venerdì 28 novembre 2014

Benda e Brandon

Predestination
Trama: L'Ethan dell'innocenza

Devo parlare di questo film. Devo parlarne moltissimo. Anche se non mi è piaciuto.
Devo dire due cose, la prima la dico subito, la seconda tra un po'. 
La prima cosa che devo dire è questa.
Allora, c'è stata una manciata di anni, diciamo dal 1994 al 2000, in cui il punto di riferimento unico e solo per fare dei film (che volevano essere) nuovi era Quentin Tarantino. Tutti a fare film definiti Pulp e nessuno che sia riuscito a farsi davvero ricordare (gente come Ritchie o Avery hanno fatto meglio quando l'hanno abbandonato, il Pulp). Nella decade 2000-2010 possiamo ben dire che non ci sia stato un vero regista di riferimento, uno capace di trascinare a sé una categoria, una generazione, a diventare un aggettivo insomma (che è un po' il punto di arrivo di ogni artista, voi già lo dite "chickenbroccolesco"?). Certo abbiamo visto nascere, crescere ed affermarsi lo stile andersoniano, ma nessuno (salvo smentite da qualche arguto anonimo nei commenti) è riuscito a copiarne o trasmutarne lo stile. Non c'è - almeno al cinema - una corrente andersoniana… forse qualche rimando stilistico o ideale condiviso, ma niente a che vedere con il proliferare quasi virulento che ebbe il Pulp.
Forse solo l'horror, negli anni 2000, ha avuto il suo vero Nuovo (che poi, nuovo…) Genere: Telecamerina.
Ecco. Scattati da qualche anno gli anni 2010 (Ma si dice così? Come si dice? Gli anni 10 dei 2000? Come faccio a intendere in una parola la seconda decade del 2000? Mi sto incasinando, ma è colpa del film… poi capirete) ecco che abbiamo, udite udite, il nuovo regista di riferimento: Christopher Nolan.
Ne abbiamo parlato molto, anche molto bene, anche ultimamente: Nolan ha creato uno stile. Riassumendo Nolan: gravità (nel senso di forza di), gravità (nel senso di tensione psicologica), regia ai massimi livelli, sceneggiature filosofikolossal, musica di tensione imperante, sorprese finali.
Allora la gente ora ci prova, a copiare il suo stile, i suoi colori lividi, la sua regia statica ma d'azione (sì lo so è un ossimoro ma con Nolan ci stanno molto bene gli ossimori), a creare insomma una corrente cinematografica.
Peccato che - vuoi che lui è particolarmente bravo, cuoi che chi lo copia è particolarmente cane - i film palesemente nolan e suoi derivati sono delle monnezze. Ma è colpa tua bello mio, regista caro, ti confronti con uno che al momento è un gigante (e qui non temo smentite dell'arguto anonimo commentatore), e in più lo fai senza sforzarti di scrivere un film più personale, alla fine è logico che "t'abbruci".
Allora ecco che quello col ciccione bambino del Sesto Senso era veramente pessimo (anche per scelta scriteriata degli attori), mentre questo, dove c'è un po' più di impegno in sede di scrittura e un paio di attori un po' meglio, è un tantinello meglio. 
Ma comunque non mi è piaciuto.
Ma ho bisogno di parlarne. 
Perché? Semplice: prima di tutto parla di viaggi nel tempo, e come sapete usare il proprio tempo per vedere film sui viaggi nel tempo vale sempre il tempo usato, GRANDE GIOVE! E poi perché - se dobbiamo dare un merito a questo film - è il film che nella sceneggiatura ha (devo scriverlo maiuscolo, devo): IL PIÙ GRANDE INCASTRO DI PARADOSSI TEMPORALI MAI SCRITTO NELLA STORIA DEI PARADOSSI TEMPORALI.
Vi giuro che è così. Cioè roba che il fatto che Fry sia il nonno di sé stesso, che Marty sia la causa della sua nascita, che John Connor sia nato solo perché suo padre torna indietro per salvarlo e che Skynet fiorisca solo grazie alla mano di Arnie, che Sirius e Fierobecco siano vivi alla fine del terzo film, che… insomma la sceneggiatura l'ha scritta John Titor.
