e anche se non è riconosciuto come tale (a me piacquero pure L'allievo e Operazione Valchiria, pensa te...) aveva fatto una pernacchia al relenti al Quicksilver della Marvel (infatti sacrificato in 4-4-8).
La scena ha fatto scuola e infatti ne rifanno una nella scuola per ragazzi dotati di mutante.
Sono passati DIECI anni dai fatti raccontati nel film precedente (anni 70), che a sua volta si distanziava di DIECI anni dai fatti del preceprecedente (anni 60). Quindi ora siamo negli anni 80 e gli X-Men si vestono così:

Tra gli X-Men c'è Quicksilver, figlio di Magneto anche se Magneto non lo sa, superveloce e cazzone quanto basta per adorarlo. Lo avevamo lasciato nello scantinato della madre a giocare a pingpong con se stesso e, dopo DIECI anni, lo ritroviamo lì, stessa pettinatura, stessi vestiti, stesso tutto. Ma come, va così veloce e per DIECI anni sta fermo? Questo buco enorme (ENORME!) di sceneggiatura è davvero deprecabile...
Anche in questo film gli si riserva la scena più fica a livello di messa in scena. Non ve la metto che ve la rovino, al suo posto una promo che la dice lunga su quanto successo ha avuto quella scena lì, tanto che usano Quicksilver per far comprare alla gente le cose (in questo caso una connessione veloce) più del bel viso di Fassbender o delle belle... gote di Jennifer Lawrence:

Purtroppo, sorpresa a dir poco deludente, la figaccine scende vertiginosamente di mille tacche perché la scena (che ok, è girata bene e ha un sottofondo musicale azzeccatissimo) è già la parentesi Quicksilveriana dei film degli X-Men. Per capirci, è già il "Ehy" di Fonzi, lo Yabbadabadoo dei Flinstones, è già la cosa ripetitiva che DEVE esserci perché caratterizza il personaggio, è già la scena che gli sceneggiatori saranno costretti a mettere SEMPRE, alzando sempre più l'asticella dello spettacolo e della durata, e noi già alla fine di questa seconda ci siamo annoiati un po', perché fa le stesse cose (sposta le cose a mezz'aria mentre si beve una coca cola e salva la gente ma la percula contemporaneamente e cose così).
Ecco, il pensiero per la scena di Quicksilver si può applicare a tutto secondo terzo X-Men (!): è ripetitivo. Non è brutto perché brutto (per esempio l'ho preferito di gran lunga a Deadpool che sembrava aver inventato l'acqua calda dello sfondamento della quarta parete, così è se vi parete), e continua ad avere, come tutta la saga X-Men, una sua "geometria" ben precisa, diversa dai Marvel, diversa da DC, ma - attenzione che arriva il punto saliente - è ripetitivo se inserito nell'economia di tutta la saga. Sono SEI film che Xavier dice sempre le stesse cose, che Magneto dice sempre le stesse cose, che Mystica e tutti gli altri dicono e fanno sempre le stesse cose. E, peggio ancora, in questo terzo di seconda trilogia, addirittura le scene sono  le stesse: Xavier non finisce tutte le volte mezzo svenuto e morente perché ha finito quasi tutti i poteri psichici? Erik non sta tutto il film per i fatti suoi perché lo fanno incazzare ma alla fine rinsavisce giusto il tempo di salvare la situazione e non far morire tutti? 
Forse è un andamento da fumetto (che se vedi bene sono telenovelas disegnate), ma ritrovarsi sempre le stesse dinamiche stancherebbe chiunque.
Non aiutano questi elementi:
- Un cattivone apocalittico vestito come quelli che ballano la gabber nelle distoteche di Bratislava

recitato con stoccafissità da Oscar Isaac, probabilmente bloccato dal cerone

 che lo fa sembrare tantissimo un cattivo dei Power Rangers:

- Certe scenografie da mettersi le mani nei capelli e strapparli tutti a Xavier. Quel montarozzo di sabbia finale sembra una duna di Ostia ricostruita in un teatro di posa da avanspettacolo. Ridicolo davvero. Per non parlare della scena ad Auschwitz...
- Olivia Munn (una delle nuove mutante) che io ricordavo così:

e così:

e anche così:

e invece per tutto il tempo sembra un polpettone con la retina da cui straborda la panza.

