martedì 30 giugno 2015

Lupo solitario

Late Phases

Trama: Taciturno di notte

Gli uomini lupo, come sapete, mi piacciono. Di certo più dei vampiri, poco sotto gli zombi (anche se ultimamente 'sti zombi sono talmente inflazionati che quasi quasi da oggi sì. mi piacciono più i werewolf! Tiè! E poi comunque ce n'ho pure uno tatuato, invece di zombi no... tiè di nuovo). Sono creature fantastiche (sia nel senso di immaginarie che fiche) questi ometti che una volta al mese si riempiono di peli e denti aguzzi e vanno in giro a segnare il territorio, a odorarsi i sederi a vicenda e a mozzicare i polpacci dei postini. E sembra che in questo 2015 se ne sia accorto anche il Cinema, che ce li sta proponendo sempre più spesso, un po' nuova linfa vitale horror, visto che il filone vampiri è esangue e quello zombi ormai moribondo (quando un filone horror arriva alle commedie romantiche, è bello che andato).
In queste fasi iniziali dell'epidemia uomolupesca che sono sicuro arriverà da qui a un anno già abbiamo avuto lo spassoso branco di What We Do in the Shadows e il gigantone peloso di WER (mi rifiuto di chiamarlo col titolo italiano, più che mi rifiuto non me lo ricordo), e ora questa specie di linci mannare qui:
Che proprio lupi lupi non sembrano, bisogna ammetterlo, e anzi, in alcune fasi sono pure un po' ridicoli, non essendo altro che uomini con dei vestiti di peli che sembra che hanno sezionato quei moonboot pelosi anni 80 e ci hanno fatto il costume:

Comunque questi cosi mannari se ne vanno in giro nelle notti di luna storta in una specie di quartiere per vecchi, di quelli costruiti per mandarci i vecchi appunto, una sorta di ospizio versione quartiere, ognuno la sua casetta con giardino invece della stanza triste col linolium per terra, che io dico pure non te poi manco lamentà, non fosse che poi ogni tanto arriva 'sto tipo peloso che ti strappa un braccio... ma insomma, magari se gli lasci i resti della cena fuori dalla porta si sazia e se ne va, al massimo ti piscia sulla porta o seppellisce le ossa del vicino nel tuo giardino, ma insomma nulla che con una buona lettera di lamentela non si possa risolvere.
Ad abitare in questo comprensivo comprensorio ci va un veterano della guerra cieco, proprio che non vede, non che viene dalla Cecoslovacchia, c'è la i, che capisce subito che qualcosa non va... lo capisce subito visto che la prima notte che arriva una lince mannara già gli ammazza il cane.
Da quel momento è guerra. Cieco vs Lupo Mannaro. Proprio come Rutter Auer in Furia cieca lui può fare affidamente solo sul suo udito, sull'addestramento e sul suo olfatto sopraffino (ci sta pure che i lupi mannari puzzano, se è vero che sono cagnoloni, pensa che alito...), praticamente Daredevil contro i mannari.

Il film ha una qualità ammirevole, è sincero, non si nasconde né dietro "abbiamo fatto un grande horror" né dietro "massì buttamola in caciara tanto è tutto 'na merda, sto fil è 'na merda, noi siamo 'na merda, la vita è 'na merda", quindi diciamo che se da una parte c'è l'impegno purtroppo profuso senza troppa bravura (né gli attori, né la regia, né la sceneggiatura sono davvero qualcosa di memorabile), almeno è piacevole notare l'impegno e non quella pratica usuale di molti horror dal basso budget e con attori sconosciuti che decidono quasi di proposito di fare una roba brutta  perché "tanto è un horror, checcazzomenefregamme".
Poi rimane il fatto che la ridicolaggine degli uomini lupo rovina un po' tutto, e che parlano un po' troppo, e rimane la certezza che se il film fosse stato in mano ad un regista più capace (mi vengono in mente un Del Toro o un Marshall alle prime armi), sarebbe stato un filmone.
Però la scena della trasformazione (che come sappiamo è uno dei momenti clou dei film licantropi, ne parlammo in occasione della mia prima trasformazione in Anteprimista Mannaro) non è niente male, con questa nuova pratica di far letteralmente crescere il lupo dentro l'uomo (mi pare che questa fu la prima vera volta in cui il lupo si toglieva l'uomo-abito); pelle strappata, denti che cadono per terra come biglie sostituiti dalle zanne, e il lupo esce fuori:
Gironzolando l'altra notte, tra un'ululata e un accoppiamento, mi sono imbattuto in uno stupendo tumblr mannaro pieno di gif pelose come piacciono a noi. 
The Werewolf (1956)
Particolare attenzione è data ovviamente alle lupesche metamorfosi (anche se questa rimane la migliore di sempre):
 The company of wolves
Highway to Heaven (1984-89)The Lost World (TV series) (1999-2002)
Vampires (TV series) (1968)The Adventures of a Two Minute Werewolf (1985)
Ovviamente di uomini lupo italiani neanche l'ombra, quindi se proprio vogliamo ricordare il più alto esempio di licantropia italica dobbiamo, nuovamente, chiamare in causa il (fu) grande Pippo:

Forza Pippo Forza Lupi so finiti i tempi cupi.

lunedì 29 giugno 2015

Air Fors One

Big Game
Trama: Rare Imports

Il regista di Big Game è quello che qualche anno fa fece un miracolo formato film horror-grottesco, quel Rare Exports con i babbi natali creature mangiabambini (se non lo avete mai visto recuperatelo ORA).
Il passo dal fare un film che vale e viene quindi esportato (rare export infatti) in america all'essere a quel punto braccato da cacciatori di registi americani, essere fucilato di siringhe addormentanti e trasportato in cattività in america e costretto a fare film ma più americani di quelli che facevi in patria è brevissimo.
E come quasi sempre succede quando un regista viene strappato dalla sua terra natìa finisce che fa film brutti, gli esempi sono decine e decine, se solo non fossi stato appena colpito da una siringa addormentante ve li elencherei.
Il peccato veniale è quello di "americanizzare" il proprio background. Infatti il film è comunque ambientato nelle nevose foreste finlandesi, e uno dei protagonisti è comunque lo stesso ragazzino del primo, praticamente nello stesso ruolo (lo sfigatello, che poi essere sfigatelli in finlandia vuol dire non saper fare il cacciatore e affrontare un orso grizzly, mica come qui che sei sfigatello se non hai tanti amici su facebook), che si ritrova, durante il suo rito di iniziazione da bambino a uomo (sopravvivere a due giorni solo nella foresta, possibilmente tornando con una testa di cervo sulle spalle) ad avere come compagno di avventura nientepopòdimeno che Samuel L. Jackson, presidente degli stati uniti, che intanto, qualche minuto prima, ha subìto un attacco terroristico da parte di una fidata guardia del corpo, che ha fatto abbattere l'Air Force One, proprio mentre passava sulla foresta di cui sopra.
Insomma Air Force One + goonies finlandese.
È un peccato però che la parte americanoide - il presidente che alla fine imbraccia il mitra, il terrorista imbecille, il centro di controllo dell'air force one abitato solo da idioti o traditori, il presidente che alla fine vince che manco Team America - affossi il film nella totale mancanza di originalità.
Non dico che sia sbagliato ai massimi livelli, anzi ci sono scenette carine, azione sostenuta, il ragazzino è bravo e gli effetti speciali piacevoli, ma proprio perché Rare Exports era così dannatamente originale, era poco meno di una pretesa volere dal regista qualcosa di geniale, o comunque originale più di un presidente nero con la battuta (di caccia) pronta, che quello era originale negli anni novanta. Obama non t'ha insegnato niente? O nei boschi finlandesi non era arrivata la notizia?
Il cast è contornato da quello che ha costruito il Titanic (questa volta alle prese con aerei), con un tizio che fa sempre la parte del cattivo (anche in Dexter, quando già era diventato bruttissimo) a cui è riservata la morte più interessante del film e, in un quasi cameo, Lumacorno che si è evidentemente rubato i costumi dal set del film perché è vestito paro paro.
Veramente BASTA alla caccia al regista! Americani non andate più a fare i bracconieri all'estero e a portare i registi nel vostro paese, lasciateli nel loro ambiente naturale! Registi nel loro paese per un mondo più giusto e film più originali!

venerdì 26 giugno 2015

SIAMO SERIAL • Magiflix

Dicevamo... Serie TV morte e sepolte, e al funerale hanno suonato questa tutto il tempo:

Allora facciamo il callo al fatto che ogni volta che parlerò di serie TV (sempre più sporadico in effetti) è solo accanimento terapeutico. Tra serie che a malapena raggiungono la sufficienza, altre inguardabili, altri che vai avanti per pura noia, la bolla dei serial è scoppiata come i mutui qualche anno fa in america.

Sì lo so che prima o poi uscirà la serie che ci farà gridare al nuovo miracolo, ma secondo me - parafrasando Charles Burns, il fumettista - quello che la scriverà e dirigerà è uno che ora sta alle elementari, giocherella col telefonino del papà e non sa neanche chi diavolo sono Jack, Walter e Don.
I voti non mi sbilancio a darli perché non sopporto più chi mi dice "alla terza risale"... ma io ho tempo a malapena per la prima!!! Una serie deve colpirmi alla PRIMA! Punto!
Non mi ha colpito, neanche per la prima... mezzora... questo:
The Casual Vacancy

Trama: Eri Potter

Ammetiamolo, noi e tu, J.K., amettiamolo senza paura di essere giudicati, a cuor leggero, facciamo outing, non nascondiamoci dietro un dito. Dài diciamolo insieme tenendoci per mano... 3..2..VOGLIAMO HARRY POTTER!!!NON CE FREGA GNENTE DEL RESTO DEI LIBRI TUOI!!!