Io ve la racconto, perché sento il bisogno di raccontarla, voi magari non la leggete, o leggetene un po', poi guardate il film e vediamo se alla fine ho scritto tutto bene.
Devo farlo, forse più per me che per voi, devo.
Allora il film che inizia con un tipo che cerca di fermare un terrorista con una bomba. Il terrorista scappa e lui cercando di disinnescare la bomba la fa esplodere. Rimane ustionato e morente, ma viene salvato da un terzo tizio misterioso. Si scopre che il tipo ustionato è un agente di un'agenzia segreta che grazie ai viaggi nel tempo evita catastrofi terroristiche. Viene curato e dopo sette anni di operazioni passa da così:
a Ethan Hawke.
A quel punto viene mandato indietro di molti anni, fino agli anni 70, a lavorare in un bar vestito da frikkettone. Una sera in quel bar entra Edward Furlong:
Ok, non è Edward Furlong ma non so cosa gli fosse preso al truccatore (esatto, sotto si nasconde qualcun altro) ma ditevi voi se non sembra Edward Furlong:
Insomma Ethan e proto-Edward iniziano a parlare. proto-Edward inizia a raccontare la sua storia. E racconta che prima di essere proto-Edward era… una ragazza! Precisamente lei:
(Che riconoscerete come quella che appena due giorni fa bollai come pessima attrice, mentre sembra che debba essere una stella nascente. Ne dubito.)
Insomma la sua è una strana storia: abbandonata da piccola in un orfanotrofio. Cresciuta tra i libri e in solitudine. Mai adottata. Notata da uno strano tipo che la inserisce in un "segreto" piano di addestramento governativo (occhiett. occhiett.) fatto di strani allenamenti per l'espansione delle capacità fisiche e cognitive, tramite caschetti retrofuturibili (e dentro viaggi interstellari. occhiett. occhiett.) che sono come delle gigantesche Mentos ficcate sulla capoccia
Ma purtroppo viene cacciata anche da lì. Si ritrova a fare la ragazza alla pari, triste e sconsolata. Però un bel giorno incontra l'uomo perfetto, che sembra leggerle nella mente, è bello bravo e ha tutte le qualità. È amore. I due vivono insieme per un po' e lei rimane incinta. Però una sera, out of the blue, il tipo sparisce, l'abbandona.
Il parto è difficile, perché la conformazione fisica della ragazza è ben particolare, i medici infatti scoprono che è quello che si dice un ermafrodito (ci va l'apostrofo su ermafrodito? non c'entrano le ciabattine da mare vero?). Durante il parto hanno dovuto asportare tutto l'apparato riproduttivo femminile, facendo anzi "uscire" quello maschile. Insomma ti addormenti che sei donna, ti risvegli che sei Edward Furlong. Da denuncia.
Ma non basta! Il neonato viene rapito la sera stessa! Che sfiga di vita oh!
Insomma la sua vita triste continua, tra pianti e steroidi, fino ad entrare nel bar in cui c'è Ethan.
Ethan lo/la ascolta interessato (si scoprirà che è lì per quello), e, sbem, gli/le offre l'occasione di tornare indietro nel tempo per andare ad evitare l'incontro con quell'uomo, che le ha effettivamente rovinato la vita.
proto-Edward accetta, i due tornano indietro, proto-Edward arriva al momento dell'incontro tra i due (una sera sotto la pioggia i due si erano scontrati), si distrae un attimo e… qualcuno lo urta e… È LEI! Cioè è lui quando era lei, insomma sono la stessa persona donna/uomo! 
E quindi LUI era l'uomo misterioso! SI INNAMORANO! SI BACIANO! D'ANNUNZIANO! PARADOSSO! NARCISO! INCESTO SPAZIOTEMPORALE ASSURDO! E già la faccia  dell spettatore assume questa espressione:
Ma non finisce qui.
I due figliano. Capito?! Fanno un figlio. Il figlio di Lei/Lui stessa persona. Edipo ed Elettra ballano come Mia Wallace e Vincent Vega sulla tomba di tutti gli psicologi della Storia.
Ma aspetta… che ti pensi che è finita qui? Ti ricordi quando ti ho detto che il neonato viene rapito? Indovina chi lo rapisce?
Hai già la faccia così?
Fai bene perché è proprio così: LO RAPISCE ETHAN! E LO PORTA DOVE? 
LO PORTA ALL'ORFANOTROFIO ANNI PRIMA! IL NEONATO È LEI! È LEI/LUI! E QUINDI LEI/LUI È IL PADRE/MADRE SI SE STESSA/O.
SONO TUTTI LA STESSA PERSONA! LEI. LUI. FIGLIA che diventa FIGLIO che poi diventa MADRE che poi diventa PADRE che poi fanno FIGLIA che al mercato mio padre (di chi? mio? tuo? Di Lei?) comprò.
E già qui ti si scoperchia la calotta cranica che manco l'avessi visto con Hannibal sto film.
Ma non è mica finita. Se, lallero.
Perché vi ricordate di quel terrorista bombarolo che avevamo incontrato all'inizio? Quello che va ancora fermato? E chi ci prova? Ci prova proto-Edward, convinto da Ethan. Quindi i due vanno per stanarlo, ma il bombarolo riesce a scappare, proto-Edward cerca di disinnescare la bomba, la bomba gli esplode in faccia e lui rimane orribilmente ustionato e allora arriva Ethan con la valigetta del tempo (non vi avevo detto che la macchina del tempo è la custodia di un violino) e…
CAPITO!? proto-EDWARD È ETHAN! SONO TUTTI LA STESSA PERSONA SEMPRE TUTTI QUANTI LORO TUTTI UNO NESSUNO CENTOMILA ETHAN FURLONG! Roba che tra un po' pure i registi, pure i macchinisti, gli spettatori, IO, TU! SIAMO TUTTI EDWARD FURLON! Essere Edward Furlong!
Pensate che sia finita? Ancora no.
Volete che vi dica chi è il bombarono? Esatto.
E insomma questa è la storia di uno di noi, anche lui nato per caso uomo/donna/bambino/attriceroscia/EdwardFurlong/EthanHawke.
Non vi fa paura questa ricerca esagerata dell'assurdo e del paradosso?
Essere ricordati per aver scritto il paradosso temporale più paradossale di tutti i tempi. Io veramente vi sfido a trovarne uno più complicato.
Mi sono stancato anche solo a riassumerlo. Pensa a vederlo, anche perché, rimettiamo un attimo i puntini sulle i, non c'è Nolan alla sceneggiatura e alla regia (ci sono invece una coppia di fratelli (ma saranno veramente fratelli? saranno veramente due? di certo non sono registi come dicono di essere…) che avevano già tentato di farci credere che un vampiro può guarire stando un po' di tempo al sole.
A proposito, nel film non c'è il vero Edward Furlong, sarebbe stato bello.
Oh, quindi, questa era la trama. E per tutto il tempo pensi che se Nolan vedesse questo film scuoterebbe la testa tutto il tempo, perché la storia è talmente complicata, forzatamente paradossale, che alla fine diventa ridondante e perde del tutto la sua forza comunicative, per non parlare delle continue sorprese che si susseguono per tutto il film che si riducono, dopo la seconda volta, ad un effetto droste di "Era sempre lui", che tradotto è "io l'avevo capito", che tradotto è "noia". È la monotonia, avvolta da una noia, dentro una seccatura [cit.]
Però parlarne ha esorcizzato la confusione provata durante la visione.
Ah, c'è un altro merito che scriveremo sulla cover di DVD quando uscirà:
"Questo film che comunque non mi è piaciuto mi ha dato l'occasione di mettere la lista di gif più assurda della storia delle liste delle gif assurde: gente con tutta la faccia bendata. Ce n'è più di quanto io stesso pensavo, e credo anche di essermene dimenticata qualcuna. Per fortuna ci sono gli arguti anonimi commentatori che me ne hanno detti altri.»
Sempre tuo, CB.