Sì. Questa gif esiste. Ecco come Olivia ricorda tutto il lubrificante usato per indossare quella tutina viola:


- La ZERO voglia evidentissima che avevano alcuni attori di tornare negli X-panni, probabilmente solo per contratto. Primo fra tutti uno scoglionatissimo Micheal Fassbender che se nel primo era quello che si impegnava di più anche un po' inutilmente adesso emana per tutto il tempo un'impressione di "vabbè so arrivato sul set che devo fa dai famo veloce che c'ho da fare altro). Secondo me possiamo dire addio al suo magnetico Magneto

- La scelta 50/50 del cast per i giovani X-Men: azzeccatissimo Tye Sheridan per Cyclope

di una noia mortale Sansa di Games of Thrones per la Grey. Pervenuti poco e niente Nightcrawler e Tempesta. Angelo inguardabile. Sacrificato Bestia.
Comunque sui personaggi e su queste linee temporali stanno facendo un po' di casino. Ma Jane non l'andavano a prendere Xavier e Erik già vecchi? Ma Nightcrawler non lo trovavano già adulto in una chiesa e non conosceva nessuno? Ma Angelo non era il figlio di un riccone?
- Il poco spazio che hanno un po' tutti, il prezzo da pagare nel mettere in un film qualcosa come venti personaggi.
Aiuta invece questo elemento: 

Sì c'è Wolverinino nostro ed è la scena più fica del film, meglio di quella di Quicksilver.
Insomma un Broccolo questo Apocalisse, anche se controvoglia, perché è sembrato tutto un po' troppo forzato, uscito un po' male, forse avevano preso degli impegni contrattuali troppo stringati, forse ansietta da prestazione, fatto sta che le cose che non convincono sono più di quelle che sì.
100% Soft ha fatto questa cosa bellissima:

Ma lui pochi mesi fa aveva fatto anche quelle per gli Avengers. Che sia il vero anello di congiunzione tra Marvel e Fox invce che il tanto conclamato Spiderman?
Il prossimo X-Men sarà ambientato negli Anni 90. Che canzone useranno per la scena di Quicksilver? Secondo me questa:

Ah io la Munn la ricordavo anche così comunque

venerdì 27 maggio 2016

SIAMO SERIAL • Shameless chi legge

Shameless • Stagione 6
Trama: Li am, i Gallagher

Con Shameless ho sempre avuto questo rapporto altalenante: piaciuto molto la prima stagione, stancato alal fine della seconda per sopraggiunto WTF perenne, abbandonata la tre e ripresa la quattro, ripiaciuta alla quinta.
Ora arriva e passa la sesta stagione, accompagnata da un promo seventies un tantinello tirata, diciamolo:

che sottolinea la domanda: chi può fare a meno dei Gallagher? Io no. Non più. 
Tra le famiglie seriali televisive questa è quella che mi è entrata proprio più in sintonia, prendi per esempio i Crawley, loro:
Con i Crowley non puoi empatizzare più di tanto, per manifesta nobiltà e noia, e infatti ammetto di aver abbandonato Downton Abbey e non avere per niente voglia di recuperare l'ultima stagione (a parte che come vi ho detto e ripetuto che sono almeno due anni che la mia voglia di serie tv è sotto le scarpe, c'entrano ovviamente i White e i Draper. E comunque non lo dico solo io.), mentre con i Gallagher, che se vogliamo sono l'esatto opposto dei Crawley, scotennati, sciroccati, straccioni, pazzoidi, quello che volete, ma  tutta gente che al posto del groviglio di etichette e sentimenti compressi che c'hanno i Crowley hanno un tubo unico, dritto, pulito, quello che pensano dicono, quello che vogliono fanno, quello che hanno amano. Nuovo mantra: Gallagher way of life!
Ora non dico che mi metterò a pisciare addosso alla gente, a fare lo spogliarellista bipolare, a spaccare i parabrezza delle macchine dei miei professori del college, a bere fino a farmi scoppiare il fegato, ad amoreggiare con un criminale sul retro di un deli, ma se bisogna imparare qualcosa dai Gallagher è "non t'aspettare nulla, perché tanto tutto quello che t'aspetti non succederà e tutto quello che non t'aspetti prenderà la forma di un camion pieno di naftalina rinforzato tipo monster truck di Mad Max e ti verrà addosso a tutta velocità. E tu fatti colpire e non rompere i coglioni", ecco più o meno bisognerebbe vivere sempre con questa maglietta indosso
Certo poi io che parlo di personaggi televisivi come fossero persone vere, questo è tutto un altro conto. Diciamo che sono bravi sceneggiatori, fanno bene il loro lavoro di sceneggiatori di film/serie: ti fanno credere che i Gallagher esistono davvero. 
E quindi ti dispiace se la storyline dei questa stagione prende a mazzate Lip (il mio preferito)

sei curiosissimo di sapere come andranno le cose per Carl (che ometto che si è fatto) nel suo nuovo mood rapper bianco
Showtime season 3 shameless fancy carl
adori sempre Debs, vorresti essere Kev e V (che sono tipo la coppia ideale assoluta), non puoi crede che una bellissima storia d'amore debba finire così

solo perché uno dei due attori è diventato una tartaruga ninja
e sei contento che la prima parola di Liam sia stata
Rebloggy (http://rebloggy.com/post/my-gifs-shameless-shameless-us-lip-gallagher-liam-gallagher-shamelessedit-mine/77711745556)Rebloggy (http://rebloggy.com/post/my-gifs-shameless-shameless-us-lip-gallagher-liam-gallagher-shamelessedit-mine/77711745556)
Invece se c'è una di cui non te ne frega assolutamente niente è Fiona, di lei e di tutte le sue ennesime paturnie

Insomma proprio come se una volta all'anno chiami dei vecchi amici e gli dici "dai oh raccontatemi TUTTO quello che è successo, dai".
Che poi per me siano in America e per chi si professa tanto purista (pff) siano in Inghilterra (Shameless UK è alla UNDICESIMA stagione, sempra che quello USA chiuderà con la settima. Come faremo? Ci trasferiremo? Vediamo quando ci colpirà quel monster truck e decidiamo.) fa lo stesso.
Vuole peraltro il caso che io stia rivedendo, per motivi miei troppo difficili da spiegare ma che riassumerei con "NON HAI MAI VISTO SHAMELESS?! VEDIAMOLO! È fico! Ti piace sicuro!", tutte le stagioni e vedendolo come un corpus unico (dove per corpus ovviamente intendo questo:
devo dire che ho sopportato molto di più i WTF imperanti: non è da tutti farti sembrare normali, quasi sacrosante, tutte le assurdità che accadono ai protagonisti.
Io dico solo che vedere e rivedere Shameless è bello perché ti fa pensare più e più volte che non siamo noi a decidere come deve andare la vita perché non viviamo impomatati dentro una magione inglese dove la cosa più emozionante è un granello di naftalina che si poggia sul busto di trisavolo, granello che viene subito spazzato via dalla cameriera.
Forza. Chi mi ha messo la droga dell'impegnone nel caffè stamattina? 
Ah. A proposito di famiglie incasinate e serie TV:. dopo i primi cinque minuti della sesta di Game of Thrones ho formalmente deciso di abbandonarlo. Per ora non sento nessun pentimento, se mai lo sentirò sarete il primo a saperlo.
E comunque ecco un po' di famiglie seriatelevisive di cui avremmo voluto far parte, anche come cugini lontani:
the simpsons photo bart simpson family picture


No. I Cesaroni non li metto neanche pagato.