Vedi. Non ti senti anche tu più leggera ora?
Hai scritto quella che di diritto è la più grande saga (letterario e cinematografica) degli ultimi 15 anni. Sei una grande - che tu sia una prestanome o davvero un genio nonostante la tua faccia da borgatara arricchita non ci frega nulla - sei la mamma di Harry Potter e per questo sei anche un po' la mamma di tutti noi potteriani (mi dai la paghetta? Con la p non con la m.). Ma capisco che dopo 10 anni a scrivere solo di un personaggio uno può stancarsi e voler provare cose nuove. E tu te ne esci con thriller sotto falso nome e questo dramedy (un po' drama un po' comedy) a sfondo politico. ARIDACCE HARRY POTTER!
Ho visto la prima puntata e, nonostante sia sempre carino vedere come la Rowling sappia raccontare i caratteri umani (la vera richezza della saga di HP è la profonda umanità dei suoi personaggi) continuavo solo a guardare Albus senza barba e a fare questa faccia:

e a provare il desiderio che da un momento all'altro qualcuno avrebbe tirato fuori una bachetta e urlato

La storia del paesino perfetto nell'interland inglese che nasconde tante sottotrame più o meno misteriose o segrete non è una cosa nuova, per carità alla Rowling tutto le si può dire tranne che non sia bravi negli intrecci, ma ripeto: VOGLIAMO I MAGHI! VOGLIAMO LE ACROMANTULE! VOGLIAMO LA GENTE CHE VOLA!
Dai, ora hai provato altre strade, brava, ma adesso girati e torna da noi. 
Per fortuna l'hai fatto davvero e io già sono alla ricerca dei biglietti per l'anteprima di Animali Magici. A proposito, aver scelto Hawking per il ruolo protagonista è stato.. magico. Brava.
A proposito di maghi (ma senza bacchette). Hanno fatto il serial di
Jonathan Strange & Mr. Norell

Trama: Maghisì

Che è fico. Ma proprio tanto.

È tratto da un libro che, nei momenti di pausa tra un HP e un altro, ho cercato di leggere ma che ho trovato di una certa noia (certo aspettarsi da tutti i libri letti, fossero anche Fabio Volo, la magia HP non è il passo giusto con cui partire), mentre la serie, sarà la magia del cinematografo, ha tutto un altro piglio.
C'è la magia vera - e questo è un bene - proprio quella delle cose incredibili tipo statue di marmo che si risvegliano, flotte di navi fantasma, cavalli di sabbia

e c'è la lotta di due uomini, maghi, diversissimi tra loro. 
Uno di questi è il sempre clamoroso Eddie Marsan, ometto antipatico, altezzoso e, almeno fino all'autoproclamazione a mago di Strange, unico mago d'Inghilterra. Un ometto in cui ci in fondo nonostante l'antipatia ci si può riconoscere:

(sostituendo "movie" a "book").
Da vedere, per qualcosa di un po' diverso, un serial pervaso da quell'aplomb inglese alla Downton Abby ma con l'aggiunta dell'occulto.
Devo ancora capire che ci fa il Conte Olaf nel serial, però

Ora vi chiedo una cosa che esula. Avete letto questi?

No perché lui è il cantante dei Decemberist, l'illustratrice è brava (infatti faceva le cover e se non erro era anche nel gruppo) 
e non come la Riglietti (avete notato sì che la Riglietti NON fa più nulla vero? Spero di avere a che fare con la sua uscita dalle scene), e insomma mi pare sia interessante. Non mi dite di credere alle frasi di cover e fascette che vi assicuro (consiglio da insider), non è vero nulla. Sono DISPERATAMENTE alla ricerca di qualcosa di magico da leggere che non sia una roba tipo Peppa Pig fa le magie. Che mi dite? Aspetto la serie o il film che sicuramente faranno?
Chiudo con due serie orrende quanto inutili. La prima è:
The Whispers

Trama: Bisbigli immaginari

Ancora con i ragazzini che parlano a presenze invisibili che gli adulti scambiano per i loro amici immaginari e invece erano alieni (o presenze, dalla prima puntata, almeno quello, non si capisce) che vogliono conquistare il mondo e lo fanno usando gli innocenti bambini? 