Morti e Sepolti

Menzioni d'onore nasale
shut up animated GIF

giovedì 27 novembre 2014

INDOVINA CHE ANTEPRIMA VEDI A CENA • Trash

Avete cucinato, gustato, assaporato e digerito (mi fermo qui) la scorsa anteprima collaborativa cinema + food (che sarebbe il magnare, ma dire food fa più fico sul web) con la bellissima Saghar? Io no! Perché non siete venuti a casa mia a cucinare per me? E che devo fare tutto io qui?!
Vediamo di non ripetere l'errore questa volta. Si rinnova la collaborazione cineculinaria (perché ogni volta che scrivo culinaria rido come quando stavo alle medie? Interrogarsi.) tra ChickenBroccoli e Lab Noon, il sito di cucina e fotografia più bello del mondo.
Questa volta andiamo in Brasile, ma lontanissimi dal trash food a cui siamo abituati, questa è una recensione per palati fini (non come la mia lo scorso mese): ho mandato Saghar a vedere il film, lei ha scritto le sue impressioni, come al solito col suo delizioso italiano alternativo (di certo più simpatici i suoi errori grammaticali dei miei) e con una ricetta da leccarsi i baffi. Se non li avete leccate quelli di qualcun altro.
La cosa bella delle recensioni di Saghar è che sembra proprio di sentirla raccontare il film mentre intanto cucina la ricetta. E allora buon appetito! (CB)
Ho fatto tante scoperte culinarie (e non solo) quest’anno grazie al mio blog. Ho avuto modo di provare ricette nuove e conoscere meglio le diete diverse. 
Una di queste scoperte che mi ha piaciuto particolarmente è che il novembre di ogni anno il “World Vegan Month” in cui va promesso una dieta vegana. Io sono (quasi) felicemente onnivora che però ultimamente cerco di mangiare meno carne possibile e cucinare sempre di più con le verdure dello stagione, legumi e cereali. Perciò la mia reazione a un mese vegano è stata “challenge accepted!”. 
Ho fatto tanti piatti semplici vegani e ho postato alcuni su Instagram e ne ho fatto una raccolta su Steller. Ammetto che è stato difficile eliminare tutti i prodotti animali. Ho scoperto per esempio che il mio tallone d’Achille sono i formaggi e anche un po l’uovo. Quando cominci ad avvicinarti a un nuovo mondo hai subito la possibilità di conoscere e scoprire modi e metodi per usare ingredienti nuovi pre rendere i piatti a base vegetali buoni e nutrienti.
(Le foto sono talmente belle che le metto cliccabili, vanno gustate grandi!)
Poi in bel mezzo di novembre (che però è stato più un settembre/ottobre a Roma) è arrivato di nuovo ChickenBroccoli, il blog fighissimo di cinema e mi ha mandato a vedere l’anteprima di un film per poi creare una ricetta, e io naturalmente ho accettato con largo sorriso. Si chiama Trash. È trattato da un best-seller di ragazzi Trash - Una Storia di Soldi e Bambini Sporchi
La storia si svolge in Rio de Janeiro, dove i tre ragazzi protagonisti della storia lavorano in una grande scarica delle immondizie. È una storia di buoni e cattivi. (A proposito di buoni e cattivi di cinema guardate anche i magazine illustrati di ChickenBroccoli.) Circondata da immensa sporcizia e spazzatura, la povertà spietata e smisurata corruzione questi ragazzi decidono di fare “la cosa giusta” e quindi diventano una voce di speranza.
È carino come film, sopratutto per gli adolescenti il coraggio di questi ragazzi può essere stimolante. C’è la giusta dose di adrenalina senza l’eccesso di violenza e uno non può non ricordarsi di The Millionaire dove altri bambini sporchi e poveri cercavano di sopravvivere l’ingiustizia e sconfiggere i cattivi. Solo che dal punto di vista di colonna sonora, la storia e anche il montaggio The Millionaire aveva parecchie marce in più. (Ecco che ho sostituito ChickenBroccoli come critico cinematografico!)