giovedì 26 maggio 2016

CB ANTEPRIMA • Alice Attraverso lo specchio

Alice attraverso lo specchio
Trama: ...verso lo spacchio

Per avercela con l'Alice di Tim Brutton ci sono tutti i motivi. Tuttissimi.
A parte l'essere stato il maggior incasso assoluto per un film del regista, che avrebbe meritato questo primato (merimato, quindi) per ben altri film belli tipo Edward mani di forbice o Beetlejuice e averlo definitivamente rincoglionito (ha fatto più bei film Tim? La risposta è no. no. no. you don't do good film anymore and you know now tatatutù), quell'Alice lì (peggior film di quell'anno, peggior film tra i film di favole che si moltiplicano ogni anno, sì, peggio ancora di Cappuccetto Rospo) ha avuto la colpa di far rendere conto alla Disney (e altre case di produzione tutte intorno) di avere nelle tasche belli e pronti tutta una serie di film da trascinare dal mondo dei cartoni animati a quello reale. Che poi, con tutto il 3D con cui fanno ormai 'sti film - agevolo diapositiva dove si vede come un vero genio della comicità smodata e pungentissima inglese (ricorderete Little Britain, se non lo ricordate FATELO ORA) è ridotto a fare il pupazzo in calzamaglia verde.
 
Perché ogni volta che un grande comico inglese viene fagocitato da Hollywood poi non fa più ridere? Ricky Gervais, Pegg/Frost... Il paese delle merdaviglie veramente...
Comunque c'erano altri motivi per odiare fortissimo quel primo Alice, oltre al fatto che era oggettivamente un bruttissimo film, ma non li elenco e perché non ho tempo e perché voglio cercare di chiudere la pratica nel breve tempo possibile, che sembra un po' quello che si sono detti anche regista, sceneggiatore e attori (tranne uno).
Il film è il sequel più pigro che si potesse immaginare, il che paradossalmente lo rende meglio del primo, infatti non si può dire che il minutaggio non arrivi a compimento senza un certo ritmo, ma ogni scena, ogni dialogo, ogni espressione, ogni apparizione sono messi lì perché "va bene così": rimettiamo tutti i personaggi del primo, ma non facciamogli dire più di due battute (oddio, detta così non so se è una cosa positiva o negativa), facciamo fare ad Alice delle cose ma mi raccomando puntiamo l'attenzione sul personaggio più irritante di tutti: Gionni Deppe col mascherone e la convinzione che si possa davvero interpretare per vent'anni personaggi borderline senza uscirne completamente rincoglioniti

Convinzione che ha solo lui, a tutti gli altri è lampante il contrario:

Ah, ricordiamo che nel primo c'era anche la Deliranza. Sta roba qui che ancora invade i miei incubi di tanto in tanto:

Incredibile ma vero non v'è traccia di deliranza questa volta. Forse questo era stato troppo anche per Gionni.

Insomma ci sono i personaggi del primo, gli animali pazzi, le regine pazze, tutti pazzi, tutti parlano strano (ma senza una vera ricerca stilistica, ci si limita a mettergli in bocca ogni tanto qualche parola strana) e via che il film è fatto senza poi tanto sforzo, tanto i bambini lo vedranno comunque, i genitori dovranno accompagnarli e le teenager che su instagram non fanno altro che dire "cioè Alice è proprio la mia favola preferita" sono già in fila. Con buona pace per il reverendo Charles Lutwidge Dodgson, al secolo Lewis Carroll, uno che per diletto fotografa bambine in pose un po' "così". È LA STORIA SIGNORI!!!undici!!
Comunque. In un guazzabuglio di viaggi spazio-temporali (avevano già unito Paese e Specchio nel primo, quindi hanno dovuto un po' creare da zero, con tutto il non-rispetto del caso) ritorniamo alle origini del Cappellaio, scopriamo il perché dell'odio tra Regina Bianca e Regina Rossa - che per inciso sono sempre insopportabili come ce le ricordiamo, la prima, Anne Hathaway, sembra Mina (la cantante, non il giornalista, quello c'ha l'accento) che muove le mani tutto il tempo e fa l'eterea


l'altra, l'immancabilmente pessima Helena Bonham Carter, tutta urla e facce da speedata