Il pilot è di una noia e "risaputaggine" ridicola, il fatto che sia coinvolto Steven Spilbi lo allontana sempre di più dal fiuto che ha sempre avuto anche in fatto di produzione, gli attori non sono pervenuti, probabilmente erano lì solo per il cestino del pranzo.
Il più grande spreco poi è essersi giocati il titolo e non aver fatto una serie su questi campioni del sound e delle movenze sexy qui:

giovedì 25 giugno 2015

Sindrome di clown

Clown
Ah no mettiamo la locandina censurata che sennò i bambini si spaventano
Clown
Trama: Unhappy Meal

Mo' tutti hanno paura dei pagliacci. 
Tutti "oddio io ho la paura atavica dei pagliacci! Aiuto!" come se fosse la paura più diffusa del mondo. Ho invece idea che sia uno si quei rari casi di paura indotta dalla cultura pop, come la paura degli squali.
Ora sinceramente ma quante diavolo di volte ti capita, davvero, di incontrare un pagliaccio? Secondo me c'è più probabilità di incontrare uno squalo.
Pensa se incontri un pesce pagliaccio particolarmente grosso...
Fish Clown animated GIF
Insomma il pagliaccio come personaggio horror registrato e formalmente riconosciuto, al pari dell'uomo nero sotto il letto, dell'assassino con la maschera in faccia, del fantasma vendicativo. Ma siamo sicuri che tutta questa paura dei pagliacci non ci sia stata in qualche modo iniettata dal primo vero grande pagliaccio horror? Pennywise?
(A proposito, non andate a cercare foto recenti di Tim Curry, che già sono stato abbastanza scorretto nel titolo del post, non rincariamo la dose.)
Ecco per me la paura dei pagliacci viene da lui, dal fatto che ci cagammo letteralmente sotto quando lo vedemmo la prima volta e da allora c'è rimasta questa idea del pagliaccio assassino (che tanto idea non era, ricordiamo sempre il buon vecchio John Wayne Gacy), ma non è una cosa vera. Soprattutto poi se pensi che i pagliacci in Italia sono molto meno radicati che in America, Fellini a parte. Dai non ditemi che voi alle feste dei vostri ragazzini chiamate il pagliaccio. Al massimo l'animatrice (meglio se bona), ma io di pagliacci alle feste ne ho visti proprio pochi, anzi zero. E io da bambino ero un partygoers che levati, mi chiamavano il piccolo Gatsby.
Clown partiva con le peggior premesse del mondo; finto trailer su youtube

sotto l'egida di Eli Roth (l'inutile protegè di Tarantino, una delle peggiori idee di Quentin, che ancora campa di rendita per Hostel, mentre dovrebbero levargli il patentino di regista da quel dì, visto che fa roba imbarazzante tipo questo) e da lui prodotto, ero convinto che sarebbero stati 90 minuti di strazio horrorifico. E invece no...
Ora, dallo strazio al capolavoro ce ne passa, Clown è divertente ma ovviamente vi deve piacere il genere, e dovete essere anche un po' nostalgici di certi horror anni 80 che ci vedevamo da bambini e che ci facevano più paura di quanto in realtà avrebbero dovuto, di quelli che non ti augurare mai di rivedere ora, che ti rovini il ricordo.
Ci sta sto scemo che per sostituire il pagliaccio che ha dato buca alla festa del figlio si mette un vestito da clown trovato in una cantina. Ma quello non è un vestito, è invece una "pelle" di demone antico che, stando alla legacy del film, è stato poi nella tradizione trasmutato nella figura del pagliaccio odierno (certo anche da demone mangiaragazzini ad animatore del circo ce ne passa)
insomma il vestito, comprensivo di naso rosso e parrucca multicolor piano piano lo trasforma e lo fa diventare un mostro cannibale di bambini, col sangue colorato (molto carina l'idea, uno splatter arcobaleno) e la faccia orenda
Da quel momento pagliaccio-demone va in giro a cercare vittime mentre (ex)moglie e cacciamostri - che serve sempre per fare gli spiegoni (un tristissimo Peter Stormare, che fa sempre tristezza vedere ormai impelagato in queste produzioni di serie B) - cercano di eliminarlo a colpi di palloncini a forma di martello e torte in faccia... no, non è vero, ma sarebbe stato divertente, segnatevelo per il 2.
Il tono che omaggia i vecchi horror scrausi coi mostri plasticoni e una buona trasformazione - il demone clown è oggettivamente paurosetto - salvano il film dal cadere su una buccia di banana.
Certo non stiamo a gridare al miracolo per la creazione di un nuovo personaggio horror che, oltre a Pennywise, di pagliacci horror ce ne sono veramente quanti ne vuoi, alcuni recenti (qui, qui un paio di recensioni a tema) e altri meno, vale la pena fare una sventagliata di gif. Li riconoscete tutti?



You hate the Clown. but the Clown loves you.. Dont even try going to sleep tonight <~~~~~~
busey clown



Non vi dico chi è l'ultimo pagliaccio pauroso che ho visto. Aspettate il 16 settembre e lo saprete. Gridiiiii pagliaaaaciiioooo!!!!