Durante il film ero costantemente alla ricerca di una traccia del cibo o un piatto per ispirarmi per una ricetta. La cosa triste è che non per caso, (e al contrario dell’altro film) del cibo non c’è niente. Anzi forse del cibo la cosa più presente è in realtà la sua assenza. Infatti l’unica scena in cui qualcuno va a cercare da mangiare lo cerca in un bidone di spazzatura. Trova una mela mezza mangiata e altre cose sporche. Di questi ragazzi non si vedono i genitori, o qualcuno adulto che ne prende cura (tranne i missionari americani). 
Ho pensato quanto fosse importante che quando un ragazzino come Rafael torna a casa trovi un bel piatto caldo e nutriente che gli dia l’energia e le sostanze necessarie per crescere bene e in saluto. Un bel piatto del semplice riso con i fagioli magari, con gli ingredienti semplici e economici, con la giusta dose di proteine, fibre e minerali. I fagioli sono una parte esistenziale nella cucina brasiliana. Li usano tantissimo e di diversi tipi. 
A Rio usano in particolare tanti fagioli neri. Il piatto di riso e fagioli è usato più come un contorno accanto a tanti tipi di carne. In effetti ho fatto fatica a trovare delle ricette vegetariane brasiliane e chiedendo dagli amici brasiliani mi hanno confermato che la carne è una cosa molto seria nella dieta brasiliana. Ho preparato questo stufato vegano di fagioli misti con il riso bianco. Ho pensato alle cose semplice che magari si trovano in fondo del frigo, saporitissimo grazie alle erbe e le spezie. Si può servirlo con il riso semplice, il quinoa o miglio. È caldo, denso e profumato ed oltre a essere vegano e anche senza glutine. Perfetto per lunghe sere dell’inverno. Potrebbe essere anche un’opzione per un natale o Thanks Giving vegano/vegetariano.
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STUFATO VEGANO DI FAGIOLI
Tempo di preparazione: 10 min • Tempo di cottura: 2 hr
Ingredienti
40 gr fagioli borlotti secchi* 
30 gr fagioli neri secchi* 
1 cipolla, tagliata a fette 
1 carota, tagliata a cubetti 
1 zucchina, tagliata per lungo 
0.5 peperone
7-8 pomodorini** 
un mazzo di coriandolo (coste e foglie)*** 
0.5 tbsp amido di mais 
2 tsp zenzero fresco grattugiato 
3 foglie di alloro 
2 tsp di paprika affumicato 
1 tsp di pepe di cayanne (o peperoncino) 
3 tbsp oidio extra vergine di oliva 
2 tsp sale 
Come Facciamo 
Metti i fagioli a mollo in due ciotole separate dalla sera prima. in una pentola riscalda 1 cucchiaio di olio di oliva. 
Aggiungi meta delle cipolle, la carota e le coste del cilantro tagliate molto finemente. Soffriggi fino a quando la cipolla comincia a diventare d’orata.
Scola prima i fagioli borlotti e sciacquali sotto l’acque e aggiungi al soffritto. 
Copri con acqua fredda, aggiungi il sale e lascia cuocere per un’ora. 
Riscalda il resto dell’olio in una padella. 
Aggiungi il resto della cipolla, lo zenzero grattugiato e 1 cucchiaino della paprika e gira bene sul fuoco medio per un paio di minuti.
Aggiungi il peperone a cubetti piccoli e cuoci per circa 10 minuti. 
Nel frattempo scola e sciacqua molto bene anche i fagioli neri. 
Aggiungi altra acqua se necessario. 
Tagli i pomodorini a meta e aggiungi ai fagioli insieme al resto del paprika, il pepe di cayanne e i fogli di alloro. 
Copri e lascia cuocere per un altra mezz’ora. Nel mentre aggiungi le zucchine tagliate in padella e soffriggi per 10 minuti. 
Sciogli l’amido di mais in mezza tazza di acqua e versa nella pentola dei fagioli e aggiungi anche le verdure.
Copri e cuoci per 10-20 minuti. 
Il tempo complessivo della cottura dovrebbe essere quello che è scritto sul pacco dei fagioli. Servilo con il riso al vapore, il quinoa e il millet, con filo d’olio di oliva e foglie fresche del coriandolo. 
Note 
*Si può usare anche i fagioli in barattolo per risparmiare il tempo. Io non ho mai visto i fagioli neri in barattolo. Solo ricorda che i legumi in barattolo spesso hanno tanto sale, conservanti e a volte anche lo zucchero. 
**Sì può utilizzare mezzo barattolo di pomodorini, ma non usare la polpa o il passato di pomodoro. Vogliamo avere dei pezzi di pomodoro. 
***Io non ho trovato il coriandolo quando ho fatto questa ricetta ma ci ho già provato ed assolutamente buonissimo.

mercoledì 26 novembre 2014

2x1 • Photoshorror

Succede che vedo due film due (non uno, due) solo perché mi faccio fregare dalle locandine (che sono abbastanza carine, mi sono fatto fregare da Photoshop, insomma, proprio come succede quando vedi la foto di Kim Kardashan sulla cover di quel magazine). 
Ma si può? Proprio io? Il più furbo del bigonzo?
Che capisco il primo, ma ricaderci ad appena un giorno... Non vi dirò quale ho visto prima e quale dopo, ma tanto li ho visti e nessuno mai mi ridarà indietro le ore perse e la vergogna di averli visti entrambi, tutti, fino alla fine (sempre per quella cosa che se vedi tutti i titoli di testa allora ti dici "e vabbè che mo non lo finisci?"
Uno dei due film è:
Jessabelle
Trama: Trema & Louisiana