L'unica - davvero l'unica - nota positiva del film si chiama Sacha Baron Coehen. Sappiamo da anni che Cohen è un attore di primissimo calibro, prima ancora di essere Borat o qualsiasi altra maschera assurda voglia indossare, e anche questa volta si dimostra una spanna su tutti gli altri. Il suo Tempo, una specie di cyborg metà uomo metà ingranaggio



è l'unico che ha qualcosa da dire, che riesce a dirlo bene, e a raggiungere quel minimo di profondità tragica che i personaggi delle favole DEVONO avere, se non ce l'hanno loro, diamine, con tutti i casini che gli succedono! 
Tempo, fossero stati più coraggiosi, sarebbe potuto essere un villain indimenticabile, horrorifico e shakespeariano come certi cattivi di favole del passato (penso alla regina pazza del Fantastico mondo di Oz o al Re della Luna del Barone di Munchausen... vedi, due che perdevano la testa per un nonnulla...)

Sai invece di Freddie Mercury chi dovrebbe interpretare il buon Sacha? Rasputin! Cavolo sarebbe perfetto!
Fanno la loro apparizione il Moriarty televisivo per un totale di 30 secondi che se non sta attento diventa quello mellifluo e sudaticcio sempre. Proprio nel contratto "il mellifluo sudaticcio"

e una citazione vivente di Arcimboldo che ho molto apprezzato

Si può dire che questo secondo Alice sia la sintesi dei peggiori approcci che si possano avere di fronte all'adattamento cinematografico di una fiaba. Io non dico di fare per forza la fiaba horror, capisco che sei la Disney e devi fare i tuoi conti, ma se a poco impegno nella scrittura ci metti pure una qualità più bassa della media in quanto ad effetti speciali e un totale disinteresse ad approfondire qualsivoglia personaggio (sì ok, qualcuno dirà che qui si approfondisce il Cappellaio, la scelta più logica. È molto più interessante il brucaliffo, allora... peraltro doppiato dal compianto Piton a cui è dedicato il film. Che poi nel cast ci siano un sacco di Harry Potteriani (ricordiamo l'unica vera fiaba moderna) mi fa venire la tristezzuola...)
Comunque ragazze vi volevo dire una cosa: BASTA BASTA BASTA mettere la citazione di Kerouac sulla pazzia dappertutto tipo Facebook, Instagram, (soprattutto) Tinder. Sai quella che fa: “Perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh”
Prima di tutto una cosa è che la scrive Kerouac, un'altra che la leggi sotto le foto di voi che saltate sul bagnasciuga di Ostia, scondo poi perchè, BREAKING NEWS, essere pazzi fa schifo al cazzo.
Tipo secondo voi questa ci stava col cervello quando si faceva questo tatuaggio?
Chiudiamo con una gallery di disegni che hanno composto una mostra, disegni che rispecchiano ampiamente il fandom generale di Alice: gli piace a tutti ma in pochi sanno dire qualcosa di nuovo:
Ah! Oh! La canzone finale l'ha scritta Pink. Ha fatto pure un video. Il video parte benissimo proprio pazzo: ci sta un tizio che si prepara la colazione e sente degli strani rumori venire dall'altra stanza... ci va incuriosito e... AIUTO! CI STA UN PROSCIUTTO APPESO AL SOFFITTO! A Carroll sarebbe piaciuto...

Gwen dije qualcosa tu va...

All'anteprima ci ho rimediato ben DUE REGALI! Un quadernino multisoggetto (và che foto artistica):

e una bellissima maglietta in poliestere stampata con tutto un disegno alicesco. Che dite ci sto bene? Sembro abbastanza pazzo se ci esco?

La Delipanza. Ma anche la Depilanza.