C'è questa tipa roscia
palesemente un'attrice di mezza tacca assunta perché costava poco poteva assomigliare a chiunque altro in una gamma che va da Kate Hudson a quella roscia di Six Feet Under - che dopo un incidente stradale (l'unica cosa carina, che arriva a secondo 24 di film
quindi non te l'aspetti) si deve trasferire a casa del padre in Lousiana.
Lousiana = voodoo. 
Quindi voodoo = zombie? No, qui fantasma, perché mai rispettare i canoni horror? già, perché mai se invece i ragazzini vogliono solo fantasmi di ragazze coi capelli luridi che escono dalla vasca mentre la protagonista sta mezza addormentata? 
E dall'altra parte della vasca chi c'è? Samara in Jappone che ha tolto il tappo? E perché hanno sempre i capelli zellosi se stanno tutto il tempo nella vasca?
Alla fine questo fantasma si scopre essere UDITE UDITE:
Cadavere di ragazzina sepolta in casa mille anni prima quindi fantasma incazzato quindi protagonista deve disseppellirla e pace fatta capo a.
La solita storia: film brutto, derivativo, copiato, collage orrendo di scene prese da altri film, che messe tutte insieme BREAKING NEWS non solo NON fanno un bel film, ma creano anche una confusione stilistica e di influenze horror che messe insieme fanno solo casino.
Brutto di quel brutto che dici "mazza che merda".
L'altro film che mi ha fregato per la locandina (e perché io con le tavolette Oujia sto un po' in fissa anche se non ne ho MAI usata una perché faccio tanto quello che "figurate se credo a ste cose" poi in realtà mi cago sotto...) è:
Ouija
Trama: Tavoletta del cesso, seduta spiritica (capita? tavoletta, seduta... si ride)

Ricorderete che il qui presente spirito(so) Broccolo già vi ha regalato la sua personalissima tavoletta Oujia da stampare e usare per evocare gli spiriti che vi pare a voi.
Ve la rimetto (anche se non è aggiornatissima con le ultime news chickenbroccolesche):
Che l'ultimo anno è pieno di cadaveri eccellenti e magari possiamo chiedergli "Robin, ma perché l'hai fatto? Per prendere un oscar postumo?" oppure "Philip Seymour, ora puoi dircelo, perché deve proprio essere Hunger Games l'ultimo film dove ti vedrò recitare? Perché?!".
Serve sempre la tavoletta Oujia, anche come sottopentola è una bomba.
Il film invece è particolarmente brutto. Una sorta di tentativo sbilenco di riportare in voga quei teen horror anni novanta, un po' So cosa hai fatto un po' Final Destination, dove questo gruppo di teenager idioti vengono massacrati uno dopo l'altro nelle maniere più atroci da uno spirito maligno (o assassino o chi te pare).
Che in teoria potrebbe anche rivelarsi piacevole a volte: sono idioti, li vedi morire male, meglio di così... Peccato che questa volta non si capisca NIENTE, che lo spirito maligno sia "spiegato" a mozzichi e pizzichi solo verso la fine, il tutto si risolve in UDITE UDITE:
Cadavere di ragazzina sepolta in casa mille anni prima quindi fantasma incazzato quindi protagonista deve disseppellirla e pace fatta capo a.
Capito come? Uguale a quello prima. E che tutto sia - di nuovo - derivativo da mille altri horror, di cui 999 (non rivoltare questo numero) già bruttissimi di loro.
Possibile che non sia servito questo:

e soprattutto questo film, per insegnare agli sceneggiatori horror che le regole del terrore vanno riscritte dalle fondamenta, vanno riscoperti gli archetipi antichi, i cuori rivelatori, i mostri tentacolari, i fantasmi terrorizzanti, e non limitarsi a mettere solo occhi neri, capelli bagnati, bocche allungate

e la scena dello specchio aperto/specchio chiuso, o delle selfie che vengono male tutte disturbate... ma forse sei solo te che sbagli inquadratura, vanno fatte dall'alto! Dall'alto!

Va studiata la preparazione al terrore, non il BU! e io salto dalla sedia solo perché il volume della scena è alzato.
Poi ti credo che se vedi, che ne so, questo, gridi al mezzo miracolo.
Ragazze, io comunque potrei sempre pensare di superare la mia paura per la tavoletta Oujia e metterci alla fine le mani sopra e andare diqquà e dillà e dissù e diggiù con le dita, ve lo dico:
Se vogliamo, la cosa horror + regazzini più bella che ho visto nell'ultimo mese è questa:

Di una cosa siamo ormai certi, che i produttori di Insidious sono dei coglionazzi e stanno puntando i loro soldi sui cavalli sbagliati.
A proposito di cavalli, non c'entra nulla, ovviamente, ma voi rimanete sintonizzati su questa parola... cavalli... uuUUuu...